Fieravicola, il Ministero dell’Agricoltura dice che le linee guida per salvare i pulcini sono pronte: ora vogliamo i fatti


Dopo aver presenziato all’inaugurazione di MACFRUT 2025 alla Fiera di Rimini, l’8 maggio abbiamo assistito anche alla seconda giornata di Fieravicola, durante l’incontro dedicato ad affrontare il tema del sessaggio in ovo. Questa tecnologia, se correttamente applicata in Italia come previsto dalla legge del 2022, può evitare l’uccisione brutale di oltre 30 milioni di pulcini ogni anno.
Il governo finora non ha comunicato quando e come i provvedimenti attuativi della legge verranno messi in pratica, ma incalzato dalle domande di Animal Equality, il sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, Patrizio La Pietra, ha fatto sapere che finalmente “le linee guida sono pronte”.

Cosa è successo a Fieravicola
Fieravicola è uno dei principali summit a livello nazionale per i rappresentanti dell’industria alimentare. Da attivisti che si battono per la protezione degli animali allevati a scopo alimentare, partecipare a questo incontro è stata l’occasione per essere anche lì dove le aziende prendono le loro decisioni facendo sentire la voce degli animali e dimostrando che noi non ci arrendiamo.
Partecipare a questi incontri è stato essenziale per abbattere il muro di silenzio del governo che finora si era trincerato dietro al silenzio e ai “poi vediamo”.

Durante l’incontro “Sessaggio in ovo: stato dell’arte”, a cui hanno preso parte esponenti della categoria dei produttori di uova ed esperti del settore, abbiamo provato a rivolgere alcune domande ai relatori per chiedere quanto ancora i pulcini debbano aspettare per smettere di essere crudelmente uccisi.
Nonostante ci sia stato impedito di esprimere le nostre domande dal pubblico, un relatore al termine dell’incontro ha deciso di risponderci, ma lo ha fatto ancora una volta con parole vaghe.

Le dichiarazioni del Direttore Generale della Sanità Animale
A rispondere, solo in parte, alle nostre domande è stato Giovanni Filippini, Direttore Generale della Sanità Animale, il quale ha fatto sapere che le linee guida per l’applicazione della legge sono state condivise con le associazioni di categoria dei produttori.
Secondo quanto riportato da Filippini, sarebbero tre in particolare i documenti condivisi finora con le associazioni che rappresentano l’industria delle uova:
- Uno inerente a come promuovere l’efficienza tecnologica dell’in-ovo-sessaggio
- Un altro dedicato all’adeguamento delle strutture che ospitano gli incubatoi e infine
- Un ultimo dedicato alla diffusione della campagna informativa nei confronti dei consumatori.

Dopo aver condiviso queste informazioni, alla domanda: “Quando verranno applicati i provvedimenti?”, purtroppo lo stesso Filippini ci risponde che non lo sa, ma che “ci spera”.
Si tratta ancora una volta di una risposta inaccettabile, che non tiene conto dei milioni di pulcini che continuano a morire triturati dopo poche ore di vita, solo perché considerati come scarti di produzione.
La risposta del sottosegretario La Pietra
Se le istituzioni continuano a lasciare il divieto di uccisione dei pulcini maschi solo su carta, noi non ci fermiamo. A seguito dell’incontro, ci siamo avvicinati al sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, il senatore Patrizio La Pietra, per avere spiegazioni più chiare.

Quando gli sottoponiamo le nostre domande, il sottosegretario ci dà una notizia fondamentale per il futuro di milioni di animali:
Finalmente vi posso dire che le linee guida sono pronte. Essendo linee guida che emana il ministero della salute, però, devono essere condivise ufficialmente anche col Ministero dell’Agricoltura, che rappresento, e con il Ministero dello Sviluppo economico. In questo momento le linee guida sono alla firma dei rispettivi ministeri.
In merito all’adozione delle tecnologie che permettono di individuare il sesso dell’embrione del pulcino prima della schiusa, il sottosegretario aggiunge:
Stiamo lavorando anche sulle risorse che dobbiamo mettere a disposizione della filiera per poter adeguare le tecnologie necessarie per il passaggio dalle tecnologie attuali, cercando di tutelare anche quello che è l’aspetto economico delle aziende.

Si tratta di risposte finora inedite che dimostrerebbero che siamo vicini a vedere la fine dell’uccisione dei pulcini maschi nell’industria delle uova. Non bastano però le parole: vogliamo i fatti.
I prossimi passi
Siamo riusciti a rompere il silenzio del governo, ma ora è necessario che questo si adoperi in modo concreto per mettere fine a questa strage.
Grazie alla nostra insistenza stiamo facendo sì che le istituzioni si impegnino davvero a portare a termine il proprio lavoro e a rispettare le richieste dei cittadini, senza che la loro voce e quella degli animali possa essere ignorata.

Come ha dichiarato infatti durante Fieravicola dall’On. Marco Cerreto, componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati:
Mi pare di capire che che abbiamo trovato i fondi per poter finalmente acquistare queste macchine [in riferimento alle tecnologia di in-ovo-sessaggio] quindi risolviamo anche il problema dei pulcini maschi, mettiamo in pace un po’ questi ambientalisti che ci aspettano sotto Montecitorio per invocare lo stop dello sterminio di questi pulcini.
Non smetteremo di monitorare i lavori della politica per accertarci che i provvedimenti vengano effettivamente applicati. Fermare l’uccisione dei pulcini maschi infatti non è più un’azione rimandabile.

Il governo è chiamato a dare risposte precise per garantire che la legge approvata dal Parlamento nel 2022 diventi concreta vietando l’uccisione di questi animali per triturazione, una pratica che condanna alla sofferenza migliaia di esseri senzienti ogni giorno.
Accanto all’intervento del governo, scegliere un’alimentazione vegetale è un altro passo essenziale per contribuire a ridurre lo sfruttamento e la morte degli animali all’interno dell’industria alimentare.

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