Notizia
Rimani aggiornato sulle ultime attività di Animal Equality

Nuovi obiettivi per Animal Equality

Dicembre 23, 2019 Aggiornato: Gennaio 21, 2020
Animal Equality cosa fa

Convinciamo le aziende a modificare le politiche per ridurre le sofferenze degli animali coinvolti nella loro filiera.

Trasformare in realtà la visione di un mondo senza sofferenza animale è lo scopo di vita di chi lavora presso Animal Equality, organizzazione internazionale che da oltre 10 anni attira le prime pagine dei giornali grazie all’efficacia delle proprie campagne. A oggi, siamo un squadra di oltre 100 persone in tutto il mondo, e lavoriamo in otto diversi Paesi affiancati da centinaia di instancabili volontari. Animal Equality focalizza i propri sforzi sulla protezione degli animali allevati a scopo alimentare, l’ambito in cui soffrono e muoiono più animali in assoluto e dove il nostro intervento è più urgente. Per farlo, abbiamo sempre concentrato le nostre risorse e i nostri sforzi nella realizzazione di inchieste e nella diffusione della conoscenza di questo problema, ma non ci siamo fermati qui.

A partire dal 2016, Animal Equality ha aperto un nuovo dipartimento strategico molto importante per aiutare concretamente gli animali: il dipartimento di sensibilizzazione aziendale. Per aiutare gli animali, infatti, non bastano investigazioni e petizioni (strumenti fondamentali e imprescindibili), ma serve lavorare sul settore agroalimentare, convincendo i Cda delle aziende ad adottare politiche volte a ridurre la sofferenza degli animali coinvolti nelle loro filiere.

L’approccio strategico – detto anche Corporate Outreach – consiste nel contattare le maggiori aziende del settore alimentare per convincerle ad adottare politiche che possano ridurre queste indicibili sofferenze, fornendo cambiamenti e soluzioni concrete per gli animali. Come primo obiettivo, Animal Equality si è posta l’abolizione dell’allevamento in gabbia delle galline ovaiole e la riduzione delle sofferenze dei polli allevati per la loro carne.

A livello globale, Animal Equality è già riuscita a convincere più di 130 aziende in tutto il mondo a cambiare le proprie politiche aziendali, mentre in Italia si è distinta per alcuni importanti risultati, come la decisione di Eurospin di abbandonare l’approvvigionamento di uova da galline allevate in gabbia o la decisione di Autogrill, Ferrero, Giovanni Rana e balocco (per citarne alcune) di adeguarsi agli standard più elevati e dire basta al crudele sistema delle gabbie. Per quanto riguarda i polli invece il lavoro è appena iniziato. La prima azienda che ha deciso di aderire a queste richieste è Ikea, che ha adottato una policy circa i polli coinvolti nella propria filiera a livello globale.

Articolo sul numero 59 della rivista Macrolibrarsi


Ultime notizie
Maggio 29, 2025

Un passo avanti, ma ora è essenziale che le tutele valgano per tutti gli animali, non solo per quelli d’affezione Il Senato ha approvato il disegno di legge che innalza le pene previste per il maltrattamento degli animali: d’ora in avanti saranno superiori a 3 anni e dunque non sarà…
Maggio 28, 2025

Dopo il nostro intervento in Senato davanti alla Commissione Giustizia, alcune senatrici hanno presentato emendamenti in grado di modificare le leggi in vigore e ridurre la sofferenza di milioni di animali sfruttati a scopo alimentare. Ma la Commissione li ha respinti tutti. Rivedi il nostro intervento alla Commissione Giustizia in…
Maggio 22, 2025

Insieme a Ipsos, abbiamo condotto un’analisi sul consumo della carne di cavallo intervistando un campione rappresentativo di 40 milioni di Italiani.  I dati parlano chiaro: il report rivela che la grande maggioranza della popolazione non consuma carne di cavallo e che la macellazione clandestina di questi animali è una realtà…