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Animali malati e sofferenti negli allevamenti: la Commissione europea ora cambi le leggi per tutelare davvero i loro diritti

Marzo 22, 2021
polli aviaria allevamenti Pollo Broiler

Oggi lanciamo la prima richiesta alla Commissione Europea nell’ambito della campagna No Animal Left Behind: tutti gli animali hanno diritto alla salute, ma la legislazione ad oggi non lo garantisce e per questo chiediamo di cambiarla

Come parte della campagna “No Animal Left Behind” – promossa da Eurogroup for Animals e a cui ci siamo uniti insieme ad altre 70 organizzazioni –  rilasciamo oggi la nostra prima richiesta alla Commissione europea: le leggi sul benessere degli animali dovrebbero garantire che gli animali siano sani, in forze e integri.

Attualmente negli allevamenti intensivi la situazione è invece molto diversa: miliardi di animali vivono ogni giorno nel dolore, feriti, malati, in condizioni di miseria.

La loro coda o il loro becco vengono tagliati senza criterio; le castrazioni vengono effettuate quasi sempre senza anestesia o analgesico; la selezione genetica ha reso i corpi di alcuni animali così innaturali e deformi da non rendere possibile una postura eretta o movimenti senza sofferenze estreme.

Per questo chiediamo alla Commissione europea di impegnarsi a rivedere in modo ambizioso e completo la legislazione europea sul benessere degli animali.

Chiediamo che nessun animale sia deliberatamente mutilato: la sua coda o il suo becco tagliati in maniera indiscriminata, come accade invece ai maialini appena nati e alle galline; il suo corpo modificato a tal punto dalla selezione genetica da non consentirgli di vivere in salute, come accade per esempio a tutti i polli broiler allevati per la loro carne.

Lesioni dolorose, deformazioni e fratture si vedono comunemente nei polli: spesso queste dolorose condizioni non vengono neppure curate. 

La vita dei polli razza Broiler è l’esempio perfetto di come l’industria non consenta agli animali di vivere liberi dal dolore e dalle malattie: la razza è stata selezionata nel tempo per crescere il più possibile e il più in fretta possibile, tanto che questi polli raggiungono il peso di macellazione in soli 40 giorni. A questa età sono ancora pulcini, anche se sembrano adulti giganti. 

Questa crescita rapida esercita una pressione immensa su cuore, polmoni e gambe. Per molti polli, questo peso è semplicemente insostenibile, e così insufficienza cardiaca e fratture alle gambe sono estremamente comuni. Questi polli zoppi e incapaci di muoversi non riescono nemmeno a raggiungere cibo e acqua e provano un dolore estremo quando cercano di muoversi: sono destinati a morire così di stenti proprio all’interno degli allevamenti, senza nemmeno arrivare al macello.

Tutto questo deve finire: l’allevamento di razze a rapido accrescimento come quella dei polli Broiler non devono più essere permesse perché non è possibile garantire a nessun pollo Broiler una vita priva di malattie o sofferenza.

Anche i pesci, che sempre di più vengono allevati in Europa vista la crescente richiesta da parte dei consumatori, sono un esempio di come l’attuale legislazione non riesca a garantire una vera tutela degli animali allevati a scopo alimentare e soprattutto non riesca a garantire a questi animali di vivere in salute, uno dei diritti fondamentali di ogni animale.

I pesci allevati sono spesso tenuti in gabbie sovraffollate e vengono maneggiati senza cura e costantemente, tutte cose che causano notevole stress e problemi di salute a questi delicati animali. 

In condizioni di sovraffollamento i pesci hanno maggiori probabilità di subire lesioni a causa dei combattimenti e degli urti tra di loro e con le attrezzature; spesso inoltre le condizioni di qualità dell’acqua sono inadeguate alla vita di questi animali. I pesci stressati sono altamente suscettibili alle malattie: in condizioni di sovraffollamento queste si trasmettono facilmente e possono causare la morte tra terribili sofferenze.

Quelli di polli e pesci sono solo due esempi di come l’attuale sistema di allevamento intensivo non garantisca il rispetto di quello che è uno dei diritti fondamentali degli animali: 

Ogni animale dovrebbe essere sano, in forma e integro.

Abbiamo l’occasione di cambiare la vita di miliardi di animali

Nei prossimi mesi in Europa si giocherà una partita fondamentale per il futuro degli animali confinati negli allevamenti: la Commissione europea infatti sta attualmente valutando la legislazione sul benessere degli animali per verificarne l’adeguatezza e apportare migliorie e cambiamenti in favore degli animali. 

Questa revisione – la prima nel suo genere – fa parte della strategia del Green Deal Farm to Fork, lanciata nel 2020 proprio da parte della Commissione con l’obiettivo generale di rendere i sistemi alimentari europei equi, sani e rispettosi dell’ambiente.

Per questo proprio con la campagna No Animal Left Behind chiediamo alla Commissione europea una revisione su vasta scala, della legislazione a tutela degli animali, per far sì che nessun animale venga lasciato indietro. Unisci anche tu la tua voce alla nostra e aiutaci a cambiare il futuro di miliardi di animali allevati in Europa, a partire dal garantire loro una vita priva di malattie e sofferenza.


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