L’Islanda annuncia: basta galline in gabbia per la produzione di uova
Quali altri Paesi lo hanno fatto in Europa? Spoiler, l’Italia non è tra questi
Nel 2015 il governo islandese aveva dichiarato di impegnarsi in una transizione verso un sistema di produzione delle uova totalmente privo di gabbie, otto anni dopo, questa pratica è stata finalmente vietata e oggi tutte le galline allevate nel Paese sono fuori dalle gabbie.
Questa decisione dell’Islanda si inserisce in un contesto molto più ampio che ha visto una trasformazione nella produzione di uova in tutta Europa negli ultimi 10/15 anni.
Negli ultimi anni, infatti, la consapevolezza dei consumatori sulle condizioni di vita degli animali sfruttati per la produzione alimentare è aumentata.
Visto il crescente interesse dei cittadini e dei consumatori molti paesi hanno iniziato ad aumentare il numero degli impegni per eliminare le gabbie dalle filiere di produzione, nello specifico un importante balzo in avanti è stato fatto nell’industria delle uova.
Basta pensare che, ad esempio, fino a 15 anni fa in Italia la produzione di uova in allevamenti in gabbia era preponderante. Secondo la Banca Dati Nazionale del Ministero della Salute, nel 2016 il 60% delle galline allevate in Italia si trovavano in gabbia, oggi il 66% è allevato in sistemi alternativi alle gabbie.
Tuttavia in Italia non esiste ancora un impegno nazionale volto ad eliminare del tutto l’uso delle gabbie per la produzione di uova, cosa invece accaduta in altri paesi europei. E anche dove non c’è un impegno nazionale, comunque altri paesi hanno percentuali molto più alte di galline allevate in sistemi diversi da quello in gabbia.
Il “podio” dei paesi con uova cage-free in Europa
All’interno dell’Unione Europea, l’Austria e il Lussemburgo sono gli unici paesi 100% cage-free. Ma anche Svizzera, Islanda e Liechtenstein non producono più uova da allevamenti in gabbia e sono 100% cage-free.
Medaglia d’argento va alla Svezia con il 97.30% di galline prodotte da galline non in gabbia.
Terza sul podio la Germania: con il 96.00% di uova cage free.
La produzione di uova cage-free negli altri paesi in Europa
Nelle Isole Faroe (89%), in Danimarca (89.00%), Slovenia (85.70%) e Olanda (85.20%) la percentuale di uova prodotte con l’allevamento in gabbia si attesta tra il 90% e l’80%.
In molti altri paesi invece – Italia compresa – la percentuale si attesta tra 80% e 60% ecco un elenco in ordine: Regno Unito (77%), Finlandia (70.90%), Francia (69.90%), Italia (66%), Belgio (65.30%), Irlanda (60.80%).
Vanno peggio altri Paesi dove le percentuali si attestano tra il 50% e il 10%: Romania (47.20%), Repubblica Ceca (43.70%), Croazia (38.00%), Cipro (35.40%), Slovacchia (34.80%), Spagna (32.90%), Portogallo (32.80%), Ungheria (31.50%), Lettonia (31.40%), Bulgaria (30.00%), Polonia (29.90%), Grecia (23.50%), Lituania (20.40%), Estonia (19.10%) e Serbia (10%).
Non raggiungono neppure la doppia cifra Albania, Bosnia Herzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Moldavia tutte attestate intorno al 3%, seguono Malta (2.80%), Ucraina (0.50%) e Bielorussia (0.10%).
La situazione della produzione di uova cage-free in Italia
Come abbiamo detto sopra attualmente la produzione di uova cage-free in Italia si attesta al 66%, la situazione è radicalmente cambiata negli ultimi 10, 15 anni anche grazie al lavoro portato avanti dalle organizzazioni.
Noi di Animal Equality Italia, ad esempio, oltre a condurre inchieste sconvolgenti che hanno mostrato ai consumatori come vivono le galline costrette in gabbia per la produzione di uova, abbiamo lavorato anche per portare grandi aziende del settore alimentare a pubblicare impegni volti a escludere il rifornimento, per le uova, da sistemi di allevamento in gabbia.
Guarda come vivono le galline allevate in gabbia in Italia
Non smettiamo di lavorare per fermare tutto questo, sebbene il 66% delle galline ad oggi vengano allevate in sistemi alternativi alle gabbie, il 34% di loro vive ancora rinchiuso dietro le sbarre, parliamo di milioni di galline che non possiamo ignorare: per questo vogliamo vedere l’Italia crescere nella classifica dei paesi con uova cage-free.
Se anche tu vuoi aiutarci in questa battaglia puoi farlo: continueremo infatti a rivolgerci a grandi aziende del settore delle uova per chiedergli di fare la loro parte per le galline eliminando l’allevamento in gabbia dalle loro filiere, avremo bisogno del maggior sostegno possibile, quindi unisciti alla nostra squadra di attivismo e preparati ad entrare in azione per le galline.
Non solo le galline nella gabbie
Non solo le galline sfruttate per la produzione di uova sono condannate a vivere in gabbia, in Italia, infatti, oltre 40 milioni di animali sono rinchiusi in gabbie: sono galline e scrofe, vitelli, conigli, anatre, oche, quaglie. In Europa sono più di 300 milioni.
Da anni lavoriamo attraverso inchieste, pressione politica e aziendale per porre fine a questa pratica anacronistica e crudele, nel 2018 ci siamo uniti all’iniziativa “End the Cage Age” per chiedere all’Unione Europea di eliminare tutte le gabbie negli allevamenti, una battaglia che ha portato a risultati storici, scoprili leggendo la storia del nostro impegno contro le gabbie.
Eliminare l’uso delle gabbie negli allevamenti è un passo fondamentale per ridurre la sofferenza di milioni di animali in tutta Europa, tuttavia sappiamo che si tratta solo di una delle tante crudeltà ingiuste che gli animali sono costretti a subire nell’industria alimentare.
Ecco cosa puoi fare se vuoi contribuire ad azzerare le sofferenze di tutti gli animali: scegli di passare ad un’alimentazione 100% vegetale e di smettere di finanziare l’industria che sfrutta e uccide gli animali. Come dimostra la rivoluzione del cage-free a cui abbiamo assistito negli ultimi 10 anni, il potere dei consumatori è fortissimo, scegli di sfruttare questo potere, scegli un’alimentazione più compassionevole.
AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.