

REPORT: 9 MESI DI SUCCESSI
A tutti i nostri sostenitori,
GRAZIE!
Siete al centro di tutti i progressi che abbiamo raggiunto per gli animali in questi mesi. Grazie per le vostre donazioni, il vostro attivismo per gli animali e per averci aiutato a condividere il nostro messaggio di compassione!
Grazie al vostro supporto, Animal Equality ha rilasciato 12 nuove indagini sotto copertura all’interno di allevamenti intensivi e macelli, in sette paesi e in tre diversi continenti. Inoltre, dopo oltre tre anni di campagna End the Cage Age per porre fine all’era delle gabbie e la raccolta di 1,4 milioni di firme, la Commissione europea ha annunciato la volontà di eliminare progressivamente l’uso delle gabbie per animali allevati a scopo alimentare in tutta l’Unione.
Ma non finisce qui, perché abbiamo ottenuto 22 impegni per il benessere degli animali da parte di aziende che avranno un impatto, ogni anno, su oltre 26 milioni di galline allevate per le loro uova e polli allevati per la loro carne. Stiamo lottando per ottenere cambiamenti decisivi per gli animali, e tutto questo è possibile grazie alla vostra generosità.
Insieme, continuiamo a cambiare la vita di centinaia di milioni di animali in tutto il mondo.
Grazie per la vostra dedizione!
Con gratitudine,

SMASCHERIAMO LA CRUDELTÀ ATTRAVERSO LE INDAGINI

Brasile
Incendi illegali causano crudeltà e devastano il pianeta
A settembre, Animal Equality ha pubblicato a livello internazionale un reportage che punta l’attenzione sulla deforestazione delle aree umide del Pantanal e delle savane del Cerrado in Brasile, alcuni degli ecosistemi più minacciati del pianeta. I nostri investigatori si sono recati nello stato del Mato Grosso, il più grande produttore di carne bovina del Brasile, per documentare gli incendi illegali e i maltrattamenti che subiscono gli animali.
Attraverso le testimonianze di attivisti locali, abbiamo scoperto che la maggior parte della devastazione dell’area è causata da incendi appiccati intenzionalmente dalle aziende agricole per fare spazio all’allevamento di bovini o a monocolture di soia per mangimi. Abbiamo inoltre rivelato come molti degli animali allevati in Brasile siano spesso destinati a morire in macelli non autorizzati, luoghi dove non esistono i minimi standard di benessere animale e dove vengono uccisi brutalmente e senza previo stordimento.
Animal Equality sta chiedendo al Congresso Nazionale del Brasile e ai leader mondiali di Stati Uniti, Messico, Regno Unito, Italia, Germania e Spagna di intraprendere azioni che pongano fine alla sofferenza degli animali e alla devastazione ambientale.
Italia
La crudeltà sugli animali rivelata su Rai3
A luglio, abbiamo pubblicato un’indagine che documenta le sofferenze e gli abusi che gli animali sono costretti a subire in un allevamento di maiali in Lombardia.
Le immagini dell’investigazione sono state anche trasmesse in un servizio del TGR Emilia Romagna su Rai3, mostrando ai telespettatori cosa si nasconde realmente dietro la cosiddetta eccellenza del “Made in Italy”.
Nell’allevamento i nostri investigatori hanno documentato:
- Animali morti mummificati e in decomposizione nei corridoi dell’allevamento.
- Animali con grandi cisti, ferite ed ernie, abbandonati senza cure veterinarie.
- Animali che vivono in gabbie allagate da liquami non drenati, causa di infestazioni di blatte e altri animali.
- Sversamento di liquami sospetti nella porzione di terreno esterna all’azienda.
Questa è una delle peggiori realtà che abbiamo mai documentato, ma è solo una parte di ciò che l’industria vuole nascondere al pubblico. Animal Equality ha segnalato l’allevamento alle autorità locali, sollecitandole a intervenire con urgenza.
Inoltre abbiamo lanciato una petizione rivolta al Governo italiano e per chiedere controlli più efficaci e frequenti all’interno degli allevamenti intensivi, dove gli animali vengono maltrattati e sfruttati ogni giorno.


