Immagini CHOC: maltrattamenti e brutalità sugli animali trasportati dalla Spagna per la macellazione nel Medio Oriente
Una nuova investigazione di Animal Equality rivela la scioccante verità dietro ai trasporti, senza regole e rispetto delle norme, di animali vivi dall’Europa ai paesi extra-UE
Ancora una volta sono le inchieste dei coraggiosi investigatori delle organizzazioni animaliste a mostrare una verità che l’Europa non ha ancora voluto affrontare: le illegalità e le crudeltà che subiscono gli animali durante i viaggi verso paesi terzi.
Questa volta le immagini arrivano dalla Spagna, paese da cui partono navi cariche di animali che verranno macellati brutalmente senza stordimento in Libano e in Medio Oriente, come documentano le immagini raccolte da Animal Equality, Animals International, Animal Welfare Foundation e Compassion in World Farming.
Guarda la nostra ultima investigazione sul trasporto di animali vivi:
Il trasporto di animali vivi su lunga distanza
Durante i mesi estivi, più di 346.000 tra bovini (mucche, vitelli, etc) e ovini (pecore, capre, agnelli, etc) sono stati esportati in paesi del Medio Oriente e del Nord Africa.
Nelle immagini registrate nei porti spagnoli di Cartagena e Tarragona, si può vedere come gli operatori ricorrano alla violenza per costringere gli animali a muoversi, trascinandoli per le zampe e picchiandoli. Le riprese mostrano anche come gli animali zoppi o feriti che non possono viaggiare sono costretti a salire a bordo con metodi brutali e violenti.
Queste pratiche violano il regolamento dell’Unione Europea sulla protezione degli animali durante il trasporto, che vietano esplicitamente di sollevare o trascinare gli animali per la testa, le orecchie, le zampe o le corna o di manipolarli in modo da causare loro dolore o sofferenze inutili.
Grazie alle immagini raccolte, si può vedere come gli animali soffrano enormemente a causa del calore e delle altissime temperature, rese ancora più insopportabili da ore di attesa nei camion; la normativa europea e il Piano del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione spagnolo stabiliscono che i viaggi non devono essere autorizzati se la temperatura all’interno del veicolo supera i 30ºC e sono previste sanzioni se supera i 35ºC.
Alcuni animali disperati, forse intuendo il loro destino, tentano di fuggire, alcuni cadono in mare, alla deriva, senza che gli operatori portuali se ne accorgano.
“C’è una mancanza di supervisione e controllo nei porti, sia nei porti di partenza (europei) che in quelli di arrivo (paesi terzi) […] Non ci sono piani di emergenza per proteggere gli animali dalle temperature estreme e non c’è l’obbligo di avere un veterinario a bordo delle navi in partenza dall’UE, quindi migliaia di animali non hanno accesso alle cure veterinarie per giorni o addirittura settimane durante il viaggio in mare”.
Maria Boada, veterinaria di Animal Welfare Foundation
Attualmente un gran numero di animali viene inviato dai porti spagnoli all’Arabia Saudita, la più lontana di tutte le destinazioni di esportazione. Dopo che l’Australia ha smesso di esportare animali in Arabia Saudita, in quanto il paese arabo si è rifiutato di accettare i sistemi di garanzia che comprendono anche il benessere degli animali, la Spagna e la Romania, che hanno standard meno rigidi, hanno occupato la loro nicchia commerciale, prendendo il posto dell’Australia come paesi fornitori.
Spagna, il primo paese europeo per export di animali vivi
La Spagna è il primo paese europeo per l’export di bovini e il secondo, dopo la Romania, per l’export di ovini. Nel 2019, le esportazioni di animali vivi sono aumentate del 28% rispetto al 2018, quando sono stati spediti via mare 901.392 animali (bovini e ovini). Queste cifre saranno ancora più elevate nel 2020, poiché il settore mira a compensare il calo dei consumi interni causato dalla crisi della Covid-19 con le esportazioni.
La Spagna infatti importa animali da tutta Europa per metterli all’ingrasso ed esportarli verso altri paesi, animali come, ad esempio, i vitelli considerati scarti provenienti da quei paesi europei dove la produzione di latte è elevata ma non si consuma carne di vitello. Questi animali, che in molti casi non sono ancora svezzati, vengono trasportati in Spagna con lunghi ed estenuanti viaggi su camion, troppo spesso inadeguati.
