Nuove prove della crudeltà dietro il Made in Italy
L’industria alimentare italiana si vanta di produrre vere e proprie eccellenze, ma le nostre investigazioni e quelle di altre organizzazioni provano il contrario
L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari certificati come specialità territoriali. Sono quasi 300 i prodotti italiani che portano il marchio DOP, tra cui Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele, Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Mozzarella di Bufala e molti altri prodotti famosi in Italia e all’estero.
Le indicazioni geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del dell’industria alimentare a livello nazionale ed internazionale, e sono nell’immaginario comune simbolo delle eccellenze del Made in Italy.
Questo immaginario è incentivato anche da come si racconta l’industria attraverso le proprie comunicazioni.
Se dovessimo considerare solo ciò che viene veicolato dalle pubblicità, dovremmo credere che il Made in Italy rappresenti sempre, senza se e senza ma, prodotti di alta qualità, che fanno invidia a tutto il mondo e che provengono da animali che vivono liberi di scorrazzare sui prati.
Ma la realtà che si cela dietro i prodotti definiti “eccellenze” agroalimentari italiane è ben diverso e lo abbiamo mostrato attraverso le nostre indagini negli allevamenti dove vengono allevati, tra gli altri, anche animali destinati a prodotti marchiati DOP, documentando dettagli sconvolgenti di maltrattamenti sugli animali, condizioni igieniche vergognose e impatto ambientale.
A febbraio 2021 abbiamo rilasciato un’investigazione in un allevamento di Gruppo Bompieri, azienda che gestisce più di 40 allevamenti di maiali nel nostro Paese. Siamo entrati in questo allevamento con la troupe di La7 raccogliendo queste sconvolgenti immagini:
Gruppo Bompieri, come molte altre aziende del settore, affermava sul proprio sito (messo in manutenzione dopo il rilascio della nostra inchiesta) di essere all’avanguardia e di adottare le massime accortezze verso gli animali, dichiarando anche di far parte della filiera DOP.
Ma anche i prodotti lattiero-caseari sono spesso considerati tra le eccellenze del Made in Italy, prodotti come la Mozzarella di Bufala ad esempio.
E anche dietro la produzione di latte e mozzarelle di bufala si celano spesso crudeltà e abusi, come abbiamo mostrato realizzando un vero e proprio mini-documentario in collaborazione con l’organizzazione tedesca Four Paws sugli allevamenti di bufale in Italia:
Queste inchieste – realizzate dai coraggiosi investigatori di Animal Equality, ma non solo – sono un’ulteriore prova che la tanto decantata qualità del Made in Italy non ha niente a che vedere con il benessere degli animali.
L’industria alimentare spesso sostiene che gli illeciti e gli orrori che riveliamo nelle nostre investigazioni rappresentino un’eccezione, la cosiddetta “mela marcia” all’interno di un sistema virtuoso, ma noi sappiamo benissimo che non è così.
Abbiamo documentato in prima persona le prove di abusi, maltrattamenti e anche le condizioni igieniche terribili in cui versano molti allevamenti.
E di prove continuiamo a raccoglierne. Infatti, tra poche ore rilasceremo nuove immagini che mostrano nuovamente l’orrore che si nasconde dietro “le eccellenze del Made in Italy”: assicurati di non perdere la nostra nuova inchiesta e iscriviti al nostro canale YouTube attivando le notifiche.
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