Cede il colosso francese della carne di pollo. Il settore avicolo italiano resta immobile


In Francia arriva una svolta senza precedenti per i polli allevati a scopo alimentare. Dopo una campagna durata oltre tre anni e condotta dall’organizzazione L214, il gruppo LDC si è impegnato a rispettare i criteri dell’European Chicken Commitment (ECC) per porre fine a crudeli pratiche di allevamento e macellazione dei polli in Francia entro il 2028.
L’impegno di LDC, che rappresenta il 40% del mercato francese della carne di pollo, avrà un impatto su circa 400 milioni di polli ogni anno a partire dalla sua implementazione. Questa decisione coinvolge oltre 120 aziende e invia un segnale forte all’intero settore e a tutte quelle realtà che non si sono ancora impegnate per ridurre la sofferenza degli animali.

La campagna di L214
L’impegno di LDC è stato possibile grazie alle iniziative portate avanti con costanza e determinazione da parte dell’organizzazione francese per i diritti degli animali L214, che ha condotto raduni e azioni di sensibilizzazione mirati e prolungati.
Per tre anni gli attivisti hanno realizzato manifestazioni davanti alla sede di LDC e attività di pressione in tutta la Francia. Le petizioni lanciate da L214, inoltre, hanno raccolto diverse centinaia di migliaia di firme, mentre la diffusione di sondaggi e la pubblicazione di interrogazioni pubbliche hanno permesso di mantenere alta l’attenzione su un impegno necessario per contrastare pratiche crudeli e ancora legali commesse sui polli allevati per la loro carne.

A schierarsi a sostegno della campagna di L214 sono stati anche molti volti noti, come gli attori Julie Depardieu e Raphaël Mezrahi, il conduttore televisivo Nagui, i giornalisti Hugo Clément e Stéphane Bern, il collettivo Ami de Lobby e la youtuber Sonya Lwu.
L’impatto dell’impegno assunto da LDC
I criteri definiti nell’European Chicken Commitment stabiliscono una serie di requisiti minimi per l’allevamento e la macellazione dei polli laddove le normative europee e nazionali hanno permesso di adottare pratiche che nuociono gravemente agli animali.
Per le centinaia di milioni di polli allevati e macellati ogni anno in Francia questo impegno significa:
- Una riduzione della densità di allevamento da 20 a un massimo di 15 polli per metro quadro;
- La fine dell’allevamento di polli a crescita rapida, la cui selezione genetica causa gravi problemi di salute e sofferenze acute a questi animali;
- Presenza negli allevamenti di luce naturale, posatoi e di oggetti che soddisfino il naturale bisogno di beccare di questi animali;
- Un metodo di macellazione che eviti di appendere ai ganci degli scannatoi animali ancora coscienti.

L’impatto di questo impegno crea inoltre un altro precedente importante. La decisione di adottare l’ECC da parte di un’azienda leader dell’industria della carne di pollo dimostra infatti ancora una volta che le organizzazioni che si battono per gli animali e il sostegno delle persone possono cambiare il sistema di sfruttamento su cui si basano gli allevamenti.
La situazione in Italia e in Europa
In tutta Europa milioni di polli soffrono terribilmente a causa della selezione genetica operata dall’industria alimentare per accelerare la loro crescita e produrre più carne al minor costo possibile. Non solo, anche le condizioni di allevamento sono spesso pessime, tra sovraffollamento e scarse condizioni igienico-sanitarie.
L’European Chicken Commitment è il risultato di una ricerca condotta da veterinari ed etologi in collaborazione con una quarantina di associazioni per il benessere degli animali in Europa, tra cui Animal Equality, con l’obiettivo di porre fine alle pratiche peggiori usate nell’allevamento e nella macellazione dei polli.

In Italia, alcuni grandi nomi come Eataly, Carrefour e Cortilia hanno deciso di sottoscrivere l’ECC allineandosi ad altre centinaia di aziende europee come Subway, Alcampo ed Eroski. Tante altre, invece, rischiano di rimanere indietro continuando a condannare i polli a subire gravi sofferenze denunciate anche dalle autorità scientifiche.
Nel 2023, infatti, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha raccomandato di modificare le condizioni di allevamento e di uccisione dei polli confermando la necessità di ridurre le densità di allevamento e di abbandonare l’uso di ceppi genetici di polli a crescita rapida.

Il nostro impegno per i polli
Insieme a Open Wing Alliance, una coalizione attiva dal 2016, abbiamo già ottenuto l’impegno di più di 2300 fra le maggiori aziende del settore alimentare a livello globale ad adottare politiche significative di benessere animale che hanno avuto un impatto concreto sulla vita di milioni di galline ovaiole e di polli allevati per la loro carne.
Di fronte allo strapotere dell’industria alimentare non ci fermiamo perché sappiamo che l’impatto che possiamo ottenere è fondamentale per gli animali. Lo dimostra per esempio uno studio condotto del 2022 dall’istituto di ricerca sul benessere animale Welfare Footprint Project, che ha stimato che l’ECC può ridurre del 78% il tempo trascorso dai polli in condizioni di dolore intenso e insopportabile.
L’impegno di LDC non è un traguardo, ma il minimo indispensabile. Parliamo di criteri basilari per cercare di arginare le sofferenze estreme a cui sono sottoposti i polli, la specie più sfruttata e maltrattata dell’intera industria alimentare globale. Se persino il principale produttore francese riconosce l’urgenza di cambiare, è inaccettabile che molte aziende italiane restino ferme, voltando le spalle all’evidenza scientifica e alla crescente domanda sociale di giustizia per gli animali. Il settore avicolo italiano non può più permettersi l’immobilismo: il cambiamento è inevitabile e chi continua a ignorarlo ne avrà la responsabilità morale ed economica”
Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.

Se ci sono ancora supermercati e ristoranti che si voltano dall’altra parte, ognuno di noi può cambiare concretamente le cose attraverso scelte alimentari responsabili. Adottare un’alimentazione a base vegetale è un primo ed essenziale passo per convincere l’industria zootecnica che gli animali meritano tutto il nostro rispetto.

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