Animal Equality fa la storia in Messico
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Lo Stato messicano di Jalisco ha approvato una riforma storica nel diritto penale, introducendo nuovi reati per la tutela degli oltre 200 milioni di animali allevati a scopo alimentare nel territorio.
Le crudeltà nei confronti degli animali saranno tipizzate giuridicamente come reato penale, e non più come un semplice illecito amministrativo.
Questa decisione arriva a seguito della campagna “Jalisco Without Cruelty” – presentata dal parlamentare messicano Salvador Caro Cabrera e lanciata da Animal Equality – ed è stata approvata a maggioranza assoluta dei parlamentari di Jalisco.
Negli ultimi tre anni, Animal Equality ha condotto 31 investigazioni in sette stati del Messico, documentando l’estrema crudeltà a cui sono sottoposti gli animali nei macelli e negli allevamenti, in particolare proprio a Jalisco, uno degli stati messicani in cui vengono macellati più animali.
Jalisco infatti contribuisce per quasi il 10% del PIL del Messico e uno dei settori più importanti della sua economia è proprio quello agroalimentare, in particolare per gli allevamenti di galline ovaiole, maiali e mucche per la produzione di latte – tutti ambiti nei quali gli investigatori di Animal Equality sono intervenuti con investigazioni e operazioni sotto copertura.
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Questa riforma modifica in modo sostanziale il codice penale di Jalisco, inserendo anche gli animali allevati a scopo alimentare tra quelli che devono essere protetti da crudeltà e abusi.
In particolare diventano reati penali:
- Il mancato stordimento prima della macellazione
- Le mutilazioni
- La negligenza da parte dei veterinari
- Crudeltà e abusi
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Grazie a questa riforma, vengono inasprite le pene per chi si macchia di questi reati e sarà impedito agli imputati di tornare a lavorare con gli animali per un minimo di tre anni o per sempre in caso di recidive.
Inoltre, gli investigatori di Animal Equality hanno assistito alla partecipazione di minori nelle uccisioni degli animali allevati a scopo alimentare, un atto gravissimo e inaccettabile, e per questo nella riforma è stato inserito un paragrafo che garantisce che nel caso in cui i maltrattamenti e gli abusi avvengano in presenza di un minore o vengano proprio eseguiti da un minore, la sanzione sarà applicata agli adulti coinvolti o presenti.
«Si tratta di un grande passo avanti per gli animali allevati a scopo alimentare, animali che non hanno mai avuto voce dal punto di vista legale e che da oggi finalmente godono di tutele migliori e più giuste» spiega Dulce Ramírez, Direttore Esecutivo di Animal Equality in Messico.
Sono passi avanti che in Italia ancora non si sono fatti e che invece Animal Equality e tante altre organizzazioni richiedono da tempo, per definire in modo più adeguato le responsabilità di chi lavora in macelli e allevamenti e punire più severamente gli abusi.
«Ci auguriamo che anche i politici italiani prendano posizione al riguardo: stiamo parlando del destino di centinaia di milioni di animali nel nostro paese che sono confinati in macelli e allevamenti in condizioni terribili: anche loro meritano di vedere applicate norme più giuste e adeguate alla loro protezione» conclude Matteo Cupi, Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia.