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Incubatoio USA tortura e uccide i pulcini per ridurre i costi di produzione: Animal Equality fa causa all’azienda per violazioni delle leggi

Giugno 16, 2022

Animal Equality ha fatto causa alla Foster Farms, un’azienda avicola statunitense specializzata in prodotti a base di pollo e tacchino, depositando la denuncia presso la Corte Superiore della California.

La causa depositata il 6 giugno 2022 fa seguito alle scoperte di Animal Equality, dopo che un’indagine sotto copertura ha rivelato che i pulcini venivano schiacciati, annegati e mutilati in un incubatoio della Foster Farms, l’Ellenwood Hatchery, situato a Waterford, in California.

Nell’incubatoio di Ellenwood, circa 3,3 milioni di pulcini vengono spediti ogni settimana agli allevamenti della Foster Farms. Foster Farms fornisce prodotti di pollo a noti marchi della distribuzione organizzata, con supermercati come Walmart, Costco, Kroger, Target e Publix, oltre che alla catena di fast-food Chick-fil-A.

In un’indagine sotto copertura del 2021, il team investigativo di Animal Equality USA ha riscontrato atroci pratiche routinarie nei confronti dei pulcini presso l’incubatoio di Ellenwood, che violano le norme del Codice penale della California che proteggono gli animali da comportamenti crudeli. Le severe leggi californiane contro la crudeltà includono infatti anche la protezione degli animali allevati. Oltre a essere illegali, le pratiche disumane dell’incubatoio sono espressamente vietate dall’American Veterinary Medical Association e dal National Chicken Council.

La nostra denuncia contro l’azienda e l’incubatoio negli Stati Uniti 

Le violenze documentate da Animal Equality sono collegate all’intenzione di Foster Farms di ridurre i costi di produzione attraverso quelle che sono tuttavia pratiche commerciali illegali. Foster Farms sta quindi violando la legge sulla concorrenza sleale della California, che è alla base della causa intentata da Animal Equality.

L’indagine sotto copertura di Animal Equality presso l’incubatoio di proprietà di Foster Farms ha evidenziato gravi violazioni delle leggi a protezione degli animali. Filmati di sorveglianza e dichiarazioni di testimoni oculari hanno documentato:

  • Pulcini appena nati schiacciati o mutilati da macchinari di lavorazione automatizzati e in rapido movimento;
  • Pulcini vivi lasciati ad annegare in acqua e schiuma chimica sul pavimento sotto i nastri trasportatori;
  • Pulcini feriti lasciati in vassoi per ore prima di essere scaricati in uno scivolo che porta a un macinatore, o scaricati direttamente in secchi pieni di gusci, tuorli e altri pulcini morti dove vengono schiacciati a morte o lasciati soffocare o annegare;
  • Pulcini feriti che venivano smembrati dagli addetti all’incubatoio con delle pale.

Le pratiche scoperte nell’incubatoio rappresentano casi evidenti di crudeltà verso gli animali secondo la legge della California, ma le forze dell’ordine locali si sono rifiutate di agire. I pulcini che finiscono in questo incubatoio meritano di meglio. Meritano di godere delle tutele previste dalla legge.

Sarah Hanneken, consulente legale di Animal Equality negli Stati Uniti. 

La legge può consentire l’allevamento di polli, ma la Foster Farms non ha il diritto di commettere crudeltà sugli animali in questo processo. In California, è illegale rendere l’abuso il prezzo da pagare per fare affari.

Ryan Gordon di Advancing Law for Animals, lo studio legale che rappresenta Animal Equality negli Stati Uniti. 

Animal Equality chiede un’ordinanza del tribunale che proibisca alla Foster Farms di continuare queste pratiche commerciali illegali e richieda all’azienda di stabilire politiche e procedure che proteggano i pulcini dell’incubatoio di Ellenwood da lesioni, sofferenze e morte non necessarie, in conformità con le leggi anti-crudeltà della California.

In una lettera datata 2 dicembre 2021, e in diverse altre occasioni successive, Animal Equality aveva già presentato le sue scoperte alle autorità, insieme ad ampie riprese video sotto copertura, in particolare indirizzandole al Procuratore distrettuale della contea di Stanislaus Brigit Fladager e allo sceriffo Jeff Dirkse. Animal Equality aveva descritto nei dettagli come l’azienda sottoponesse abitualmente gli animali a inutili sofferenze e permettesse che i pulcini feriti non ricevessero cure e attenzioni adeguate, in chiara violazione delle leggi statali contro la crudeltà. Nonostante i numerosi tentativi di sollecitare un’azione giudiziaria, Animal Equality non ha ricevuto risposta dalle autorità preposte e non è stata fino ad ora intrapresa alcuna azione contro l’azienda. Per questo motivo Animal Equality ha deciso ora di procedere con una causa direttamente contro l’azienda in questione. 

La crudeltà degli incubatoi riguarda anche la produzione di uova

L’uccisione dei pulcini è un problema che riguarda anche l’Italia, in particolare all’interno dell’industria delle uova, dove la loro morte è ancora del tutto legale. 

Nel nostro Paese infatti i pulcini maschi sono considerati inutili per la produzione: non sono in grado di deporre le uova né possono essere impiegati per la carne, in quanto specie diverse dai più comuni polli broiler utilizzati dall’industria alimentare. Per questo motivo ogni anno, in Italia, vengono uccisi tra i 25 e i 40 milioni di pulcini maschi, triturati o soffocati ancora vivi. 

Grazie al lavoro di Animal Equality, però, l’Italia è giunta a un punto di svolta storico nel dicembre 2021 con l’emendamento presentato al Governo per il recepimento delle direttive europee che introduce, entro la fine del 2026, il divieto di abbattimento selettivo dei pulcini maschi.

La campagna di sensibilizzazione e di lobbying lanciata nel 2020 da Animal Equality ha raggiunto oltre 110mila persone proprio per chiedere a Governo e industria di porre fine a questa situazione terribile. Grazie a questo lavoro, già nel 2020 l’associazione di categoria dei produttori di uova Assoavi e la catena di supermercati Coop si erano dichiarati favorevoli all’introduzione di tecnologie in-ovo sexing in grado di evitare l’abbattimento dei pulcini maschi.

Ogni giorno lavoriamo con le aziende e le istituzioni per chiedere di fare di più per gli animali sfruttati a scopo alimentare, pulcini maschi compresi. In Europa, al fianco di altre 17 ONG internazionali per la protezione degli animali, abbiamo chiesto al Consiglio dell’UE di porre fine all’uccisione sistematica dei pulcini maschi con un bando europeo che metta fine per sempre a questa pratica crudele – che avviene anche nei confronti degli anatroccoli femmine. 


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