Cina: le nuove linee guida sull’alimentazione invitano a consumare meno carne
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Sembra che i governi di vari paesi stiano finalmente cambiando idea sul consumo di carne e latticini. Di recente, il Regno Unito ha esortato i cittadini a ridurre il consumo di prodotti caseari; il governo dei Paesi Bassi ha pubblicato un elenco di raccomandazioni che consiglia di ridurre il consumo di carne per motivazioni legate all’ambiente; adesso è il turno del governo cinese: le sue linee guida in fatto di alimentazione potrebbero ridurre il consumo di carne in Cina del 50%.
Il Ministero della Salute cinese esorta i cittadini a limitare il consumo personale di carne e uova a 200 grammi al giorno (attualmente il consumo si aggira intorno ai 300 grammi a persona). Una riduzione del genere può sembrare minima, ma rende perfettamente l’idea di quanto siano importanti le nostre scelte quotidiane sul risultato finale: bastano 100 grammi al giorno in meno perché il consumo nazionale si dimezzi.
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Queste linee guida sono state sviluppate con l’obiettivo di contrastare l’obesità in aumento tra la popolazione cinese, che un recente studio ha ricondotto al crescente consumo di carne e latticini. Inoltre, secondo una relazione pubblicata da WildAid, seguendo le nuove indicazioni alimentari le emissioni di gas serra si ridurrebbero dell’1,5% a livello globale.
Queste raccomandazioni del governo cinese non sono da sottovalutare: avere una dieta ricca di prodotti animali è una tendenza recente in molti paesi in via di sviluppo come Cina e India.
Il 45% dei terreni mondiali è già occupato dagli allevamenti e un altro 33% viene usato per coltivare mangimi per gli animali. La FAO ha stimato che gli allevamenti sono responsabili del 14,5% delle emissioni mondiali di gas serra, mentre altre organizzazioni come il WorldWatch Institute gliene attribuiscono il 51%. La cruda realtà è che se speriamo di sostenere la popolazione mondiale su questo pianeta, dobbiamo assolutamente allontanarci da carne, uova e latticini e ottenere proteine da altre fonti.
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Le nostre scelte alimentari quotidiane hanno il potere di riparare un sistema alimentare corrotto, di migliorare la sanità mondiale e di gettare le basi per un futuro veramente sostenibile. L’innovazione dei prodotti alimentari sta andando in questa direzione, anche per accontentare gli irriducibili che non vorranno rinunciare a certi sapori.
I governi di Svezia, Brasile, Paesi Bassi, Regno Unito e ora Cina stanno iniziando ad agire, adesso è il turno del resto del mondo. Ne va del pianeta, della nostra salute e del benessere degli animali.
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