

Nessuna via d’uscita: nuova inchiesta in un allevamento connesso ad Ahold Delhaize
Il nostro team investigativo ha svolto un’indagine all’interno di un allevamento di maiali in Kansas dove, per quasi quattro mesi, le scrofe incinte vengono rinchiuse in gabbie così piccole da impedire loro anche il più semplice movimento.
L’allevamento in questione è collegato ad Ahold Delhaize, azienda madre delle catene di supermercati statunitensi Stop & Shop, Giant e Food Lion.
Negli Stati Uniti, circa 3,5 milioni di scrofe sono tenute in gabbie di gestazione e gli esperti scientifici ritengono che siano tra le forme più estreme di crudeltà dell’industria zootecnica.
Guarda il video della nostra inchiesta all’interno di un allevamento di maiali negli Stati Uniti:
Cosa abbiamo scoperto dentro all’allevamento
Durante l’inverno 2024-2025, i nostri investigatori si sono introdotti all’interno dell’allevamento per documentare le crudeltà inflitte sulle scrofe incinte e i loro cuccioli.
I nostri filmati mostrano un chiaro sistema di sofferenza: maialini morti sul pavimento, madri con ferite aperte e segni di grave stress psicologico che sono state riprese mentre tentavano di masticare l’aria, cercavano di scappare oppure rimanevano immobili senza reazioni.

Le reazioni anomale delle scrofe rinchiuse in gabbia
Molte scrofe erano coperte di piaghe insanguinate nei punti in cui le sbarre metalliche sfregavano sulla loro pelle. Alcune mostravano segni di prolasso degli organi a seguito di ripetute gravidanze. Tutte erano lasciate esposte alle infezioni in presenza di pavimenti ricoperti di feci.
Diverse scrofe, troppo grandi per le gabbie, faticavano a muoversi. Alcune sono anche rimaste incastrate con il muso sotto le porte delle gabbie in cerca di spazio. Una di loro è rimasta incastrata e ha urlato finché un operatore non è intervenuto.

Il nostro team investigativo ha osservato anche diversi comportamenti ripetitivi, molti dei quali indotti dallo stress: alcuni maiali per esempio mordevano le sbarre o masticavano l’aria, alcuni urlavano, altri giacevano immobili, premuti contro le sbarre senza esprimere alcuna reazione.
Altri, in preda a una forte agitazione, hanno cercato di arrampicarsi sulle sbarre.
Scrofe e cuccioli muoiono tra le sbarre
Gli investigatori hanno documentato maiali nati prematuri all’interno delle gabbie di gestazione, molti dei quali sono morti nel giro di un’ora. Le loro madri, intrappolate in gabbie troppo piccole per girarsi, non potevano neppure vedere o raggiungere i loro cuccioli.

All’esterno della struttura, sono stati filmati i corpi in decomposizione di maiali lasciati a terra e nelle carriole, una pratica abituale per gli operatori dell’allevamento.
Al suo interno sono state trovate morte anche alcune scrofe adulte. Una di loro, ferita, è stata ripresa mentre veniva colpita con una pistola a proiettile captivo e lasciata morire in un recinto mentre gli altri animali guardavano, incapaci di voltarsi.

Le gabbie di gestazione sono condannate e a livello mondiale
In tutti gli Stati Uniti, nelle gabbie di gestazione sono rinchiuse circa 3,5 milioni di scrofe. Gli esperti le considerano come “una delle forme più crudeli di confinamento ideate dall’umanità”.

Quando è il momento di partorire, le scrofe vengono spostate all’interno di spazi leggermente diversi, noti come gabbie da parto. Dopo aver allattato i cuccioli, vengono riportate nelle gabbie di gestazione per ricominciare il ciclo.
L’unico momento in cui questi animali camminano è nel passaggio da una gabbia a un’altra e, infine, verso il macello.

Le scrofe vengono allevate in questo modo fino a quando il loro corpo non è più in grado di soddisfare le richieste dell’industria. Poi vengono uccise e sostituite con animali più giovani.
Nonostante le crescenti critiche da parte dell’opinione pubblica e i divieti imposti in diversi stati Usa, le gabbie di gestazione restano diffuse in tutta l’industria.

Le responsabilità di Ahold Delhaize
Quasi dieci anni fa, alcuni marchi di cui Ahold Delhaize è proprietaria hanno promesso di non utilizzare più le gabbie di gestazione negli Stati Uniti. Ahold Delhaize ha ribadito questa promessa nel 2020. Da allora ha fatto pochi progressi e non ha condiviso aggiornamenti chiari.
Ora l’azienda ha posticipato la scadenza al 2028. Anche allora, l’impegno si applicherà solo ad alcuni prodotti. Mentre Ahold Delhaize ha raggiunto dei miglioramenti in Europa, soprattutto grazie a leggi più severe, la sua attività negli Stati Uniti non è cambiata.

Altre aziende del settore alimentare hanno smesso di utilizzare le gabbie di gestazione e anche alcuni marchi di Ahold Delhaize in Europa lo hanno fatto.
In risposta, Animal Equality ha rivolto delle campagne a Pandora Jewelry e Symrise, due aziende che condividono con Ahold Delhaize un membro del consiglio di amministrazione Jan Zijderveld, che fa parte del Consiglio di vigilanza che supervisiona le politiche di benessere animale dell’azienda.

Le manifestazioni hanno avuto luogo negli Stati Uniti, in Germania, Italia, Olanda, Spagna e Danimarca. Nel frattempo, migliaia di persone si sono rivolti ai dirigenti dell’azienda e hanno riversato le proprie critiche sui social media.
Aiutaci a porre fine all’uso delle gabbie
L’allevamento in gabbia esiste per rispondere a una domanda sul mercato da cui sempre più persone hanno deciso di prendere le distanze.
Scegliere un’alimentazione a base vegetale è il modo più efficace di contribuire a ridurre le sofferenze degli animali e realizzare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.

AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
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