Mercy for Animals investiga DiGiorno e svela le terribili violenze inflitte agli animali.


Mercy for Animals

ha recentemente pubblicato un’investigazione sottocopertura che punta i riflettori su un allevamento nel Wisconsin, fornitore di prodotti lattiero – caseari della popolare marca di pizza surgelata

DiGiorno

, proprietà della

Nestlé

. Il video, registrato nel mese di ottobre dello scorso anno, mostra i lavoratori dell’allevamento Wiese Brothers, poco fuori Green Bay, nel Wisconsin, colpire violentemente le mucche, frustarle, tirate senza pietà. Alcuni animali, apparentemente incapaci di camminare da soli, vengono legati al collo e trascinati da trattori. Altri bovini hanno ferite che sanguinano copiosamente, altre infette. Sia

Nestlé

, proprietà del gruppo

DiGiorno pizza

, sia

Foremost Farms USA

, società produttrice del formaggio in essa utilizzato, hanno dichiarato di non sapere nulla degli abusi subiti dagli animali, affermando di essere anche dispiaciuti per questo. Attenzione: questo filmato contiene scene di esplicita violenza.

Nel sito ufficiale dell’investigazione SliceOfCruelty, dove è possibile firmare una petizione, è consultabile il materiale raccolto e le considerazioni di persone esperte che hanno dato un parere sulla base delle immagini mostrate da

Mercy for Animals

. L’attivista Dr.

Temple Grandin

ha detto:

“trascinare mucche coscienti, issarle fino a sospenderle in aria, completamente, è un fatto gravissimo. Le azioni di queste persone vanno ben oltre l’immaginabile arrivando ad un inteso livello di crudeltà: calci, percosse e frustate sono un abuso.”

Il Dr.

Bernard Rollin

, insieme con il Dr.

Terry Engle

e

Wiliam Wailes

, dell’Università dello stato del Colorado hanno contribuito con la loro dichiarazione accusando i dipendenti dell’allevamento investigato di essere stati

“sadici e incuranti nei confronti degli animali, colpevoli di atroci violenze verso gli animali. Abusi da incubo.”

I proprietari dell’allevamento di sono premurati di chiarire che i dipendenti colpevoli di tali crudeltà, sono stati prontamente licenziati. Il problema permane, e va ben oltre le affermazioni di chi tenta di ripulire un’immagine che dovrebbe essere compromessa per sempre. Le violenze inflitte agli animali tra le mura di questo allevamento sono terribili e inimmaginabili, ma non rappresentano un caso isolato. Non esiste sfruttamento compassionevole. Non c’è e mai sarà, un allevamento nel rispetto degli animali e dei loro interessi. I bovini, come tutti gli altri, sono individui con esigenze e desideri, inconciliabili con la visione diffusa nella nostra società che relega gli animali allo stato di oggetti. Le investigazioni portano alla luce la realtà che ci circonda e che viene abilmente nascosta. Sulla base di questo sta ad ognuno di noi scegliere di agire facendo un passo concreto verso gli animali, per cambiare il loro presente e il futuro di tutti quelli che verranno.


Fonte

Wisconsin

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