TRASPORTO ANIMALI VIVI: L’ITALIA E ALTRI 15 STATI UE NON VOGLIONO PASSI AVANTI
Mentre l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare e i cittadini chiedono cambiamenti, alcuni Stati membri non vogliono restrizioni sul trasporto di animali vivi e l’Italia, purtroppo, si è accodata a questi
Durante l’ultimo Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea (AGRIFISH) il Ministro italiano Lollobrigida ha difeso una pratica che comporta spesso terribili sofferenze per gli animali: il trasporto di animali vivi. Non solo l’Italia, diversi Stati membri hanno sostenuto una nota presentata dal Portogallo che porterebbe l’intera Unione europea a fare passi indietro inaccettabili su questa pratica crudele.
Il Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare italiano Francesco Lollobrigida nel suo intervento, ha affermato che:
“Il trasporto di animali è una parte essenziale della catena di produzione alimentare, l’obiettivo principale della prossima revisione del Regolamento sui trasporti dovrebbe essere quello di continuare a facilitare il commercio intracomunitario e l’esportazione di animali vivi, senza concentrarsi su misure volte a vietare o limitare alcuni tipi di trasporto”
Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare
È inaccettabile: durante il consiglio AGRIFISH del luglio del 2022 tredici Stati membri avevano chiesto invece un’ambiziosa revisione del regolamento UE sui trasporti che preveda tempi massimi di percorrenza e il passaggio al commercio di carne e carcasse, con l’obiettivo di garantire un’effettiva maggiore protezione agli animali allevati, anche durante le fasi del trasporto.
Molti dei Paesi che hanno sostenuto la nota presentata dal Portogallo sono proprio quelli coinvolti in casi di tragedie e violazioni delle normative europee sia nel trasporto via nave sia nel trasporto su strada. Basta ricordare il caso delle navi Karim Allah ed Elbeik che si è conclusa con l’uccisione dei 2.600 vitelli rimasti bloccati in mare per oltre tre mesi.
Anche in Italia, grazie a numerose inchieste condotte da noi di Animal Equality e da altre associazioni, abbiamo dimostrato come il trasporto di animali vivi sia fonte di grandi sofferenze per gli animali.
Guarda la nostra inchiesta sul trasporto di animali vivi:
Proprio per questo prima del Consiglio AGRIFISH – insieme alle altre organizzazioni per la protezione degli animali che fanno parte della delegazione italiana di Eurogroup for Animals – abbiamo scritto una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e al Ministro della Salute Orazio Schillaci per esortarli a schierarsi contro il trasporto di animali vivi in occasione di questo incontro, ma i nostri politici hanno scelto di schierarsi a favore dell’industria e non degli animali.
“I cittadini europei chiedono da decenni di fermare questa pratica crudele e non si possono fare passi indietro proprio ora, che siamo alle soglie di una revisione della legislatura europea sul benessere animale che potrebbe per sempre porre fine al trasporto di animali vivi”
Matteo Cupi, Vice Presidente Internazionale di Animal Equality
Per fortuna però diverse voci hanno chiesto una revisione ambiziosa: l’Olanda è stata la più rumorosa, opponendosi chiaramente al documento e chiedendo espressamente il divieto di esportazione di animali vivi. Ma anche Germania, Austria, Danimarca e Lussemburgo si sono opposti al documento.
Al termine della discussione Stella Kyriakides, Commissario europeo per la Salute e la Sicurezza alimentare ha concluso con delle parole decise e importanti sul tema:
“Se la scienza e l’esperienza ci dicono che certe pratiche di trasporto sono dannose per il benessere degli animali, che potrebbero anche rappresentare una minaccia per la salute degli animali e, di conseguenza, per la salute umana, credo e sarete d’accordo con me che dobbiamo trovare il modo di adeguare queste pratiche. L’immobilismo non è un’opzione. Il cambiamento è necessario perché il benessere degli animali è una componente fondamentale del nostro sistema di produzione alimentare sostenibile”
Stella Kyriakides, Commissario europeo per la Salute e la Sicurezza alimentare
Come Animal Equality da quasi 10 anni realizziamo inchieste che mettono in luce la sofferenza e le irregolarità legate al trasporto degli animali vivi verso i macelli e gli allevamenti, dopo una vita di sfruttamento all’interno dell’industria alimentare.
E non ci siamo limitati a condurre inchieste: abbiamo lavorato assiduamente con le istituzioni per ottenere cambiamenti concreti e giustizia per gli animali che soffrono a causa di questa pratica crudele.
Anche tu puoi contribuire a fermare la crudeltà dei trasporti di animali vivi: scegliendo di non consumare carne e altri derivati animali scegli di non finanziare l’industria che sfrutta, trasporta e uccide gli animali.