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A Roma e Milano le statue equestri denunciano la macellazione dei cavalli

Luglio 16, 2025

Per due giorni, le statue equestri di Roma e Milano sono diventate strumento di denuncia contro la macellazione dei cavalli sfruttati dall’industria della carne.

In alcune delle piazze più iconiche delle due città, abbiamo utilizzato cartelli con frasi simboliche ponendoli accanto alle statue:

Mi avete messo su un piedistallo. E gli altri? Li mandate al macello
Ogni cavallo merita di essere libero. Fermiamo la macellazione
Se potessi muovermi, andrei a salvare tutti i miei compagni

In un Paese dove il consumo di carne di cavallo è una pratica minoritaria ma ancora presente, abbiamo voluto lanciare un messaggio chiaro: la vita di ogni cavallo va protetta, non macellata.

Dare una mano ai cavalli, dare voce alla loro storia

Con questa azione abbiamo trasformato le statue equestri in alleate della loro stessa specie. Simboli del legame millenario tra esseri umani e cavalli, per un giorno sono diventate megafoni di una denuncia urgente. Ogni anno, migliaia di cavalli vengono ancora macellati in Italia, spesso in condizioni crudeli e fuori da ogni controllo. Abbiamo voluto portare la loro voce nelle piazze, dove tutti potessero ascoltarla.

I luoghi dell’azione

A Roma, ci siamo mossi tra centro storico ed EUR: dalle Naiadi in Piazza della Repubblica alla statua di Carlo Alberto nei pressi del Quirinale, passando per Piazza Venezia con la statua di Vittorio Emanuele II e le celebri fontane di Piazza Navona – la Fontana dei Quattro Fiumi e quella del Moro. L’azione si è spinta anche al Palazzo della Civiltà Italiana nel quartiere EUR.

A Milano, le installazioni hanno attraversato luoghi simbolici come Piazza Duomo con la statua equestre di Vittorio Emanuele II, Piazza Missori, Piazza Cairoli, il Parco Sempione (zona Arco della Pace), i Giardini Montanelli e l’Ippodromo di San Siro con il Cavallo di Leonardo.

L’azione si inserisce all’interno della nostra campagna per il riconoscimento dei cavalli e di tutti gli equidi come animali d’affezione, al pari di cani e gatti. Un obiettivo che trova largo consenso tra i cittadini italiani e che ci vede impegnati anche sul fronte istituzionale.

I dati: un consumo in calo

Secondo una recente indagine Ipsos, pubblicata da Animal Equality, solo il 17% degli italiani che mangiano carne consuma carne di cavallo almeno una volta al mese, mentre l’83% dichiara di non consumarla affatto. Di questi, il 73% afferma di evitare la carne equina per empatia verso i cavalli.

Nonostante i numeri in calo, in Italia vengono ancora macellati cavalli, spesso provenienti da circuiti poco trasparenti e non ufficiali. Come riportato nella Relazione annuale 2022 del Ministero della Salute, sono numerose le non conformità rilevate nel settore della tracciabilità e sicurezza alimentare, con possibili rischi anche per la salute umana.

L’Italia è il primo Paese al mondo per quantità di carne equina importata, proveniente soprattutto da Francia, Polonia e Slovenia. Le regioni dove il consumo risulta ancora presente sono Lombardia e Puglia.

Un mercato pericoloso e crudele

In Europa, la macellazione dei cavalli è strettamente legata a pratiche clandestine e non rispettose del benessere animale. L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha più volte denunciato il mancato rispetto delle normative nei macelli, a danno degli animali.

In questo contesto, la nostra richiesta alle istituzioni italiane è chiara: vietare la macellazione dei cavalli, così come già avvenuto in Grecia nel 2020. La nostra petizione, lanciata pochi mesi fa, ha già raccolto oltre 215.000 firme.

“Come testimoniano le statue presenti nelle nostre città, i cavalli nella storia sono stati a lungo usati dall’essere umano per i suoi scopi – così come avviene ancora oggi in molti settori – ma al contempo sono stati parte integrante della vita delle persone, che con questi animali hanno instaurato un rapporto fatto di amicizia ed empatia. È arrivato il momento di riconoscere questa relazione così profonda ponendo fine alla loro macellazione a scopo alimentare, una pratica crudele che favorisce un mercato clandestino pericoloso per la salute umana e che provoca sofferenze estreme a questi animali” – Matteo Cupi, Direttore Esecutivo di Animal Equality Italia.

Fai la tua parte: firma la petizione per fermare la macellazione dei cavalli

La pressione pubblica e istituzionale è fondamentale per ottenere il riconoscimento dei cavalli come animali d’affezione e porre fine a questa pratica crudele. Ogni firma conta, aiutaci a far sentire la voce di chi non può parlare.

Per contrastare lo sfruttamento e la macellazione degli animali allevati, ognuno di noi può fare la propria parte. Scegliere un’alimentazione a base vegetale permette di ridurre la sofferenza dei cavalli e di tutti gli animali uccisi a scopo alimentare, contribuendo a un mondo più giusto e compassionevole.

AMICI, NON CIBO!

Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!

Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.


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