Stati Uniti
Pesci macellati ancora coscienti
Ad agosto, abbiamo rilasciato un’indagine in uno dei più grandi macelli di pesce gatto degli Stati Uniti. La struttura, gestita da Simmons Farm Raised Catfish, con sede nel Mississippi, uccide oltre 21.000 pesci al giorno e rifornisce le catene di ristoranti Cracker Barrel e Captain D’s e diversi negozi di alimentari.
Secondo la legge dello stato del Mississippi, le condizioni all’interno non erano solo crudeli ma anche illegali. La nostra indagine, presentata su NBC News, ha documentato scene davvero inquietanti, tra cui:
- Pesci tenuti fuori dall’acqua e lasciati soffrire a lungo, anche fino a un’ora.
- Pesci decapitati mentre sono ancora completamente coscienti.
- Tartarughe e animali di altre specie catturati durante la pesca, macinati vivi e usati come mangime per pesci.
Animal Equality sta spingendo i governi di tutti i paesi a mettere in atto protezioni specifiche per gli animali acquatici al momento della macellazione, siccome non godono di nessuna tutela minima.
Brasile
Mucche incinte macellate mostrano che la crudeltà dell’industria non ha limiti
A giugno, Animal Equality ha pubblicato un’indagine sulle pratiche di macellazione di mucche incinte messe in atto dall’industria della carne brasiliana. Il filmato è uno dei più inquietanti che abbiamo mai registrato e mostra come i vitelli vengano strappati brutalmente dal ventre delle madri e gettati sul pavimento nella più totale indifferenza.
Sono circa 650.000 le mucche che vengono macellate con in grembo cuccioli non ancora nati, nonostante questa pratica sia stata condannata da specialisti e organizzazioni animaliste come maltrattamento. Con il nostro lavoro di pressione politica abbiamo esortato il Ministero brasiliano dell’agricoltura, del bestiame e dell’approvvigionamento a vietare il crudele massacro di mucche incinte e a sanzionare i trasgressori.
Questo però non basta, il problema infatti non si limita al Brasile, ma è diffuso in tutto il mondo. Secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, anche in Europa le mucche gravide sono macellate in via del tutto legale: ne vengono uccise in media il 3% in Europa e il 4,5% in Italia.


India
Continuano le indagini nei wet market
Siamo tornati a documentare la situazione in Asia, dove i nostri investigatori hanno scoperto che in alcuni luoghi dell’India i wet market sono ancora in funzione, nonostante l’Autorità per la sicurezza alimentare e gli standard dell’India (FSSAI) vietino la macellazione di animali vivi sul posto. Questi mercati, dove gli animali vengono brutalmente uccisi senza il minimo rispetto delle norme di benessere animale e di igiene, continuano a rappresentare un vero e proprio pericolo per l’umanità e una barbarie inaccettabile per gli animali.
Le immagini che documentano queste brutalità sono state raccolte in diversi wet market indiani tra luglio 2020 e luglio 2021 e sono state trasmesse nel programma #Cartabianca, condotto da Bianca Berlinguer in onda su Rai3, raggiungendo quasi un milione di spettatori.
La nostra campagna internazionale per chiedere la chiusura dei wet market ha raggiunto oltre 500.000 firme, che abbiamo consegnato, nel mese di giugno, alle Nazioni Unite. Continueremo a lavorare finché questi luoghi non verranno chiusi e le atrocità nei confronti degli animali finalmente condannate.
Scozia
Responsabile del benessere animale si dimette dopo gli abusi scoperti nel suo allevamento
Ad aprile, Animal Equality ha pubblicato un’indagine sull’azienda scozzese P&G Sleigh Pig Unit, un allevamento certificato come attento agli standard di benessere animale e approvato dalla Scottish Society for the Prevention of Cruelty to Animals. I nostri investigatori hanno scoperto che si trattava dell’ennesimo allevamento accreditato che in realtà aggirava la legge e ingannava i consumatori.
Il nostro filmato ha rivelato:
- Un operaio che martella a morte i maiali.
- Maiali che boccheggiano e sono ancora coscienti dopo molteplici colpi alla testa.
- Suinetti malati e sottopeso sbattuti sul pavimento di cemento fino alla morte.
- Scrofe con utero o organi interni che sporgono dolorosamente al di fuori dei loro corpi.
A seguito delle nostre scoperte, il proprietario dell’allevamento e figura di spicco del settore si è dimesso dalla carica di Presidente del Pig Standard Setting Committee di Quality Meat Scotland (QMS), l’organizzazione responsabile della certificazione per la qualità e gli standard di benessere animale. Inoltre l’azienda ha perso la sua certificazione per il benessere animale e si è vista recidere il contratto di fornitura da importanti catene di supermercati quali Tesco e Lidl.


