Macello di Cremona: abbiamo scritto al Prefetto per chiedere chiarimenti sui controlli
Abbiamo scritto al Prefetto per chiedere chiarimenti e chiesto la rettifica ai quotidiani che nei giorni scorsi avevano dato notizie fuorvianti
Alcuni giorni fa abbiamo rilasciato scioccanti immagini girate nel macello Zema Srl di Cremona. I video e le foto raccolte dai nostri investigatori mostravano animali picchiati, maltrattati, trascinati e un caso di uccisione estremamente crudele di un maialino. Non solo, i video provano anche che le procedure di stordimento non erano effettuate correttamente e che molti maiali erano costretti a morire ancora coscienti, tra estreme sofferenze, in violazione della normativa vigente.
Di fronte a queste immagini è difficile rimanere indifferenti e di fatti l’inchiesta ha suscitato l’interesse di molte persone, dei media, di alcuni esponenti politici da destra e da sinistra.
Il sopralluogo dei NAS e la presunta smentita della nostra inchiesta
Forse non sai che la pubblicazione delle immagini ha spinto le autorità locali a muoversi, alcuni giorni fa – infatti – i carabinieri N.A.S. hanno svolto un sopralluogo nel macello Zema Srl. Diversi media locali hanno riportato a seguito di questa ispezione notizie fuorvianti dichiarando che il sopralluogo effettuato dai N.A.S. avrebbe “smentito gli animalisti”, “non rilevando alcuna irregolarità”.
Questa notizia è però, come abbiamo già detto è fuorviante: innanzitutto perché la Procura della Repubblica di Cremona ha già citato in giudizio il proprietario del macello e la prima udienza è fissata – e quindi, di fatto, i controlli effettuati dai N.A.S. non mettono in alcun modo in dubbio la decisione presa dalla Procura, e quindi non “smentiscono” Animal Equality.
A seguito della diffusione di questa notizia faziosa abbiamo scritto una lettera al Prefetto di Cremona.
On.le Prefetto,
abbiamo appreso con gioia che la S.V. ill.ma ha sollecitato l’intervento dei N.A.S. di Cremona a seguito dello scalpore nato dalla inchiesta televisiva sull’allevamento della società ZEMA srl in località Salvirola, intervento, tra l’altro, tempestivamente effettuato, almeno da come risulta dalla notizia apparsa sui quotidiani che si allegano alla presente.
Non nascondiamo però, d’altro lato, la nostra delusione, non solo perché le Forze di Polizia apparentemente smentiscono il lavoro della Procura della Repubblica di Cremona, ma anche perchè l’approccio sembra essere stato un po’, ci consenta l’espressione, superficiale: trattandosi infatti di reati di danno istantanei, eventualmente ed occasionalmente ad effetti permanenti, difficilmente un approccio di indagine come riportato dalla stampa avrebbe potuto sortire un effetto differente da quello indicato negli articoli che alleghiamo. Sarebbe infatti impensabile che il prevenuto commettesse delitti di fronte agli Agenti dei N.A.S.. Forse più opportuno sarebbe stato una indagine effettuata con telecamere nascoste, peraltro utilizzate da tempo dalle predette Forze di Polizia, metodo che avrebbe consentito magari di verificare il comportamento degli addetti di questo macello, a loro insaputa, così da sincerarsi senza ombra di dubbio se l’attività sia così rispettosa delle leggi come sottenderebbero le indicazioni fornite ai giornalisti, questo per un coretto servizio a tutela della Salute Pubblica.
Certo è che la circostanza, quando verrà sollevata nel corso del processo, verrà segnalata al Tribunale di Cremona per le determinazioni del caso.
Restiamo a disposizione per ogni necessità e con l’occasione porgiamo deferenti ossequi.
Come abbiamo scritto nella lettera rivolta al Prefetto, siamo felici che le nostre immagini abbiano finalmente spinto le autorità ad intervenire, ma l’approccio utilizzato dai N.A.S ci è sembrato non congruo ai fini di verificare le irregolarità che abbiamo riscontrato.
Nessun operatore si sognerebbe mai di commettere gli atti che abbiamo documentato di fronte alle forze dell’ordine.
Abbiamo informato anche tutti i giornali che avevano riportato questa notizia dell’invio della lettera al Prefetto, e hanno agito subito per rettificare e specificare che il controllo effettuato dai N.A.S non ha assolutamente smentito quanto raccontato dalle immagini divulgate da Animal Equality.
Ricordiamo che a seguito della nostra inchiesta abbiamo presentato 3 diverse denunce verso il macello Zema Srl:
- Una denuncia presso la procura di Cremona per crudeltà ingiustificate e maltrattamenti
- Una denuncia presso la procura di Cremona contestando la struttura che per la sua confermazione non è in grado di garantire il rispetto di standard minimi di benessere animale
- Una denuncia presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per comunicazione ingannevole
Abbiamo rilasciato questa investigazione e portato avanti questo lavoro legale per gli animali che – come tutti hanno potuto vedere – sono costretti a sofferenze terribili.
Queste sono immagini inconfutabili, e hanno spinto anche alcuni Consiglieri regionali a chiedere spiegazioni, come il Consigliere regionale Matteo Piloni, che ha presentato un’interrogazione regionale proprio per chiedere spiegazioni.
Nessun controllo ora, a posteriori, potrà cancellare quello che abbiamo documentato, le urla di dolore dei suinetti e dei maiali, uccisi ancora coscienti, che cercano di fuggire al loro triste destino. Nessun controllo potrà cancellare la violenza gratuita e ingiustificata che abbiamo registrato ed è giusto che i responsabili di queste crudeltà ne rispondano di fronte alla legge.
Per questo motivo continueremo a portare avanti il nostro lavoro, grazie per essere al nostro fianco in questa battaglia.