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Spagna: l’allevamento che abbiamo denunciato verrà sanzionato

Marzo 7, 2025 Aggiornato: Marzo 11, 2025

A novembre 2024 abbiamo denunciato gravi violazioni delle norme a tutela degli animali  documentate dal nostro team investigativo all’interno di due allevamenti spagnoli vicino a Saragozza. A seguito della nostra denuncia, il Governo di Aragona ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti dell’azienda proprietaria degli allevamenti, Agra Pur SL.

Cosa abbiamo denunciato negli allevamenti di maiali in Spagna

Maiali con ferite aperte e deformità, altri affetti da malnutrizione, lasciati in un completo stato di abbandono. Gli animali erano costretti a vivere in una situazione di sovraffollamento estremo, incuria e in assenza di adeguate condizioni igieniche.Negli allevamenti abbiamo scoperto anche la presenza di cadaveri e persino di maiali mangiati vivi.

Questi ritrovamenti sono stati denunciati alcuni mesi prima dell’ispezione condotta dall’amministrazione spagnola nell’azienda zootecnica che ha permesso di constatare, ancora una volta, la violazione della normativa sul rispetto degli animali. Tutto lascia quindi pensare che questa situazione di degrado e abbandono sia continuativa e ricorrente, come d’altronde accade negli allevamenti di ogni parte del mondo. 

In Spagna, le infrazioni riscontrate violano la Legge 32/2007 del 7 novembre, che stabilisce la cura degli animali durante l’allevamento, il trasporto, la sperimentazione e la macellazione, nonché la Legge 8/2003 del 24 aprile sulla salute degli animali. 

Causare lesioni o deformazioni agli animali, non garantire loro cure sanitarie provocando rischi per la salute e abbandonarli a loro stessi, insieme ai cadaveri, sono reati punibili con sanzioni da un minimo di 6 mila euro fino a un massimo di 100 mila. 

Si tratta certamente di sanzioni minime rispetto alla sofferenza che gli animali sfruttati a scopo alimentare affrontano negli allevamenti. In Italia la situazione è simile: sanzioni e controlli negli allevamenti, come nei macelli, nel nostro paese non sono abbastanza, ma in Spagna come altrove è importante che le pene esistenti e le multe previste vengano inflitte affinché chi nuoce agli animali non resti impunito e gli animali ricevano sempre maggiore considerazione e tutele.

Tutto questo è possibile anche attraverso il nostro per migliorare e cambiare le leggi sulla protezione degli animali allevati.

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Anche i prodotti D.O.P. provengono da allevamenti crudeli

Gli allevamenti investigati sono legati alla Copiso, un’azienda di produzione di carne che possiede importanti certificazioni di benessere animale. La carne di maiale proveniente da Agra Pur SL è destinata principalmente alla produzione di Jamón de Teruel D.O.P., considerato “un prodotto di eccellenza” in Spagna e distribuito nei principali supermercati del Paese.

Anche in Italia i nostri investigatori avevano scoperto un collegamento tra la produzione Made in Italy celebrata dall’industria alimentare come “eccellenza” del territorio e le crudeltà inflitte agli animali usati per la loro carne a marchio D.O.P.

Nel 2021 abbiamo documentato, per esempio, come i maiali destinati a prodotti marchiati con la sigla “Denominazione di Origine Protetta” subiscano maltrattamenti sconvolgenti all’interno di allevamenti in cui sono presenti condizioni igieniche vergognose con rischi anche per l’ambiente. 

Guarda l’investigazione in un allevamento del Gruppo Bompieri:

La nostra denuncia 

Sulla base della nostra denuncia e dell’ispezione condotta dall’amministrazione pubblica, il Governo di Aragona ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti dell’azienda Agra Pur SL per il mancato rispetto delle norme di protezione degli animali e delle norme di salute e biosicurezza degli animali.

È un bene che sia stato aperto un fascicolo sanzionatorio, ma questo conferma ancora una volta che le condizioni in cui vengono allevati i maiali negli allevamenti sono ben lontane dagli obblighi che la normativa ha stabilito per evitare che gli animali soffrano. La violazione delle norme inoltre non è casuale.

Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia

Perché non si tratta di casi isolati

In Spagna, come altrove, la sofferenza degli animali negli allevamenti è una costante. 

“Chiediamo che le autorità puniscano i responsabili e prendano misure urgenti per porre fine a queste pratiche crudeli e all’impunità. Devono garantire il rispetto delle norme sul benessere degli animali e proteggere gli animali negli allevamenti” ha detto Javier Moreno, cofondatore di Animal Equality.

Le prove raccolte dai nostri investigatori sono state analizzate da Karen Mancera, dottoressa di ricerca in scienze veterinarie, comportamento e benessere animale presso l’Università del Queensland, Australia. Secondo la veterinaria quanto abbiamo documentato riflette gravi carenze nel rispetto delle normative vigenti: 

I risultati indicano una cattiva gestione dei sistemi di allevamento esaminati. L’alta prevalenza di ferite, zoppie e cannibalismo sono la prova di una mancata attuazione di misure volte a garantire il benessere degli animali osservati, nonché di una mancanza di formazione e/o disinteresse da parte del personale incaricato. 

I risultati raccolti dimostrano insomma che le condizioni di sofferenza estrema, la mancanza di cure, le condizioni malsane e il maltrattamento degli animali nell’industria alimentare non sono un’eccezione, ma la norma. 

Ogni giorno ognuno di noi può scegliere di fare la propria parte per contrastare questo sistema. Come? Scegliendo un’alimentazione 100% vegetale.

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