Messico
Conseguenze ambientali allarmanti causate dagli allevamenti intensivi
A maggio, Animal Equality ha pubblicato un report sulle catastrofiche conseguenze ambientali causate dagli allevamenti intensivi in Messico.
I dati raccolti in due anni sono emersi da diverse indagini effettuate in numerosi allevamenti intensivi a Jalisco, uno degli stati messicani in cui vengono allevati e macellati più animali. A seguito dei risultati è nato il nostro breve documentario “Il Nemico del Pianeta”, una testimonianza preoccupante dei danni ecologici visibili attraverso le riprese di un drone.
Durante le nostre indagini abbiamo scoperto:
- Alti livelli di emissioni di gas serra causati dalle vasche piene di liquami.
- Fuoriuscite di acque reflue che causano fioriture algali e “zone morte” nei laghi della regione.
- Odori tossici causati dalla cattiva gestione dei rifiuti biologici infetti.
Abbiamo segnalato alle autorità 44 allevamenti in totale, chiedendo che sia fatta luce sui danni causati all’ambiente e facendo pressione per la chiusura di queste strutture.
PRESSIONE POLITICA
Lavoriamo duramente per cambiare le condizioni degli animali allevati a scopo alimentare collaborando con le istituzioni e governi per implementare politiche di protezione degli animali più compassionevoli e impegnandosi in iniziative legali proattive.

END THE CAGE AGE: L’UNIONE EUROPEA ANNUNCIA LA FINE DELL’ERA DELLE GABBIE
Con una mossa storica portata avanti dalla campagna End the Cage Age, il 30 giugno la Commissione europea ha votato a favore dell’eliminazione delle gabbie per gli animali allevati a scopo alimentare in tutta l’Unione europea, con l’obiettivo di vietarle completamente entro il 2027.
Animal Equality ha aderito alla campagna nel 2018 insieme a più di 170 organizzazioni. Da allora, abbiamo contribuito a raccogliere più di un milione di firme convalidate attraverso la petizione ufficiale End The Cage Age – Mettiamo fine all’era delle gabbie. I nostri team in Italia, Germania e Spagna hanno pubblicato una serie di indagini sull’utilizzo delle gabbie da parte degli allevamenti intensivi nell’UE, mettendo in luce le condizioni in cui milioni di animali sono costretti a vivere ogni giorno.
Questo impegno della Commissione europea, che farà da apripista per altri paesi del mondo, avrà un impatto positivo su circa 300 milioni di animali ogni anno.
LEGGI RIVOLUZIONARIE SUGLI ANIMALI IN MESSICO
Il Congresso dello Stato di Puebla ha approvato un disegno di legge che vieta i macelli non autorizzati e la macellazione di animali senza stordimento. La nuova riforma renderà queste azioni un reato punibile fino a quattro anni di carcere. Grazie a questa risoluzione, che arriva dopo una serie di incontri che Animal Equality ha avuto con le autorità governative, più di 100 milioni di animali non verranno più brutalmente uccisi in strutture illegali senza stordimento.
A Jalisco, Animal Equality ha depositato una nuova proposta di legge sugli animali allevati a scopo alimentare dove oltre 200 milioni di animali vengono allevati e uccisi per diventare cibo. Il disegno di legge propone di includere gli animali allevati a scopo alimentare nell’attuale legge statale sulla protezione degli animali.
Una volta approvata, la legge:
- Dovrà garantire che tutti gli animali abbiano accesso adeguato a cibo e acqua.
- Regolerà la produzione di uova con sistemi cage free, definendone gli standard.
- Garantirà la selezione di razze più rispettose del benessere degli animali.
- Autorizzerà solo il personale adeguatamente formato e sotto controllo veterinario agli interventi dolorosi (come la decornazione, il taglio della coda, la castrazione).
- Fornirà agli animali significativi arricchimenti ambientali e tempo sufficiente al buio per riposare.


