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Argentina: la laguna diventata rosa per colpa dell’industria della pesca


Negli ultimi giorni sono apparse sui media di tutto il mondo le immagini della Laguna di Corfo, in Argentina, che si sono colorate di un rosa brillante negli ultimi giorni a causa dell’inquinamento, ma a cosa è dovuto questo fenomeno?

Un rosa intenso ha colorato la Laguna di Corfo in Argentina, questa anomala colorazione sembra collegata alla presenza nelle acque di solfito di sodio, una sostanza chimica usata nell’industria ittica.

Questa sostanza viene infatti impiegata per conservare i gamberi pescati nella regione e destinati all’esportazione. Per legge, le acque che contengono rifiuti della lavorazione del pesce dovrebbero essere trattate prima di poter essere scaricate in fiumi o laghi, ma alcuni funzionari della città sembra abbiano individuato un camion mentre scaricava rifiuti nelle acque dei laghi pochi giorni fa.

La laguna si trova nella zona industriale di Trelew, e non è la prima volta che questo colore appare nella laguna, luogo storico di scarico degli effluenti dell’area industriale della città.  

Le autorità provinciali del Chubut, dove si trova la laguna, hanno detto la settimana scorsa che il colore rosa sarebbe scomparso in pochi giorni e che che il colore “non provoca danni”.

Ma gli abitanti della zona sembrano non essere d’accordo e dopo questo disastro Sebastian de la Vallina, segretario all’urbanistica della città di Trelew ha dichiarato invece che “non è possibile minimizzare una cosa così grave“.

Nel Chubut, la legge obbliga le imprese a lavorare il pesce per l’esportazione – principalmente gamberi e naselli – nella provincia stessa, decine di aziende di proprietà straniera operano nella zona per la pesca nelle acque argentine dell’Oceano Atlantico.  

Il bando all’allevamento di salmoni in Argentina

L’Argentina ha già dovuto fare i conti con l’inquinamento causato dall’industria ittica. Una minaccia talmente grande che ha portato proprio la provincia argentina della Terra del Fuoco ad approvare una legge che vieta l’allevamento dei salmoni nella sua zona di giurisdizione, ed in particolare nelle acque del Canale di Beagle

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La normativa, approvata all’unanimità dal Parlamento provinciale, sono state una risposta alle preoccupazioni di movimenti e associazioni per la tutela ambientale. Il Canale di Beagle nella Terra del Fuoco, infatti, sarebbe stata l’unica area in cui avrebbe potuto installarsi l’attività di allevamento dei salmoni, ma grazie a questa normativa l’area è salva.  

Le preoccupazioni di ambientalisti, abitanti e istituzioni della zona era fondata viste le immagini che stiamo vedendo in questo giorno, che sono un’ennesima prova del devastante impatto ambientale che l’industria ittica può avere sull’ambiente, una problematica che avevamo già trattato in passato. L’industria che produce pesce e altri prodotti ittici, oltre a causare sofferenza a miliardi di individui nel mondo, infatti, ha ripercussioni gravissimi sul nostro pianeta, leggi l’articolo e scopri di più.


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