Notizia
Rimani aggiornato sulle ultime attività di Animal Equality

KFC adotta un impegno per le uova cage-free globale

Settembre 2, 2021

Dopo circa tre mesi e mezzo di campagna, YUM! Brands, società madre di KFC, ha preso ufficialmente le distanze dagli allevamenti di galline allevate in gabbia grazie ad un impegno valido su scala globale

Giovedì 2 settembre, YUM! Brands, società madre del gigante del fast food KFC, ha pubblicato il proprio impegno a diventare 100% “cage-free” entro il 2026 per la maggior parte delle sue sedi, ed entro il 2030 su scala globale.

Oltre 75 organizzazioni che fanno parte della coalizione internazionale Open Wing Alliance hanno supportato attivamente la campagna, contribuendo a raggiungere un risultato storico.

Questa è stata la più grande campagna cage-free condotta fino ad ora dalla coalizione Open Wing Alliance, dal momento che YUM! Brands è l’azienda con più punti vendita al mondo mai affrontata.

Open Wing Alliance è composta da più di 80 organizzazioni per la protezione e la difesa degli animali allevati a scopo alimentare e, a partire dalla sua fondazione nel 2016, ha già ottenuto l’impegno di oltre 2300 fra le maggiori aziende del settore ad adottare politiche significative che hanno avuto un impatto concreto sulla vita di milioni di galline ovaiole e di polli allevati per la loro carne.

La coalizione, quindi, ha dimostrato ancora una volta che impatto riesce ad avere quando si uniscono le forze a livello internazionale con l’obiettivo di cambiare, per sempre, la vita dei più indifesi. 

Attraverso la pubblicazione di un impegno “cage-free” valido su scala globale, KFC e YUM!  Brands si uniscono a tutte quelle aziende che hanno già fatto in passato questo passo avanti significativo; tra le altre ricordiamo Burger King, Unilever, Nestlé, Aldi e Barilla.  

Si tratta, quindi, di un vero e proprio gigante del settore alimentare e l’impatto derivante dall’impegno assunto dall’azienda sarà su MILIONI di animali. 

La campagna è stata condotta da decine di campaigner professionisti che hanno unito strategie ed esperienza guidando migliaia di attivisti, i quali hanno contribuito fortemente al successo della campagna partecipando a delle azioni online di forte impatto e anche alle proteste che hanno avuto luogo in diverse parti del mondo.

Come sempre, il nostro gruppo di attivisti digitali, i Difensori degli Animali, è stato pronto ad entrare in azione fin da subito per amplificare le voci di milioni di animali!

Ad oggi la squadra è formata da oltre 40mila persone che hanno deciso fare la differenza per gli animali nel concreto, supportando campagne strategiche come quella rivolta a KFC riuscendo ad ottenere risultati in grado di cambiare per sempre le vite di tantissimi individui.

Sia a livello nazionale che a livello internazionale, i Difensori degli Animali durante questa campagna non si sono mai tirati indietro e ancora una volta ci hanno aiutato a fare la storia e costruire un mondo migliore per gli animali!

Ognuno di noi, attraverso dei facili click, ha la possibilità di fare la differenza, unisciti anche tu alla squadra dei Difensori degli Animali e diventa protagonista delle nostre campagne!


Ultime notizie
Luglio 10, 2025

L’Unione europea rischia di contribuire ad accrescere la sofferenza di miliardi di animali allevati. È ciò di cui abbiamo discusso nel corso di un evento organizzato presso l’Università di San Paolo in Brasile, dove abbiamo presentato il nostro nuovo report che analizza gli impatti dell’accordo tra Unione europea e Paesi…
Luglio 9, 2025

Anche l’Estonia dice basta all’allevamento di galline ovaiole in gabbia. La nazione baltica si aggiunge a un elenco sempre più lungo di Paesi impegnati verso la transizione cage-free, una scelta responsabile in grado di ridurre la sofferenza di tanti animali. In Europa, dopo Austria, Lussemburgo, Svizzera, Islanda e Liechtenstein anche…
Luglio 7, 2025

Mentre eravamo in Olanda a protestare pacificamente, abbiamo ricevuto insulti e minacce di morte. È successo davanti alla sede di Ahold Delhaize, nella città olandese di Zaandam, dove da inizio giugno chiediamo a questa multinazionale di rispettare l’impegno preso negli Stati Uniti dieci anni fa: quello di eliminare l’allevamento…