Oltre 100 mila firme per fermare la strage dei pulcini maschi
La petizione “Stop strage dei pulcini maschi” indirizzata al Governo italiano per chiedere la fine della crudele pratica di uccisione dei pulcini maschi nel loro primo giorno di vita ha superato le 100mila firme.
Da quando la petizione è stata lanciata, poco più di un anno fa, sono molti i traguardi che abbiamo raggiunto per porre fine a questa pratica inutile e crudele.
COOP, la più grande catena di supermercati in Italia, si è impegnata a introdurre nella propria filiera le tecnologie in-ovo sexing. Abbiamo parlato con il Ministero della Salute in un incontro in cui era presente anche Assoavi, l’associazione di categoria che rappresenta i maggiori produttori di uova nel nostro Paese, mostrando il lavoro che si sta svolgendo per l’introduzione delle tecnologie in-ovo sexing in Italia.
Le prime macchine che consentono il sessaggio in-ovo sono già in funzione, e progressivamente permetteranno di evitare, ogni anno nel nostro paese, la morte crudele e violenta di 25 milioni di pulcini maschi.
Due importanti campagne europee
Con la campagna internazionale #EUforAnimals, promossa dall’organizzazione belga GAIA, stiamo chiedendo l’istituzione della figura del Commissario europeo per il Benessere Animale in modo da mettere gli animali finalmente al centro della transizione verso un mondo green e sostenibile. Fino ad ora si sono uniti all’appello oltre 120mila cittadini europei e ben 129 Europarlamentari.
Insieme a più di 80 organizzazioni europee abbiamo raccolto 197.000 firme con la campagna No Animal Left Behind, “Nessun animale sia lasciato indietro”, per chiedere alla Commissione europea di intraprendere una revisione completa della legislazione che riguarda gli animali allevati a scopo alimentare nel nostro continente.
Le attuali leggi europee per gli animali allevati a scopo alimentare non bastano per garantire loro nemmeno i minimi standard di protezione e benessere: questo è un momento unico per far sì che le condizioni in cui vivono e il modo in cui vengono trattati rientrino nell’agenda politica delle Istituzioni, e ottenere in questo modo trasformazioni positive e concrete in loro difesa.


