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Festival di Gadhimai 2014: il nostro reportage esclusivo!

Animal Equality presenta un nuovo Video-Reportage sul Festival di Gadhimai contenente filmati, testimonianze e dettagli del tutto inediti e mai pubblicati prima. La squadra di investigatori di Animal Equality India ha lavorato instancabilmente, prima e durante il festival al fine di abolire il sacrificio e come primo importante risultato è stata ottenuta una diminuzione del 70% degli animali uccisi.
Luglio 13, 2015 Aggiornato: Giugno 23, 2020

Il Festival di Gadhimai dura due giorni e si svolge ogni 5 anni a Bariyarpur, nel distretto di Bara, Nepal meridionale. Durante la cerimonia sacrificale centinaia di migliaia di animali vengono sacrificati in nome della dea indù Gadhimai. L’ultima volta il Festival ha avuto luogo il 28 novembre 2014 e la penultima nel 2009. Nel 2014 Animal Equality ha lanciato in tutto il mondo la campagna ‘Fermiamo il Sacrificio’ con lo scopo di poter gradualmente eliminare il sacrificio animale al Festival di Gadhimai.

Nel mese di ottobre, periodo in cui soo state organizzate anche diverse proteste davanti alle ambasciate indiane di Spagna, Germania e Italia, il governo indiano ha emesso un’ordinanza che vietava il passaggio illegale degli animali attraverso il confine indo-nepalese. Il team di Animal Equality India si è incontrato anche con l’Ispettore Generale e il Vice Ispettore Generale del dipartimento di Polizia del Bihar – il Sashastra Seema Bal (SSB) – e ha preso accordi per poterli assistere durante il pattugliamento delle frontiere.Trenta dei nostri volontari, 10 provenienti da Maharashtra e da Delhi e altri locali, hanno collaborato con la Polizia e la Polizia di frontiera e sono stati posizionati ai valichi di frontiera più utilizzati dai devoti diretti al Festival di Gadhimai. Quando i devoti cercavano di eludere i controlli, questi venivano prontamente segnalati alla Polizia che provvedeva al sequestro degli animali e alla denuncia dei colpevoli.

Nel novembre del 2014, a circa 2.000 animali è stato quindi impedito di attraversare il confine. Successivamente, nel mese di dicembre, il dottor Sunil Srivastava – dirigente veterinario di Animal Equality India – ha ispezionato i luoghi in cui gli animali salvati sono stati accolti. La visita ha rilevato che agli animali era stata data adeguata assistenza nei rifugi temporanei arricchiti di sacchi di juta per tenerli al caldo e che ognuno di loro aveva disponibilità di cibo e cure veterinarie. Il team investigativo di Animal Equality ha anche raccolto materiale molto importante durante il Festival in Nepal. Attraverso l’uso di un drone e telecamere nascoste ha catturato immagini del massacro che verranno trasmesse in tutto il mondo per mostrare l’orrore del Festival di Gadhimai. Grazie al governo indiano, ad Animal Equality e ad altre organizzazioni e attivisti, l’obiettivo del consistente ridimensionamento del Festival 2014 è stato raggiunto, con una riduzione stimata del 70 per cento del numero di animali uccisi. Secondo alcuni rapporti il ​​numero complessivo di animali sacrificati durante l’edizione del 2014 del Festival è stato di circa 30.000 e la macellazione rituale dei bufali, che negli anni precedenti si svolgeva in due giorni, è stata ridotta a una mezza giornata. Ne consegue che il numero di bufali uccisi si è ridotto di almeno l’80 per cento: meno di 2.000 animali nel 2014 quando il numero minimo di bufali sacrificati previsto era di 10.000.


Bariyarpur

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