La Corte europea dei diritti dell’uomo sostiene il divieto di macellazione senza stordimento
Un passo storico per riconoscere che lo stordimento degli animali non ostacola la libertà di religione e deve quindi essere obbligatorio per tutti
Partiamo dalle base: lo stordimento viene praticato sugli animali nei macelli al fine di indurre uno stato di incoscienza e insensibilità temporaneo al dolore per alleviare la terribile sofferenza che altrimenti proverebbero al macello.
Lo stordimento è obbligatorio in Europa – quindi anche in Italia – salvo per alcune deroghe che si applicano per la macellazione rituale.
Si dibatte però ormai da tempo sulla possibilità di eliminare queste deroghe, per garantire a tutti gli animali di essere storditi prima dell’uccisione.
Lo stordimento non è la soluzione al problema delle sofferenze nei macelli, ma si tratta almeno di un miglioramento per i miliardi di animali che ogni anno vengono uccisi e che ognuno di noi può aiutare scegliendo di non mangiare più carne e altri derivati.
Di recente la Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha convalidato i divieti valloni e fiamminghi sulla macellazione senza stordimento, stabilendo che non costituiscono un ostacolo illegittimo alla libertà di religione o una violazione del divieto di discriminazione.
Ha dato quindi il suo consenso a eliminare queste deroghe riconoscendo che la macellazione senza stordimento espone gli animali a sofferenze gravi e prolungate, che in alcuni casi possono durare fino a 12 minuti.
Il divieto di macellazione senza stordimento nelle Fiandre è entrato in vigore nel gennaio 2019, seguito poco dopo dalla Vallonia, in risposta ad anni di attivismo contro questa pratica.
Solo la regione di Bruxelles continua a consentire la macellazione rituale.
Dove è già vietata la macellazione rituale?
Diversi Stati membri dell’Unione europea, come Svezia, Slovenia e Danimarca, hanno vietato la macellazione senza stordimento.
Di recente anche il Consiglio di Stato greco ha stabilito che il decreto che permette la macellazione di animali senza stordimento secondo i riti religiosi è incostituzionale e quindi non valido.
Il tribunale ha ritenuto che il decreto ministeriale non sia conforme al diritto europeo e greco, e ha proceduto ad invalidarlo.
Un problema che esiste anche in Italia
Nell’Unione Europea la legge richiede che gli animali siano storditi prima della macellazione, tuttavia, ci sono deroghe previste che permettono di macellarli mentre sono ancora pienamente coscienti.
Già nel dicembre del 2020 la Corte di giustizia dell’Unione europea aveva stabilito che gli Stati membri hanno il diritto di vietare la macellazione degli animali senza stordimento e di non permettere alcuna deroga.
La sentenza tiene conto delle ultime tecniche di stordimento reversibile, che concilierebbero la libertà religiosa, ma con una maggiore attenzione alla tutela degli animali.
Noi di Animal Equality stiamo chiedendo alle istituzioni italiane di eliminare ogni deroga allo stordimento anche nel nostro Paese, oltre ad un’altra serie di cambiamenti relativi alla legge sui macelli con l’intento di ridurre gli abusi che subiscono gli animali in questi luoghi.
Aiutaci a far arrivare la nostra richiesta al governo firmando la petizione.