FOIE GRAS: SEMPRE PIÙ VICINI AL BANDO
Il Parlamento europeo ha esortato la Commissione a sviluppare delle proposte per vietare l’alimentazione forzata per la produzione di foie gras. Questa mossa potrebbe portare a una svolta dalla portata storica: la fine della crudele produzione del foie gras in tutti gli stati membri dell’Unione.
Nel Regno Unito l’attore televisivo britannico e attivista per gli animali Peter Egan si è unito ad Animal Equality per consegnare oltre 225.000 firme al governo britannico chiedendo il divieto di importazione e vendita di foie gras ottenuto tramite l’alimentazione forzata di anatre e oche.
Lanciata nel giugno 2017, la campagna ha ricevuto sostegno politico trasversale e approvazione di diverse celebrità tra cui Ricky Gervais.
In Italia, grazie al nostro lavoro d’inchiesta e di pressione aziendale la catena di supermercati COOP aveva già abbandonato il commercio di questo alimento crudele.
VITTORIE LEGALI
- Il nostro lavoro sui maiali prosegue in modo serrato. Le nostre investigazioni in un macello di maiali hanno fatto da volano per tre denunce che abbiamo depositato contro un macello nel cremonese, e tramite cui siamo riusciti a ottenere la fissazione di una prima udienza a dicembre contro il titolare dell’azienda. Sulla scia della nostra inchiesta, il consigliere e capodelegazione del Pd in Commissione Agricoltura Matteo Piloni ha presentato un’interrogazione alla Regione Lombardia sul tema.
- A giugno, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rifiutato un ricorso presentato dal North American Meat Institute (NAMI) – una delle più grandi associazioni di categoria del settore della carne negli States – contro la legge che vieta la vendita di prodotti a base di carne non conformi agli standard di benessere animale dello Stato. La decisione della Corte di non occuparsi del caso implica che la legge entrerà in vigore, come previsto, a partire dal 1° gennaio 2022. Animal Equality ha avuto un ruolo attivo nel gruppo di organizzazioni intervenute a difesa di questa importante legge contro l’attacco del NAMI.
- A gennaio, lo Utah è diventato l’ottavo stato statunitense a vietare le gabbie per le galline ovaiole con un disegno di legge che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2025. Sebbene sia stato purtroppo privato della disposizione che avrebbe vietato l’importazione e vendita di uova di galline in gabbia, questo disegno prevede comunque il divieto di utilizzare all’interno dello Stato le gabbie in batteria, risparmiando quindi una vita in gabbia a cinque milioni di galline ogni anno.
Foto: Shutterstock

SENSIBILIZZAZIONE AZIENDALE
Animal Equality ha convinto 22 aziende in tutto il mondo ad adottare politiche di protezione degli animali per ridurre la sofferenza di oltre 26 milioni di polli utilizzati ogni anno per carne e galline per le loro uova.
Questo progresso è reso possibile con il supporto di oltre 158.000 Difensori degli Animali in tutto il mondo.



Il più grande impegno cage-free mai ottenuto
Con l’aiuto dei Difensori degli Animali, Animal Equality e una coalizione di oltre 75 organizzazioni hanno convinto Yum! Brands – azienda leader del fast food a livello mondiale di cui fanno parte le famose catene del fast food KFC, Pizza Hut e Taco Bell – ad adottare una politica globale sulle uova di galline allevate fuori dalle gabbie. Questo impegno pubblico interesserà quasi 50.000 sedi in 150 paesi e avrà un impatto su 25 milioni di animali, rendendo questa singola policy la più estesa mai ottenuta prima d’ora. La maggior parte delle sedi smetterà di rifornirsi da allevamenti con animali in gabbia entro il 2026, con un obiettivo globale di completamento entro il 2030. Per garantire trasparenza, la società di fast food ha anche accettato di fornire rapporti annuali sui progressi della policy.
L’impegno storico di Subway
Dopo circa un anno e mezzo di campagna condotta insieme a oltre 20 organizzazioni europee che fanno parte di Open Wing Alliance, Subway, la più grande catena di ristoranti in franchising al mondo, si è impegnato a ridurre drasticamente le sofferenze di milioni di polli allevati per la loro carne nelle proprie catene di approvvigionamento adottando l’European Chicken Commitment.
L’European Chicken Commitment richiede alle aziende di fornire ai polli arricchimenti ambientali e vieta l’uso di razze a crescita rapida, che causano agli animali dolorose deformità e una predisposizione a problemi cardiaci.
La decisione di Subway avrà un impatto sulla vita di circa 50 milioni di polli: questo enorme traguardo è frutto delle numerose azioni online e delle proteste svolte dal vivo.


