Galline in gabbia per la produzione di uova: la lista dei paesi che hanno detto STOP
Spoiler, l’Italia non è tra questi!
Negli ultimi anni, visto il crescente interesse dei cittadini e dei consumatori molti paesi hanno iniziato ad aumentare il numero degli impegni per eliminare le gabbie dalle filiere di produzione, nello specifico un importante balzo in avanti è stato fatto nell’industria delle uova.
Basta pensare che, ad esempio, fino a 15 anni fa in Italia la produzione di uova in allevamenti in gabbia era preponderante. Secondo la Banca Dati Nazionale del Ministero della Salute, nel 2016 il 60% delle galline allevate in Italia si trovavano in gabbia, oggi il 66% è allevato in sistemi alternativi alle gabbie.
Tuttavia in Italia non esiste ancora un impegno nazionale volto ad eliminare del tutto l’uso delle gabbie per la produzione di uova, cosa invece accaduta in altri paesi europei. E anche dove non c’è un impegno nazionale, comunque altri paesi hanno percentuali molto più alte di galline allevate in sistemi diversi da quello in gabbia.
Il “podio” dei paesi con uova cage-free in Europa
All’interno dell’Unione Europea, l’Austria e il Lussemburgo sono gli unici paesi 100% cage-free. Ma anche Svizzera, Islanda e Liechtenstein non producono più uova da allevamenti in gabbia e sono 100% cage-free.
Medaglia d’argento va alla Svezia dove, secondo gli ultimissimi dati, la percentuale di galline ancora tenute in gabbia è scesa a poco meno dell’1%.
Terza sul podio la Germania: con il 96.00% di uova cage free.
Anche la Slovenia di recente sembra abbia compiuto un passo significativo, annunciando il divieto graduale dell’uso delle gabbie per la produzione di uova, con l’obiettivo di eliminare completamente questo sistema entro il 2028.
La produzione di uova cage-free negli altri paesi in Europa
Nelle Isole Faroe (89%), in Danimarca (89.00%), Slovenia (85.70%) e Olanda (85.20%) la percentuale di uova prodotte con l’allevamento in gabbia si attesta tra il 90% e l’80%.
In molti altri paesi invece – Italia compresa – la percentuale si attesta tra 80% e 60% ecco un elenco in ordine: Regno Unito (77%), Finlandia (70.90%), Francia (69.90%), Italia (66%), Belgio (65.30%), Irlanda (60.80%).
Vanno peggio altri Paesi dove le percentuali si attestano tra il 50% e il 10%: Romania (47.20%), Repubblica Ceca (43.70%), Croazia (38.00%), Cipro (35.40%), Slovacchia (34.80%), Spagna (32.90%), Portogallo (32.80%), Ungheria (31.50%), Lettonia (31.40%), Bulgaria (30.00%), Polonia (29.90%), Grecia (23.50%), Lituania (20.40%) e Serbia (10%).
In Estonia – dove la percentuale di galline allevate fuori dalle gabbie si attesta intorno al 19.10% – a seguito di una iniziativa popolare, il Ministero dell’Agricoltura ha presentato un progetto di legge per vietare l’uso delle gabbie per le galline sfruttate per la produzione di uova.
Non raggiungono neppure la doppia cifra Albania, Bosnia Herzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Moldavia tutte attestate intorno al 3%, seguono Malta (2.80%), Ucraina (0.50%) e Bielorussia (0.10%).
La situazione della produzione di uova cage-free in Italia
Come abbiamo detto sopra attualmente la produzione di uova cage-free in Italia si attesta al 66%, la situazione è radicalmente cambiata negli ultimi 10, 15 anni anche grazie al lavoro portato avanti dalle organizzazioni.
Noi di Animal Equality Italia, ad esempio, oltre a condurre inchieste sconvolgenti che hanno mostrato ai consumatori come vivono le galline costrette in gabbia per la produzione di uova, abbiamo lavorato anche per portare grandi aziende del settore alimentare a pubblicare impegni volti a escludere il rifornimento, per le uova, da sistemi di allevamento in gabbia.
Guarda come vivono le galline allevate in gabbia in Italia:
Non smettiamo di lavorare per fermare tutto questo, sebbene il 66% delle galline ad oggi vengano allevate in sistemi alternativi alle gabbie, il 34% di loro vive ancora rinchiuso dietro le sbarre, parliamo di milioni di galline che non possiamo ignorare: per questo vogliamo vedere l’Italia crescere nella classifica dei paesi con uova cage-free.
Se anche tu vuoi aiutarci in questa battaglia puoi farlo: continueremo infatti a rivolgerci a grandi aziende del settore delle uova per chiedergli di fare la loro parte per le galline eliminando l’allevamento in gabbia dalle loro filiere, avremo bisogno del maggior sostegno possibile, quindi unisciti alla nostra squadra di attivismo e preparati ad entrare in azione per le galline.
Non solo le galline nella gabbie
Non solo le galline sfruttate per la produzione di uova sono condannate a vivere in gabbia, in Italia, infatti, oltre 40 milioni di animali sono rinchiusi in gabbie: sono galline e scrofe, vitelli, conigli, anatre, oche, quaglie. In Europa sono più di 300 milioni.
Da anni lavoriamo attraverso inchieste, pressione politica e aziendale per porre fine a questa pratica anacronistica e crudele, nel 2018 ci siamo uniti all’iniziativa “End the Cage Age” per chiedere all’Unione Europea di eliminare tutte le gabbie negli allevamenti, una battaglia che ha portato a risultati storici, scoprili leggendo la storia del nostro impegno contro le gabbie.
Eliminare l’uso delle gabbie negli allevamenti è un passo fondamentale per ridurre la sofferenza di milioni di animali in tutta Europa, tuttavia sappiamo che si tratta solo di una delle tante crudeltà ingiuste che gli animali sono costretti a subire nell’industria alimentare.
Ecco cosa puoi fare se vuoi contribuire ad azzerare le sofferenze di tutti gli animali: scegli di passare ad un’alimentazione 100% vegetale e di smettere di finanziare l’industria che sfrutta e uccide gli animali. Come dimostra la rivoluzione del cage-free a cui abbiamo assistito negli ultimi 10 anni, il potere dei consumatori è fortissimo, scegli di sfruttare questo potere, scegli un’alimentazione più compassionevole.
AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.