Oggi è l’Earth Overshoot Day 2021: abbiamo esaurito le risorse annuali della Terra
Oggi, 29 luglio, è l’Earth Overshoot Day. Letteralmente significa “Giorno del sovraccarico della Terra”, è il giorno in cui noi esseri umani abbiamo esaurito tutte le risorse biologiche che il pianeta genera e che dovrebbero bastarci per tutto l’anno.
Da oggi in poi, dunque, e fino alla fine del 2021 vivremo sfruttando più risorse di quelle che la Terra può offrire per quest’anno, aumentando il nostro debito ecologico.
Il calcolo dell’Overshoot Day è iniziato negli anni ’70 – allora il debito dell’umanità con la Terra era minimo, ma da lì in poi la data è andata anticipando di anno in anno e oggi si calcola che il debito ecologico cumulativo sia equivalente a 18 anni terrestri: ci vorrebbero 18 anni di totale inutilizzo delle risorse per invertire i danni provocati dal sovra sfruttamento umano.
A fornire questi dati è Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale impegnata dal 2003 a rispondere ai cambiamenti climatici. In particolare, gli esperti hanno valutato le variazioni di emissioni di carbonio e la biocapacità forestale partendo dal 1° gennaio 2021. I risultati parlano di un aumento del 6,6% dell’impronta di carbonio per il 2021 rispetto allo scorso anno (quando l’Overshoot day è caduto un mese più tardi, ad agosto, merito del blocco delle attività dovuto alla pandemia), e allo stesso tempo di una diminuzione dello 0,5% della biocapacità forestale globale.
Cosa possiamo fare per invertire la tendenza?
Sappiamo che una delle principali cause di inquinamento e sfruttamento dei terreni nel mondo è il sistema alimentare, nello specifico l’industria di carne e derivati.
Appena pochi mesi fa un rapporto di Chatham House, sostenuto dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) e da Compassion in World Farming, ha confermato gli “Impatti del sistema alimentare sulla perdita di biodiversità”.
Non servono ulteriori prove per capire quanto il modo in cui scegliamo di mangiare abbia un impatto diretto sul nostro pianeta, sul clima, sulla biodiversità, sul suolo, sull’acqua, sul nostro stesso futuro su questo pianeta.
Ma la buona notizia è che se siamo noi a mangiare, allora siamo noi ad avere il potere di decidere quali industrie e quali sistemi supportare. Ogni volta che andiamo a fare la spesa e che scegliamo cosa comprare possiamo fare la differenza per gli animali e il pianeta.
Scegliere una dieta 100% vegetale significa scegliere di non finanziare una delle produzioni alimentari più dannose per il nostro ambiente e non solo, scegliere di non finanziare l’industria che sfrutta e uccide miliardi di animali in tutto il mondo.
Oggi più che mai abbiamo bisogno che le istituzioni di tutto il mondo mettano al centro del dibattito l’alimentazione e la sua correlazione con la salute della terra, ma soprattutto abbiamo bisogno di mettere noi stessi al centro delle nostre riflessioni questa domanda, perché il futuro si costruisce nel presente, con le proprie scelte personali.