Lo stato di Washington ha appena detto basta per sempre alle gabbie
La notizia è di pochi giorni fa, ed è una di quelle che danno speranza.
Mentre in Europa stiamo raccogliendo firme per rendere per sempre le gabbie un brutto ricordo, negli Stati Uniti c’è già chi si è attivato per bandire per sempre le gabbie dal proprio stato.
Questa volta è il caso del Governatore dello stato di Washington (a nord, sulla costa che dà sul Pacifico), che ha votato una legge per vietare in tutto lo stato entro il 2023 la vendita di uova da galline in gabbie poco più grandi di un foglio A4. Questa misura allevierà da sofferenze inutili più di otto milioni di animali.
Ma non si tratta dell’unica legge di questo genere appena passata negli Stati Uniti: solo pochi mesi fa infatti, la California e il Massachusetts hanno votato leggi simili. La legge californiana – la cosiddetta Prop 12 – è particolarmente importante, data la grandezza dello stato, e Animal Equality ha lavorato per mesi insieme ad altre organizzazioni per ottenere questo grande successo.
ANCHE IN EUROPA DICIAMO NO ALLE GABBIE
Ovviamente sappiamo che le condizioni di vita degli animali al di fuori di una gabbia, ma in una “gabbia” più grande, come lo è ogni allevamento intensivo, non sono le migliori. Ma ci sono diversi studi che dimostrano come le gabbie in senso stretto siano uno strumento davvero di tortura per gli animali.
In Europa sono più di 300 milioni gli animali che ad oggi passeranno quasi tutta la loro vita in una gabbia. Stiamo parlando di vitellini, galline, oche, scrofe costrette a dare alla luce i propri piccoli senza la possibilità di fornire loro un nido e il calore del proprio corpo. Tutto questo è crudele, ingiusto e non necessario.
Eliminare le gabbie è un dovere morale, dal quale non possiamo tirarci indietro.
La situazione in Italia poi non è certo delle migliori, considerato che nel nostro paese quasi la totalità dei conigli (97%) vive in gabbia e più del 60% delle galline ovaiole è costretta a vivere in queste condizioni, camminando sui cadaveri delle compagne, in condizioni igieniche terribili e senza alcuna possibilità di esprimere i propri comportamenti naturali.
Speriamo quindi che anche in Europa vengano adottate politiche come questa, e per farlo abbiamo bisogno anche del tuo aiuto.