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La crudeltà di uno dei fornitori di foie gras dello chef Gordon Ramsay svelata in un’investigazione


Le oche e le anatre destinate a riempire i piatti del noto chef, subiscono atroci sofferenze prima di essere uccise. A mostrarcelo, un lavoro congiunto di Viva! e L214 che mette a nudo la realtà di uno dei fornitori del cuoco scozzese.

Stipati in piccole gabbie nelle quali ogni movimento è precluso, costretti a vivere tra feci e urine, pieni di piaghe, agonizzanti, con ali e becchi spezzati; questi sono gli animali allevati per il celebre foie gras servito nei ristoranti di Gordon Ramsay.
Anatre morte, abbandonate. Molte di loro hanno lesioni oculari, dolorosi ascessi. Ognuna è costretta all’alimentazione forzata: gli viene inserito un tubo, giù nell’esofago, attraverso il quale si fa passare del cibo molto grasso, più volte al giorno. Il risultato è una malattia, la lipidosi epatica, che porta il fegato degli animali ad ingrossarsi fino a raggiungere dimensioni superiori di 10 volte a quelle normali, sempre che l’oca o l’anatra non muoia prima.

L’investigazione, realizzata dall’organizzazione per i diritti animali Viva! insieme al gruppo francese L214, documenta la realtà di 5 allevamenti di proprietà della Soulard, nella regione francese Vendee.

Attezione: questo filmato contiene scene di violenza esplicita.

Il veterinario Amir Kashiv, dopo aver esaminato il filmato, ha detto “Se i detentori di cani, gatti o uccelli da compagnia, fossero sorpresi a tenere i loro animali in queste condizioni verrebbero trascinati immediatamente nell’aula del tribunale” e ancora “Questi sono gli uccelli acquatici ancora non hanno accesso all’acqua . Non hanno accesso a nulla. Le anatre hanno lesioni oculari evidenti. Molti di loro ansimano pesantemente”. Prosegue “I lavoratori alimentano gli uccelli con una procedura che richiede pochi secondi. La velocità di questo processo, danneggia la bocca e l’esofago degli animali. L’obiettivo è di produrre un enorme, grasso, fegato non sano”.

Il processo che porta alla produzione del foie gras è considerato in molti paesi del mondo, ivi inclusa l’Italia, come una vera tortura ed è per questo che spesso sono stati adottati divieti di allevamento. Tuttavia l’importazione è quasi sempre garantita e questo preclude la possibilità di una vittoria reale per gli animali.

I ristoranti di Gordon Ramsay, celebre chef di fama internazionale, vantano di essere “leader del settore per quanto riguarda le condizioni di benessere degli animali” ma le immagini parlano da sole.

Animal Equality ha realizzato una scioccante investigazione all’interno dell’industria del foie gras in Europa, con particolare attenzione alla Spagna e alla Francia. Le immagini raccolte mostrano le stesse terribili violenze di quelle ottenute da Viva! e L214.
Momotequi, uno degli allevamenti investigati, è fornitore del Mugaritz, noto ristorante francese che ha fatto del foie gras uno dei suoi punti di forza, ovviamente sottolineandone la ‘qualità’ e ‘ricercatezza’. A seguito delle immagini mostrate, l’allevamento è stato chiuso a riprova del fatto che il lavoro e le campagne possono davvero arrivare ad ottenere dei risultati importanti per gli animali.

La campagna portata avanti in Italia ha permesso di ottenere un altro risultato molto importante: la Coop, con oltre 1470 punti vendita, si è impegnata a non rinnovare le scorte di fegato grasso diventando di fatto la prima importante catena di supermercati nel nostro paese a bandire il foie gras dai suoi scaffali.

La strada è ancora lunga ma vale la pena percorrerla tutta perché in palio c’è la libertà di milioni di animali.


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