La nostra inchiesta nel macello di Cremona arriva alla Regione Lombardia
Siamo stati a Palazzo Pirelli, a Milano, insieme alla Consigliera regionale Paola Pollini, per presentare i risultati della nostra sconcertante inchiesta all’interno del macello di Trigolo e denunciare l’inaccettabile crudeltà nei macelli, tra normative insufficienti e controlli inefficaci
A seguito della pubblicazione della nostra inchiesta che documenta gravi violenze sugli animali all’interno di un macello di maiali del cremonese, la Consigliera Pollini ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarezza al Consiglio della Regione Lombardia.
Cos’è successo durante la conferenza
Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Pirelli abbiamo mostrato a politici e giornalisti le crudeltà documentate attraverso l’inchiesta condotta dal team di Animal Equality all’interno di un macello della provincia di Cremona, dove ogni anno vengono macellati migliaia di maiali.
Guarda la nostra inchiesta nel macello di Trigolo:
Purtroppo le violenze nei confronti degli animali nei macelli sono una costante e quello che abbiamo documentato nel macello cremonese non è un’eccezione. Intervenendo durante la conferenza, infatti, Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia, ha spiegato:
Negli ultimi 10 anni abbiamo raccolto la più ampia serie di filmati mai realizzata nei macelli italiani, documentando pratiche che violano non solo la dignità e il benessere degli animali, ma anche le leggi che dovrebbero proteggerli. L’investigazione realizzata nel macello di Trigolo conferma ancora una volta come il sistema attuale non solo tradisce e maltratta gli animali, ma anche i cittadini.
Ha poi preso la parola la Consiglierà Pollini, che ha dichiarato:
Come M5S, appena venuti a conoscenza della denuncia di Animal Equality, ci siamo mossi depositando un’interrogazione e un accesso agli atti, con i quali abbiamo chiesto conto dei controlli e delle eventuali sanzioni effettuati in provincia di Cremona. Purtroppo, gli atti presentati, sono rimasti al momento senza risposta. Il tema è la capacità dell’ente pubblico di prevenire comportamenti scorretti o, peggio, l’illegalità.
Francesca Flati, responsabile delle relazioni istituzionali di Animal Equality Italia, ha aggiunto:
Siamo lieti di rilevare che, a seguito della nostra inchiesta, oltre all’interrogazione presentata dalla Consigliera Pollini in Regione Lombardia, sono state depositate altre due interrogazioni a livello nazionale, per chiedere chiarimenti su quanto documentato. Chiediamo ai livelli istituzionali coinvolti di intervenire con una risposta celere.
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Il parere legale e veterinario
L’inchiesta che abbiamo rilasciato a fine ottobre rivela gravi violazioni della legge sul benessere animale documentate all’interno del macello investigato.
In base alle valutazioni veterinarie dei filmati raccolti relative alle modalità di gestione, stordimento e macellazione degli animali all’interno del macello, abbiamo motivo di ritenere che le violenze documentate rappresentino gravi violazioni della legge italiana sul benessere animale.
Alla conferenza ha partecipato anche il veterinario Enrico Moriconi, responsabile delle valutazioni veterinarie dei filmati raccolti dal team investigativo di Animal Equality all’interno del macello cremonese. Secondo Moriconi:
Per contrastare le violazioni delle norme nei macelli è fondamentale aumentare la formazione e il numero dei medici veterinari e renderli maggiormente consapevoli del fatto che la tutela del benessere animale rientra nei loro compiti, soprattutto adesso che abbiamo l’articolo 9 della Costituzione che riconosce la tutela degli animali come una priorità.
L’avvocato penalista Glauco Gasperini, che insieme ad Animal Equality ha sporto denuncia verso il macello per le gravi violenze documentate, è intervenuto per ribadire il suo impegno al fianco dell’organizzazione:
Auspichiamo che l’interrogazione fatta da Pollini sia l’inizio per una revisione del sistema, infatti si chiedono due azioni molto rilevanti al Presidente della Regione: quali interventi possano essere adottati per prevenire il ripetersi di episodi come quelli documentati e di considerare la possibilità di intensificare le ispezioni rendendole sistematiche, in modo che ogni struttura di macellazione sia verificata.
Abbiamo ancora tanto da fare per porre fine alle crudeltà nei macelli, ma non ci fermeremo finché non verranno risposte sulla responsabilità delle violenze che abbiamo documentato nel macello di Cremona.
Anche tu puoi schierarti al nostro fianco in questa battaglia, firma la nostra petizione per fermare le crudeltà nei macelli.
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