Sabrina Giannini sotto attacco: le associazioni scrivono alla Rai
In una lettera inviata oggi ai vertici RAI e alla Commissione Parlamentare di Vigilanza, le maggiori associazioni ambientaliste ed animaliste Animal Equality – CIWF – ENPA – Essere Animal – LAC – LAV – Legambiente – LIPU – WWF Italia hanno manifestato pieno sostegno alla trasmissione “Indovina chi viene a cena” e alla giornalista Sabrina Giannini, recentemente oggetto di duri attacchi da parte di piccole ma agguerrite lobby.
“La trasmissione ha sempre prodotto reportage di alto livello che, con grande cura dei particolari, veicolano concetti basati su solide fondamenta scientifiche e giuridiche, senza mai incorrere in semplificazioni o strumentalizzazioni ideologiche” – commentano le associazioni.
La giornalista e tutta la redazione hanno infatti realizzato servizi di grande qualità su temi molto sensibili e di grande rilievo socio-culturale come gli allevamenti intensivi, la caccia e la gestione della fauna selvatica, le scelte alimentari, le relazioni tra ambiente e salute umana, permettendo al grande pubblico di informarsi correttamente.
Dalla lettera in difesa di Sabrina Giannini
“Affrontare argomenti complessi e scabrosi crea sempre molto scalpore, soprattutto se quanto raccontato contrasta con altri interessi privati, ma siamo certi che il servizio pubblico forte della sua autorevolezza, continuerà ad affrontare questi temi senza essere influenzato da pressioni di qualsiasi genere.
Quello svolto dalla trasmissione “indovina chi viene a cena” è un lavoro di approfondimento, sensibilizzazione, denuncia, di ogni abuso e illegalità.
Per questo, è estremamente importante che il programma non subisca battute d’arresto e che continui ad essere un punto di riferimento non solo per chi ha una particolare sensibilità verso la natura e gli animali ma per tutti i cittadini italiani che intendono approfondire questioni importantissime per il nostro stesso benessere, presente e futuro.
Dalla lettera sottoscritta anche da Animal Equality
Sabrina Giannini lavora da anni per mostrare lati dell’industria e del settore agroalimentare con rigore e accuratezza, fa parte di una realtà democratica e pluralistica rispettare il lavoro dei giornalisti e soprattutto dei giornalisti d’inchiesta, in grado di fornirci informazioni che dovrebbero spingerci a un miglioramento e a un progresso umano e civile, non ad attaccarli.
Continueremo a sostenere sempre quei giornalisti coraggiosi che non hanno paura di dare voce alla verità.