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Stati Uniti: l’eliminazione dei pulcini è ormai al tramonto


United Egg Producers, un’associazione che rappresenta il 95% dei produttori di uova americani, ha accettato di porre fine all’uccisione dei pulcini maschi.

La decisione annunciata ieri dai produttori di uova statunitensi è un grande successo per gli animali e per coloro che si battono in loro difesa. Entro il 2020, l’eliminazione di massa dei pulcini maschi nell’industria delle uova vedrà la sua fine grazie alla tecnologia che permette il sessaggio di questi animali prima della loro nascita.

Attualmente, la produzione industriale di uova causa la morte di miliardi di pulcini maschi ogni anno. Dato che non potranno produrre uova e non hanno le caratteristiche dei polli selezionati esclusivamente per la produzione di carne (polli broiler), i pulcini vengono tritati vivi o soffocati perché considerati inservibili.


La tecnica del cosiddetto sessaggio in ovo permetterà di conoscere il sesso dei futuri pulcini prima che si sviluppino all’interno dell’uovo e di conseguenza di prevenirne la nascita. È una buona notizia non solo per i pulcini, ma anche per le galline: le uova contenenti un embrione maschio potranno essere usate per la produzione di cibo per animali e di vaccini, con una conseguente riduzione della domanda totale.

galline

Il successo è dovuto in gran parte al lavoro dell’organizzazione The Humane League, che ha convinto con la sua attività di negoziazione la più grande associazione di produttori statunitensi. United Egg Producers rappresenta il 95% degli allevatori di galline ovaiole, ciò significa che l’orribile pratica dell’uccisione dei pulcini maschi potrebbe scomparire nel giro di pochi anni, almeno negli Stati Uniti.

In Germania, i produttori di uova si sono impegnati ad usare la stessa tecnologia per porre fine alla crudele morte dei pulcini appena nati entro il 2017. Ci auguriamo che la decisione di Stati Uniti e Germania possa ispirare la fine di questa orribile pratica in tutti gli altri paesi del mondo.


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