Nel corso degli anni è indubbiamente migliorato il percorso del nostro Paese per quanto concerne i reati punibili per maltrattamento animale, ma ora si rischiamo un pesante passo indietro. Ogni giorno gli animali sono costretti comunque a sopportare lo sfruttamento e la violenza, quello che sta per accadere è inaccettabile. Anche Animal Equality si unisce alla protesta di molte altre associazioni.
Il passo indietro rischia di essere enorme, cancellando i già pochi passi in avanti fatti in dieci anni. Si chiama “Schema di Decreto legislativo recante Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto” ed è dedicato a tutte le pene detentive al di sotto dei cinque anni di reclusione.
Per far comprendere attraverso l’esempio più conosciuto: se questo decreto fosse stato approvato prima dell’inizio del processo contro l’allevamento di cani beagle destinati ai laboratori di sperimentazione, Green Hill, adesso non saremo qui a parlare di poter perseguire penalmente tale struttura. Ma non solo, sono a rischio sentenze nei confronti di cacciatori per l’uso di richiami vivi usati oltre il limite della legge, contro i gestori dei circhi denunciati per maltrattamento, contro gli allevatori a processo per le “mucche a terra”, soltanto per fare gli esempi più conosciuti.
Nel 2004 la Legge 189 è stata un passo in avanti sicuramente significativo per salvaguardare gli animali, non sufficiente, ma un importante passo in avanti. Con questo decreto torneremo indietro, a prima di quel 2004.
Questo decreto legislativo viene presentato come iniziativa per snellire i procedimenti giudiziari. Da cittadini di questo Paese non possiamo che essere a favore di un’esigenza del genere, ma è sicuramente possibile farlo senza permettere che qualcun’altro, come nel caso degli animali, paghi a caro prezzo questa decisione.
Dobbiamo far pressione sul Parlamento e chiedere che non venga approvato lo “Schema di Decreto legislativo recante Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto” proposto dal Governo lo scorso 1° dicembre, fino a che questo comprenderà i reati a danno degli animali.
AGGIORNAMENTO
Il Governo fa dietrofront alla luce delle proteste contro lo “Schema di Decreto legislativo recante Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto” che minava seriamente la validità dei reati per maltrattamento sugli animali. Giorni fa avevamo lanciato questa forte protesta e sono state tante le persone che hanno risposto. La precisazione, guarda caso, arriva il giorno dopo lo scandalo suscitato su TG1 (Video: http://goo.gl/vy401W) e Corriere della Sera dalla nostra indagine sui trasporti di agnelli dall’estero (https://animalequality.it/agnelli-uccisi-pasqua/).
La dichiarazione è stata fatta ufficialmente dal Ministero della Giustizia e resa pubblica attraverso i mezzi stampa e sul sito internet istituzionale.
Non possiamo che rilevare con positività questa presa di posizione che metterà per forza di cose il Governo in serie difficoltà qualora non fossero rispettati i patti. Invitiamo a fermare la protesta, ma senza abbassare la guardia
.
PROTESTA CON I MEMBRI DELL’ATTUALE GOVERNO E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI DI RIFERIMENTO!
Blocco emails:
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected],
[email protected]
Lettera tipo (In caso di lettere personali raccomandiamo una comunicazione educata e non violenta):
Salve,
Le scrivo perché sono estremamente preccupato per ciò che state promuovendo attraverso lo “Schema di Decreto legislativo recante Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto” per tutti i reati con pene detentive non superiori nel massimo a 5 anni di reclusione. Se fosse già entrato in vigore prima, non si sarebbero tenuti processi come quello contro l’allevamento dei beagle “Green Hill” e non ci sarebbe stata la possibilità di salvare tantissimi animali maltrattati e sfruttati. Come cittadino trovo appropriato e giusto lavorare per rendere più rapidi i procedimenti giudiziari, ma non è possibile pensare di risolvere questo problema lasciando impuniti a livello penale tutti coloro che commettono reati gravi contro gli animali. Il Trattato Europeo di Lisbona li riconosce esseri senzienti e pertanto impegna gli Stati all’applicazione di tale principio. Vi chiedo pertanto di non approvare questo Schema di Decreto legislativo o di escludere chiaramente dalla sua applicazione i reati contro gli animali.
Distinti saluti,
[Nome e Cognome]