Dentro gli allevamenti di trote del Regno Unito


Gli investigatori di Animal Equality hanno raccolto nuove e inquietanti immagini che mostrano le violenze a cui sono sottoposte le trote allevate in Regno Unito chiedendo una riforma legislativa per porre fine alle crudeltà che si verificano sistematicamente in questi luoghi.
Come racconta la nostra inchiesta, pubblicata in esclusiva sul giornale inglese The Guardian, i pesci vengono picchiati con bastoni, calpestati e lasciati soffocare in un allevamento di trote della Bibury Trout Farm, tra i più antichi dell’Inghilterra. Tra gli autori di questi maltrattamenti ci sono anche i visitatori dell’allevamento, tra cui un bambino.
Guarda il video della nostra investigazione:
Cosa rivela l’inchiesta
In Gran Bretagna esistono quasi 290 allevamenti di trote dove ogni anno vengono allevate e uccise 17.000 tonnellate di animali ogni anno, pari a circa 20 milioni di trote macellate per il consumo umano.
Le immagini, riprese dai nostri investigatori durante diverse visite a marzo, aprile e luglio 2025 denunciano una serie straziante di abusi sugli animali. I visitatori, tra cui famiglie e bambini piccoli, sono incoraggiati a catturare e uccidere trote del tutto coscienti e senza alcuna supervisione.

Pesci colpiti 10 volte prima di cessare ogni movimento, storditi in modo improprio e lasciati fuori dall’acqua a soffocare anche fino a 20 minuti prima della macellazione sono solo alcune delle terribili scene che abbiamo documentato all’interno dell’allevamento.
Questo accade nonostante la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals, l’ente impegnato nella tutela degli animali in Regno Unito, raccomandi che le trote allevate debbano essere tenute fuori dall’acqua per meno di 15 secondi per evitare eccessiva sofferenza.

Le crudeltà osservate dai visitatori
Le violenze che denunciamo sono spesso avvenute in presenza degli operatori, ma non solo. Alcuni visitatori hanno riferito di aver visto trote ancora vive mentre venivano portate verso il luogo di macellazione. Inoltre, nonostante le regole dell’allevamento vietino ai bambini di uccidere i pesci, le riprese mostrano almeno un bambino che lo fa.
“Questo è maltrattamento di animali, puro e semplice”, afferma Abigail Penny, direttrice esecutiva di Animal Equality UK:
Se cani o gatti fossero trattati in questo modo, ci sarebbe un’indignazione a livello nazionale e un’azione legale immediata. Ma poiché si tratta di pesci, la violenza viene ignorata. Dobbiamo chiederci: cosa stiamo insegnando ai nostri figli permettendo loro di assistere e partecipare a questa sofferenza? Che futuro stiamo creando, in cui gli animali soffrono in modo così estremo solo per finire nei nostri piatti?

In una clip, si vede una madre che colpisce una trota davanti alla figlia sconvolta. Dopo aver realizzato che il pesce è ancora vivo, pochi minuti dopo la donna si scusa e imita il pesce morto che “parla” alla figlia. In un’altra scena, si vede una bambina che tiene in mano un orsacchiotto mentre un pesce viene picchiato accanto a lei.
Il business dietro gli allevamenti di trote
L’allevamento, pubblicizzato come destinazione turistica per le famiglie, fornisce trote a ristoranti, hotel e mercati agricoli locali in tutta la regione dei Cotswolds. I cartelli esposti nell’allevamento dichiarano che le trote sono “trattate, allevate e curate con attenzione” e che tutti i pesci catturati “devono essere uccisi da un adulto”. Ma queste affermazioni sono contraddette dalle prove raccolte da Animal Equality.
Si tratta di un vuoto giuridico ed etico. Senza protezioni vincolanti, decine di milioni di trote, salmoni e altri pesci allevati continueranno a soffrire in modo estremo e in silenzio nei loro ultimi momenti di vita. Viene loro negata anche la più elementare protezione giuridica, la più elementare compassione.
Abigail Penny, direttrice esecutiva di Animal Equality UK

Non è la prima volta che Animal Equality denuncia i maltrattamenti subiti dai pesci negli allevamenti e durante la macellazione. Nel 2021, infatti, abbiamo mostrato al pubblico che all’interno di un allevamento ittico ai salmoni venivano tagliate le branchie mentre erano coscienti.
Con un’indagine del 2024 e un’ulteriore inchiesta realizzata con la giornalista Giulia Innocenzi e andata in onda a maggio 2025 su Report, Rai 3, abbiamo inoltre mostrato che i pesci muoiono soffocati in diversi allevamenti di salmone scozzesi.
Guarda il servizio sui salmoni allevati in Scozia andato in onda su Report:
Il parere degli accademici
Nel marzo di quest’anno, Animal Equality UK e The Humane League UK hanno pubblicato un rapporto redatto da esperti sul benessere delle trote durante la macellazione, scritto dalla professoressa Lynne Sneddon dell’Università di Göteborg, Chiawen Chiang della New York University e dalla dottoressa Cynthia Schuck-Paim, direttrice scientifica del Welfare Footprint Project.

Secondo le esperte: “tutte le fasi del processo di macellazione, comprese quelle precedenti alla macellazione, compromettono il benessere delle trote al momento dell’uccisione”. Tali problemi di benessere includono la fame e l’aggressività, conseguenza del digiuno prolungato prima della macellazione, l’affollamento nelle vasche, la scarsa qualità dell’acqua, le condizioni di trasporto difficili e il mancato stordimento adeguato prima dell’uccisione.
L’allevamento di trote in Italia
La sofferenza delle trote negli allevamenti e nei macelli esiste anche in Italia ed è denunciata dalla Commissione dell’Unione europea, secondo cui i produttori utilizzano sugli animali dispositivi di stordimento la cui efficacia non è scientificamente comprovata, violando le linee guida europee.
Eppure il nostro Paese è uno dei maggiori produttori di trote dell’Unione Europea. Sebbene la produzione nazionale rispetto agli anni ‘90 sia diminuita, secondo i dati FAO negli impianti ittici nostrani viene allevato il 14% delle trote derivanti da attività di acquacoltura al mondo, pari a 35 mila tonnellate di trote ogni anno.

Al contempo, a partire dal 2020, le importazioni di questo animale per il consumo alimentare sono aumentate. Questo perché è sempre più difficile allevare trote (e non solo) in Italia a causa dei cambiamenti climatici: l’acqua sorgiva necessaria per quest’attività crudele infatti sta diminuendo.
Oltre che basarsi sullo sfruttamento di questi animali, l’allevamento intensivo è fonte di grande sofferenza. I pesci sono di fatto riconosciuti come esseri senzienti in grado di provare sofferenza e dolore dall’Unione europea, ma subiscono costantemente violenze e abusi.
Fermare tutto questo è possibile grazie a scelte consapevoli che ognuno di noi può compiere a tavola e al supermercato.

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