La Spagna mette all’ingrasso centinaia di migliaia di animali ogni anno, che verranno poi macellati o inviati via mare verso paesi terzi che li manderanno al macello con metodi che sul territorio europeo sono considerati inaccettabili o addirittura illegali.
Illegale e crudele: la macellazione di animali vivi nei paesi terzi
Grazie a ciò che è stato documentato dagli investigatori, abbiamo potuto registrare per la prima volta la presenza di animali spagnoli nei macelli di paesi del Medio Oriente, riprendendo chiaramente la presenza di cartellini identificativi spagnoli su animali uccisi brutalmente, senza stordimento.
Le immagini inedite registrate in Libano mostrano come gli operatori dei macelli dove sono stati portati gli animali li colpiscono con violenza: per bloccarli ad esempio gli operatori infilano letteralmente le dita negli occhi degli animali, accecandoli.
Mentre il consumo di carne diminuisce ogni anno in Spagna, le esportazioni aumentano per compensare questo calo e continuano a crescere.
Attualmente sono in corso negoziati per aumentare i trasporti dalla Spagna verso Armenia, Venezuela, Uzbekistan, Indonesia, Indonesia, Colombia, Perù, Taiwan, Sri Lanka, Algeria e Capo Verde.
Il problema del trasporto di animali vivi
Quello del trasporto di animali vivi è un problema che da anni Animal Equality e tante altre organizzazioni denunciano. Si tratta infatti di una vera e propria tortura per gli animali: questi viaggi infernali li espongono alle intemperie, vengono effettuati su camion o navi non adeguate, non ci sono sufficienti controlli e le violazioni alle normative – già minime – dell’Unione sono all’ordine del giorno.
La stessa Commissione europea ha riconosciuto che sono state individuate carenze nei trasporti su lunghe distanze via mare e su strada e che il benessere degli animali non può essere garantito, tanto che il Parlamento europeo ha approvato l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul trasporto di animali vivi.
“Il trasporto su lunga distanza è un vero inferno per gli animali. Come dimostra questa investigazione, gli animali soffrono in tutte le fasi. Dal viaggio in camion fino ai porti, durante i giorni del terribile viaggio in barca, fino ai macelli di destinazione, dove gli animali vengono macellati nei modi più orribili. È tempo che l’Unione Europea agisca e vieti questi viaggi su lunga distanza verso quei paesi che non rispettano le normative europee”.
Alice Trombetta, direttrice di Animal Equality Italia
Animal Equality ha condotto negli anni numerose investigazioni sul trasporto di animali per sensibilizzare le persone su questo tema importante, in particolare in Italia e in Spagna.
In Italia Animal Equality ha supportato già in passato Animal Welfare Foundation ed Enpa nelle denunce costanti sul trasporto di agnelli dall’Est Europa all’Italia in occasione delle festività pasquali e natalizie, rilasciando video inchieste sui maggiori media italiani ed europei e denunciando direttamente i trasgressori.
Guarda come vengono trasportati gli agnelli nel nostro paese:
Ma i nostri investigatori avevano già documentato anche l’arrivo di numerosi ovini nei porti spagnoli per essere poi imbarcati verso l’Arabia Saudita, in occasione del Ramadan.
Guarda l’inchiesta di Animal Equality sul trasporto di agnelli in Arabia Saudita:
Per chi da anni denuncia e documenta le terribili sofferenze degli animali trasportati via nave o via terra la consapevolezza sempre maggiore da parte di persone e istituzioni di tutte le problematiche correlate a questi viaggi è un enorme segno positivo.
Animal Equality – grazie anche alla collaborazione con altre organizzazioni e al lavoro incessante dei propri avvocati e degli investigatori – continuerà a seguire da vicino il lavoro della Commissione di inchiesta sui trasporti voluta dal parlamento europeo e metterà sempre a disposizione le conoscenze e la professionalità degli investigatori per continuare a svelare che cosa accade davvero durante questi terribili trasporti.
Gli animali sono esseri senzienti e hanno diritto a tutele ben precise, ed è per questo che non ci fermeremo mai finché i loro diritti non saranno davvero rispettati! Ma tutto questo non sarebbe possibile senza il lavoro incessante dei nostri investigatori. Se vuoi scoprire di più e sapere come aiutarli, clicca sul bottone qui sotto.