GROS: MAESTRI DEL SILENZIO
Stiamo chiedendo al Gruppo Gros, colosso della grande distribuzione organizzata con 12 insegne di supermercati e oltre 150 punti vendita a Roma e in tutta la provincia, di pubblicare un impegno concreto per gli animali e dire basta alle uova provenienti da galline allevate in gabbia e da sistemi combinati.
Questo tipo di allevamento è ormai rifiutato da un gran numero di consumatori, ma ancora oggi, in Italia, più del 40% delle galline è costretta a una vita in gabbia.
Con la sua decisione Gros potrebbe ridurre drasticamente la sofferenza di migliaia di animali, fino a oggi, però, non ha ancora preso un impegno pubblico e concreto in questo senso, ed è per questo che ci siamo rivolti direttamente anche al Presidente del Gruppo, Giorgio Trombetta.
Le proteste continuano, unisciti a noi e chiedi a Gros di dire basta alle gabbie.
La nostra campagna per vietare i wet market ha vinto il premio come campagna dell’anno
A giugno, la nostra campagna per abolire i wet market in tutto il mondo ha vinto un prestigioso riconoscimento come miglior campagna internazionale: il #Campaign4Animals 2020. Il premio viene assegnato da Eurogroup for Animals, un gruppo composto da 77 organizzazioni che lavorano per chiedere maggiore protezione per gli animali e per porre fine al loro sfruttamento attraverso un efficace lavoro di pressione politica e di sensibilizzazione pubblica. All’Assemblea annuale del 2021, i membri sono stati invitati a presentare e votare la campagna vincitrice. I candidati dovevano mostrare come la loro campagna ha risposto alla crisi COVID-19, mobilitato i sostenitori e come ha avuto un impatto concreto sugli animali.
Abbiamo presentato la nostra campagna internazionale per vietare i wet market mettendo in evidenza la nostra strategia, l’intraprendenza e la capacità di coinvolgere mezzo milione di persone in tutto il mondo per agire per gli animali.

AUMENTIAMO LA CONSAPEVOLEZZA
Sensibilizzazione ai Golden Globes
Joaquin Phoenix, celebre attore e attivista vegano, ha sfruttato nuovamente la sua fama durante la cerimonia di premiazione dei Golden Globes per sensibilizzare sul tema degli allevamenti intensivi. Questa volta lo ha fatto attraverso il suo abbigliamento, indossando la felpa di Animal Equality durante la presentazione del premio, di fronte a milioni di spettatori.
Foto: Christopher Polk / NBC


MEDIA & EVENTI
- La nostra investigazione “Perché il Brasile brucia?” è stata narrata dalla voce d’eccezione della celebre cantautrice Giorgia.
- Irene Volpe, chef e influencer esperta in cucina vegetale e finalista di MasterChef Italia 2020, ha preparato le sue “ricette per un Ferragosto 100% vegetale” preferite, che abbiamo raccolto in una guida speciale che mostra al pubblico quanto sia semplice cucinare piatti a base vegetale.
- Le nostre investigazioni, realizzate sia in Italia che nel resto del mondo, sono state trasmesse più volte durante il programma televisivo #Cartabianca diretto da Bianca Berlinguer in onda su Rai3.
- Abbiamo parlato con il giornalista Francesco De Augustinis di deforestazione e del collegamento tra allevamenti e impatto ambientale e sociale in una diretta su YouTube.
- Le immagini che mostrano come la deforestazione in Brasile sia causata dall’allevamento intensivo sono state trasmesse in prima serata al TG5 raggiungendo oltre 3 milioni e mezzo di spettatori.
- Il nostro lavoro è apparso nei principali media di tutto il mondo.


NON POSSIAMO FARE
TUTTO QUESTO DA SOLI
Stiamo cambiando il mondo per gli animali, un passo alla volta, e abbiamo bisogno del tuo supporto.
Senza il lavoro degli investigatori e del team di Animal Equality in tutto il mondo, la sofferenza degli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi rimarrà nascosta.
La tua donazione è sicura e garantita: grazie alla massima trasparenza con cui opera, Animal Equality è stata inserita nel portale online “Io Dono Sicuro”, primo database in Italia composto solo da organizzazioni non profit verificate e garantite dall’Istituto Italiano della Donazione.
