Il 92% delle aziende ha mantenuto la promessa di eliminare le gabbie per le galline: una svolta globale


85 aziende in tutto il mondo hanno comunicato progressi nell’ultimo anno, con un impatto su circa 3,3 milioni di galline
Open Wing Alliance (OWA), coalizione internazionale di oltre 100 organizzazioni per la protezione degli animali, tra cui Animal Equality. ha pubblicato un nuovo report che segna un momento storico.
Secondo il report, il 92% delle aziende che avevano promesso di eliminare le gabbie per le galline entro il 2024 ha mantenuto la parola data. È il risultato più alto mai registrato e riguarda realtà attive in tutto il mondo, dalla ristorazione alla grande distribuzione.
Cosa dicono i dati:
- Il 92% degli impegni cage-free con scadenza 2024 è stato rispettato, in crescita rispetto all’89% del 2023;
- 85 aziende globali hanno comunicato progressi nell’ultimo anno, con un impatto su circa 3,3 milioni di galline;
- Le aree con più risultati sono: Europa (96%), Oceania (94%), America Latina (90%), Africa (88%) e Asia (86%);
- In Italia, il 65% del settore delle uova è già passato a sistemi senza gabbie;
- Negli Stati Uniti, il 45,7% delle galline è allevato fuori dalle gabbie: è il dato più alto mai registrato.
Si tratta di numeri che raccontano un avanzamento concreto verso la fine dell’uso delle gabbie. Il cambiamento non è più solo una prospettiva futura: è già iniziato, spinto dall’impegno delle organizzazioni e dalla crescente pressione pubblica. Le persone stanno facendo la differenza, e le aziende lo sanno.
Anche tu puoi aiutarci a fare la differenza per gli animali entrando a far parte del gruppo di attivismo di Animal Equality, i Difensori degli Animali, che con azioni semplici e costanti contribuiscono a rendere sempre più aziende cage-free
Il report prende in esame più di 1.100 aziende in tutto il mondo, verificando quanto siano state coerenti nel trasformare le promesse in realtà. Per la prima volta, sono state incluse analisi regionali che dimostrano come il cambiamento sia già visibile anche in mercati dove questa transizione sembrava più lontana.
In Italia: un cambiamento già in corso
Anche nel nostro Paese le cose stanno cambiando: sempre più aziende stanno abbandonando questa pratica, grazie anche alla pressione di chi non vuole più tollerare condizioni inaccettabili per gli animali.
Basta pensare che fino a 9 anni fa la situazione era molto diversa: secondo la Banca Dati Nazionale del Ministero della Salute, nel 2016 il 60% delle galline allevate in Italia si trovavano in gabbia, oggi la percentuale si è praticamente ribaltata e il 65% delle galline è allevato in sistemi alternativi alle gabbie.
Dal 2016, Animal Equality lavora in Italia – come parte della Open Wing Alliance – per mettere fine all’uso delle gabbie per le galline ovaiole, con campagne rivolte alle più grandi aziende del settore alimentare. È anche grazie a questo lavoro se oggi quasi due terzi della filiera nazionale è già “cage-free”.

Un’opportunità decisiva
Secondo il report di OWA, il 2025 sarà un anno chiave. Entro la fine dell’anno sono attese più scadenze per completare la transizione a sistemi di allevamento senza gabbie di quante ce ne siano state in tutti gli anni precedenti messi insieme. Le infrastrutture esistono, la pressione pubblica cresce e il mercato si sta già muovendo: siamo di fronte a un’occasione storica per dire basta alle gabbie.
E la politica?
Il cambiamento, però, non può fermarsi al settore privato. In Europa, l’iniziativa “End the Cage Age” ha raccolto oltre 1,4 milioni di firme certificate chiedendo di vietare le gabbie negli allevamenti.
Nel 2021 la Commissione europea aveva annunciato che entro il 2023 avrebbe presentato una proposta legislativa per vietare l’uso della gabbie negli allevamenti, ma questa proposta non è mai arrivata. Oggi, i cittadini tornano a farsi sentire per chiedere che la promessa venga mantenuta.
La nostra azione continua
Animal Equality continuerà a fare la sua parte, in Italia e nel mondo. Le gabbie sono una delle pratiche più crudeli ancora diffuse negli allevamenti, e ogni passo avanti dimostra che eliminarle è non solo possibile, ma necessario.
Ma possiamo fare ancora di più: scegliere un’alimentazione vegetale è uno dei modi più efficaci per dire no alla sofferenza degli animali. Ogni pasto è un’opportunità per costruire un sistema alimentare più giusto, compassionevole e sostenibile, inizia oggi

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