Garofalo si dichiara contro la crudeltà delle gabbie
A seguito di un dialogo intercorso con Animal Equality, Garofalo comunica pubblicamente sul sito aziendale la sua politica contraria all’utilizzo di uova provenienti da allevamenti in gabbia per i prodotti freschi. L’azienda chiarisce dunque la provenienza delle uova contenute nella loro pasta fresca, dichiarando “Per tutti i nostri prodotti, siamo in piena aderenza alle campagne fatte da Animal Equality, volte all’abbandono completo delle uova provenienti da galline allevate in gabbia”.
Garofalo si unisce ad aziende come Giovanni Rana e Ferrero nel rendere trasparente il proprio impegno a rifornirsi di uova non provenienti da allevamenti in gabbia per la pasta fresca. Con questo gesto importante l’azienda si dimostra molto più attenta di altre del settore, come ad esempio Divella, al tema del benessere animale. La speranza è che questa dichiarazione porti anche la concorrenza a realizzare che un futuro senza gabbie negli allevamenti è l’unico possibile.
L’impegno a non utilizzare uova provenienti da allevamenti in gabbia non equivale a mettere fine alla sofferenze delle galline ovaiole.
Si tratta tuttavia di un passo importante verso il miglioramento delle condizioni di vita di questi animali. Non solo le grandi aziende, ma anche noi possiamo fare la differenza. Come? Escludendo le uova dalla nostra dieta.
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