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Pulcini maschi, perché vengono triturati? Come funziona la tecnologia in ovo-sexing?


Tutte le risposte alle vostre domande sulla nostra campagna per fermare la strage dei pulcini

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva, con un voto decisivo per la storia delle leggi sul benessere animale in Italia, lo stop all’abbattimento dei pulcini maschi entro la fine del 2026. 

Animal Equality non può che celebrare questo passo storico e fondamentale in Italia per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare, che arriva dopo un lavoro di campagna iniziato nel 2020. Animal Equality ha lanciato proprio nel 2020 una petizione firmata da oltre 100mila cittadini italiani per chiedere a Governo e industria di porre fine a questa situazione terribile, pubblicando immagini esclusive che mostravano la crudeltà della triturazione dei pulcini negli incubatoi. 

Ogni anno, infatti, sono 40 milioni i pulcini maschi che vengono uccisi per la produzione di uova, solo in Italia: i pulcini maschi vengono uccisi appena nati all’interno degli incubatoi, triturati vivi o soffocati in modo brutale.

Guarda come vengono trattati i pulcini maschi nell’industria delle uova:

A seguito della pubblicazione della notizia del bando definitivo di questa pratica molte persone hanno esposto i loro dubbi e le loro domande in merito al destino dei pulcini maschi e sul funzionamento della tecnologia che li risparmierà dalla triturazione. Ecco di seguito le risposte alle domande più frequenti.

Perché i pulcini maschi vengono uccisi??

Ogni anno vengono uccisi miliardi di pulcini maschi in tutto il mondo: le stime parlano di una cifra compresa tra i 2,5 e gli 8 miliardi, 330 milioni di pulcini solo all’interno dell’Unione europea e circa 40 milioni solo in Italia. 

I pulcini maschi che vengono uccisi, principalmente tramite triturazione o soffocamento, sono quelli che nascono all’interno dell’industria delle uova, in questa industria i pulcini maschi sono considerati inutili, proprio per via del loro sesso, essendo maschi non potranno produrre uova e non potranno quindi portare profitto alle aziende

Questo è il motivo per cui i pulcini maschi vengono uccisi, perché considerati inutili dall’azienda che produce uova.

Ma perché allora i pulcini maschi non vengono allevati per la loro carne?

Un’altra domanda che spesso si incontra è questa, ovvero perché i pulcini maschi scartati dall’industria delle uova, anziché essere uccisi non vengono allevati per diventare polli da carne? 

Quando parliamo di industria delle uova ed industria della carne di pollo, seppur gli animali coinvolti sembrano simili, parliamo di due industrie separate che allevano animali molto diversi tra loro

L’industria delle uova ha selezionato negli anni la razza di “galline ovaiole” più proficua, le galline in allevamento intensivo possono arrivare a deporre circa 300 uova all’anno, Per inquadrare meglio questo dato, una gallina selvatica in natura depone circa 36 uova all’anno.

L’industria che alleva polli per la carne, invece, ha selezionato negli anni una razza di polli detta “Broiler” che ha caratteristiche specifiche, in particolare questi polli detti “a rapido accrescimento” raggiungono i 4kg in meno di 50 giorni. Questa crescita ha delle gravissime conseguenze sugli animali, che crescendo così in fretta soffrono di problemi agli organi interni e alle zampe che non riescono a sostenere il loro peso. 

Pollo Broiler

I pulcini maschi che nascono all’interno dell’industria delle uova non possono competere per questo il loro allevamento non è considerato redditizio dall’industria, perché crescono di meno nonché più lentamente rispetto ai polli Broiler.

“I pulcini maschi di razze ovaiole non hanno alcun utilizzo da circa cinquant’anni”

Cosa succede ai pulcini maschi adottando la tecnologia in-ovo sexing?

Attraverso la nostra campagna “Stop alla strage dei pulcini maschi” stiamo chiedendo al Governo italiano di promuovere l’introduzione di tecnologie che evitino l’uccisione sistematica dei pulcini maschi nell’industria delle uova. Nello specifico la tecnologia in-ovo sexing, in cosa consiste?

Attraverso la tecnologia in ovo-sexing è possibile stabilire il sesso del pulcino nei primissimi giorni di fecondazione delle uova, si tratta di un test molto poco invasivo che impiega circa un secondo per stabilire se l’uovo è fecondato e qual è il sesso dell’embrione. 

La percezione del dolore all’interno dell’uovo è difficile da stabilire con certezza, ma attualmente gli scienziati concordano sul fatto che gli embrioni sicuramente non provano dolore fino al 7° giorno a partire dall’incubazione e sanno con certezza che nel 15° giorno dall’incubazione possono provare dolore, mentre esistono ipotesi diverse sul periodo compreso tra il 7° e il 15° giorno.

Attraverso la tecnologia in-ovo sexing si può evitare che i pulcini vengano uccisi nelle loro prime 24 ore di vita, mentre sono completamente coscienti per triturazione o soffocati. 

Per approfondire l’argomento leggi il Report di Animal Equality, il primo in Europa relativo alle tecnologie in-ovo sexing

Tutte le crudeltà dell’industria 

Nessuna forma di allevamento potrà mai essere del tutto esente da atti di crudeltà verso gli animali, del resto il trattamento riservato dall’industria ai pulcini maschi, ma anche alle galline ovaiole e ai polli da carne sono la dimostrazione di come gli animali negli allevamenti siano considerati alla stregua di oggetti, da cui trarre il maggior profitto possibile, e di cui liberarsi come rifiuti se necessario.

Animal Equality si batterà sempre contro questo, tuttavia finché gli animali saranno selezionati, allevati e macellati a scopo alimentare qualsiasi miglioramento del sistema va considerato un progresso, per questo non possiamo che celebrare la storica notizia del divieto di uccisine dei pulcini maschi nel nostro Paese.


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