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Ottobre 25, 2024

Sgozzati ancora coscienti: Animal Equality rivela le illegalità all’interno di un macello di maiali a Cremona 

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Milano, 25/10/2024 – Dopo il servizio trasmesso in esclusiva ieri in prima serata dal TgR Lombardia, il team investigativo di Animal Equality rilascia oggi una nuova inchiesta realizzata tra 2023 e 2024 che documenta cosa accade all’interno del macello dell’azienda Belli, con sede a Trigolo, in provincia di Cremona, dove ogni anno vengono macellati migliaia di maiali. Secondo quanto documentato attraverso una telecamera nascosta e il parere del veterinario Enrico Moriconi, all’interno del macello sono state riscontrate varie violazioni della legge italiana sul benessere animale.

Nel corso di due diversi monitoraggi in un anno, Animal Equality ha documentato continui e ripetuti maltrattamenti da parte degli operatori del macello a discapito dell’incolumità fisica e psicologica degli animali e in contrasto con la legge vigente. In particolare, l’inchiesta rivela un maneggiamento degli animali da parte del personale in azienda tale da generare stress psicologico e sofferenza fisica, una conformazione strutturale incapace di prevenire sofferenze non necessarie e molteplici casi di animali risultati ancora coscienti a seguito della procedura di stordimento e durante l’uccisione con taglio della giugulare.

I maiali, dai primi mesi di vita all’età adulta, sono ripresi in momenti di sofferenza fisica e psicologica durante tutte le fasi di produzione. Nel corso dell’inchiesta sono stati documentati questi principali ritrovamenti:

  • Maiali coscienti, che lottano per stare in piedi dopo lo stordimento elettrico e il taglio della gola, sono stati filmati mentre respirano, sbattono le palpebre e urlano di dolore muovendosi lungo il nastro trasportatore del macello;
  • Dopo essere stato stordito e sgozzato, un maialino si è rialzato e ha iniziato a camminare mentre il sangue sgorgava dal collo. In un altro caso, un lavoratore ha tenuto fermo un maiale che urlando lottava per stare in piedi dopo che gli era stata tagliata la gola due volte.
  • Vari maiali sono stati costretti a entrare insieme nella gabbia di stordimento, una gabbia progettata per un solo animale. Gli operatori hanno colpito i maiali che non erano entrati abbastanza velocemente sbattendo loro contro la porta metallica della gabbia.

Il veterinario ed ex Garante per i Diritti Animali della Regione Piemonte Enrico Moriconi ha esaminato i filmati di Animal Equality e ha dichiarato: “Nel macello le pratiche eseguite comportavano la sofferenza degli animali, indotta dal comportamento volontario degli addetti che non si curavano di verificare atteggiamenti indicanti sofferenza negli animali per cui non ne mettevano fine, come avrebbero potuto fare, ma continuavano nelle loro mansioni. Nel macello si verificavano delle situazioni nelle quali era evidente la sofferenza degli animali, dovendo sottolineare che le norme relative alla pratica prescrivono espressamente di seguire modalità atte a escludere la sofferenza degli animali”. 

Secondo la legge sul benessere degli animali, provocare dolore, angoscia o sofferenze evitabili sono atti alla base dell’accusa penale di “trattamento crudele”. In base alle modalità di gestione, stordimento e macellazione degli animali analizzate, Animal Equality ha quindi sporto denuncia verso l’azienda Belli con il supporto dell’avvocato penalista Glauco Gasperini.“Le immagini raccolte non devono trarre in inganno: non si tratta di un caso isolato. Come abbiamo documentato in tanti anni di investigazioni, infatti, le leggi che vietano di maltrattare e provocare sofferenze inutili agli animali all’interno dei macelli non sono rispettate. Al contrario, l’industria zootecnica sfrutta sistematicamente gli animali, trattati come merci per massimizzare il guadagno” dice Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.