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Una città della California voterà per vietare gli allevamenti intensivi

Febbraio 2, 2024 Aggiornato: Gennaio 20, 2025
polli aviaria allevamenti
Polli broiler in un allevamento intensivo

Gli attivisti di Berkeley, città senza allevamenti intensivi, sperano che altre città degli Stati Uniti seguano il loro esempio

Quest’anno gli elettori di Berkeley, in California, potranno scegliere se vietare gli allevamenti intensivi nella propria città. È la prima volta che negli Stati Uniti una misura del genere viene sottoposta al voto.

Berkeley è una città della Baia di San Francisco, che spesso – anche in passato – è stata in prima linea nella politica ambientale degli Stati Uniti. 

Attualmente a Berkeley non ci sono allevamenti intensivi, ma gli attivisti, dietro l’iniziativa elettorale, dicono che il provvedimento fa parte di una strategia più ampia: se avrà successo, il metodo potrà essere replicato altrove. 

“Possiamo aprire la strada all’abolizione dell’allevamento intensivo”

Cassie King, Direct Action Everywhere
Maiali Allevamento Intensivo

Le iniziative contro gli allevamenti intensivi

Il 90% degli animali negli Stati Uniti è allevato in allevamenti intensivi, noti anche come “concentrated animal feeding operations” (CAFO). Da diverso tempo, chi si batte per diritti animali e ambiente sottolinea il trattamento crudele che gli animali subiscono in questi allevamenti e la minaccia alla salute pubblica che questi comportano attraverso la contaminazione dell’aria e dei corsi d’acqua.

Un sondaggio del 2019 ha mostrato che il 57% degli aventi diritto voto negli USA è favorevole a una maggiore sorveglianza degli allevamenti di animali e il 43% si dichiara a favore di un divieto di nuovi CAFO.

Nel 2021, il senatore del New Jersey, Cory Booker, ha reintrodotto una legge nota come Farm System Reform Act (legge di riforma del sistema agricolo) che prevede una sospensiva sui CAFO nuovi e in espansione e l’eliminazione graduale di quelli più grandi entro il 2040. Mentre si avvicina la scadenza di Farm Bill – il pacchetto di politiche agricole che viene rinnovato ogni cinque anni – centinaia di organizzazioni locali, statali e nazionali hanno scritto una lettera per sostenere l’inclusione della legge di riforma del sistema agricolo.

L’anno scorso, inoltre, la Corte Suprema ha confermato la Proposition 12 della California, che vieta la vendita di carne di maiale, polli e vitelli nello Stato provenienti da allevamenti che confinano i maiali in gabbia.

Berkeley non è l’unica città a proporre iniziative locali contro gli allevamenti intensivi.

Denver, in Colorado, questo novembre metterà al voto una proposta simile a quella promossa da Berkeley, per vietare i macelli e la vendita di pellicce. Se verrà approvata, un macello di agnelli chiamato Superior Farms, Inc. sarà costretto a chiudere.

Anche nella contea di Sonoma, nella Bay Area settentrionale, i sostenitori stanno già cercando di far votare una misura simile quest’anno, ma l’iniziativa è più difficile da ottenere per la presenza di una grande azienda che produce pollame e uova. L’ufficio agricolo della contea di Sonoma, che rappresenta gli interessi agricoli locali, si è già espresso contro questa iniziativa.

Il dominio della lobby della carne

L’industria degli allevamenti intensivi è una delle lobby più potenti degli Stati Uniti e ha un passato di aggressiva resistenza contro gli sforzi di riforma e contro le politiche ambientali.. È anche riuscita a ottenere enormi sussidi dal governo federale: secondo uno studio, il settore degli allevamenti riceve 10,7 miliardi di dollari all’anno.

Una tattica comunemente utilizzata dall’industria della carne è la disinformazione di massa e le campagne diffamatorie

Chris Carraway, avvocato dell’Animal Activist Legal Defense Project

Secondo Julie Guthman, docente di sociologia all’Università della California Santa Cruz, il modo in cui l’industria reagirà al divieto proposto determinerà il corso degli eventi, influenzando in ultima analisi l’opportunità di portare la questione degli allevamenti intensivi nel discorso pubblico, ma si dice scettica sul fatto che tale divieto possa funzionare in una città “dove i CAFO sono importanti”.

Mucche allevamento intensivo

Il desiderio di cambiamento

Gli attivisti dietro l’iniziativa elettorale di Berkeley sperano di innescare un cambiamento a partire dalla Bay Area. Se Berkeley voterà per vietare gli allevamenti intensivi, altre città potrebbero essere inclini a fare lo stesso.

Anche Tajinder Uppal, organizzatore principale dell’Animal Legal Defense Fund di Berkeley Law, è fiducioso:

Bastano cinque secondi di filmati di allevamenti intensivi perché una persona media si renda conto: qui c’è qualcosa di sbagliato

Guarda come vivono gli animali negli allevamenti intensivi

Vicende come queste suscitano un grande interesse anche a livello internazionale. Se la proposta elettorale di Berkeley venisse approvata, dimostrerebbe che la lobby della carne, per quanto forte, non è indistruttibile e anche altri paesi potrebbero seguire l’iniziativa in futuro.

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