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L’ultimo giorno di vita di un pollo


I polli sono gli animali terrestri più maltrattati del pianeta: ogni anno infatti vengono allevati e uccisi più polli che tutta la somma complessiva di maiali, mucche e agnelli al mondo. 

Per questo motivo i polli passano l’intera vita in capannoni luridi, con decine di migliaia di loro simili. Questi animali sono stati selezionati geneticamente nel tempo per crescere molto rapidamente: nell’arco di poche settimane arrivano a pesare oltre 3kg e per questo spesso le zampe e gli organi interni non riescono più a reggere il loro peso, rendendo comuni attacchi cardiaci, insufficienza respiratoria e condizioni croniche come la deformità nelle zampe. Per questi animali il loro corpo è una vera e propria prigione.

Coloro che sopravvivono a questa vita miserabile sono comunque destinati al macello dopo circa 40 giorni di vita. Abbiamo raccolto le esperienze dei nostri investigatori infiltrati negli allevamenti di polli, per raccontarti che cosa significa vivere l’ultimo giorno di vita per un pollo.

Le ultime ore nel capannone

Sei seduto sulla lettiera del capannone in cui hai passato circa 40 giorni di vita. Il terreno è sporco e l’aria è carica di ammoniaca, intorno a te ci sono altre migliaia di tuoi simili. Una porta si apre cigolando, un operatore entra e cammina nel capannone senza prestare  attenzione ai tuoi simili che trova sul suo cammino; spaventato cerchi di muoverti per spostarti dalla sua traiettoria, ma il tuo corpo è debole: non riesci a sollevarti sulle zampe e non riesci a muoverti. 

Sei riuscito a sopravvivere a lungo in questo luogo infernale, molti non ce l’hanno fatta e i corpi di alcuni di loro giacciono sulla lettiera da giorni, settimane. Ma anche tu paghi il prezzo di una vita vissuta in condizioni pietose, non respiri bene e muoversi è diventato quasi impossibile.

Una mano ti afferra con forza, come te altri animali vengono sollevati da terra, una fresca brezza ti accarezza le piume e ti rendi conto che è la prima volta che esci dal capannone dal giorno in cui sei nato, l’unica volta in cui vedrai la luce del sole, ma questo purtroppo è l’inizio della fine.

Un lungo viaggio verso la morte

Il viaggio che conduce i polli al macello è una vera e propria tortura: vieni gettato e schiacciato in cassette di trasporto insieme ad altri tuoi simili; gli operatori sono violenti, non si preoccupano degli animali e molti polli rimangono feriti durante le operazioni di carico. Le ali dei polli si rompono e feriscono. 

Le cassette vengono imballate e impilate sui camion, non verranno forniti né cibo né acqua per tutto il viaggio, che può durare fino a 12 ore. Non ci sono protezioni dalle condizioni meteorologiche estreme, gelo o caldo torrido. L’anno scorso, ad esempio, negli Stati Uniti più di 34.000 polli sono morti congelati mentre venivano caricati in un camion durante la notte.

Il macello dei polli

I polli che sopravvivono a questo lungo e terribile viaggio e arrivano a destinazione vengono strappati dalle cassette di trasporto; come sempre gli operatori non prestano attenzione alla salute degli animali e li trattano come oggetti. I polli sono trasportati a testa in giù, portati nel macello e appesi per le zampe alle catene.

Un investigatore sotto copertura che lavora per Compassion Over Killing negli Stati Uniti ha ricordato i suoi primi 30 minuti alla catena di montaggio di un macello di polli.

«La velocità è l’obiettivo dominante di tutta la catena di montaggio del macello: la giornata di lavoro finisce quando si raggiunge una certa quota di animali macellati e per questo gli operatori afferrano i polli il più rapidamente possibile, bruscamente, disinteressandosi al fatto che siano animali vivi. I polli vengono presi dalle zampe, ma anche da un’ala o dal collo. Spesso gli operatori infilano così bruscamente le zampe dei polli nelle  catene che mi chiedo come sia possibile che non venvengano strappate via». 

«I polli trattati così urlano, si scuotono con violente reazioni fisiche, le loro grida e lo sbattere delle ali sono così forti e frenetici da riempire la sala tanto che per parlare con un operatore al tuo fianco devi gridare». 

Una volta appesi alle catene, i polli vengono trascinati attraverso una cisterna di acqua elettrificata che ha l’obiettivo di stordirli, ma per via della fretta, dell’incuria e dell’approsimatezza non tutti i polli immergono la testa nell’acqua e lo stordimento non sempre  avviene correttamente e in modo efficace. Questo significa che i polli possono essere ancora completamente o parzialmente coscienti quando viene loro tagliata la gola.

Cosa stiamo facendo per aiutarli?

Animal Equality sta lavorando in tutto il mondo per cambiare l’orribile destino dei polli: attraverso gli sforzi e le indagini su ciò che accade all’interno dei macelli stiamo sensibilizzando il pubblico su questi importanti temi, invitando sempre più persone a scegliere una dieta a base vegetale per risparmiare gli animali da queste inutili sofferenze. Ma non solo, stiamo anche lavorando con le aziende più importanti del settore alimentare affinché migliorino le attuali politiche di tutela degli animali coinvolti nelle loro filiere. 

Cosa puoi fare tu? 

Puoi aiutarci anche tu a chiedere alle aziende di migliorare la vita degli animali nelle loro filiere con semplici azioni digitali che miglioreranno la vita di milioni di animali iscrivendoti alla squadra dei Difensori degli Animali!


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