Basta madri in gabbia: il più grande fornitore di servizi di ristorazione al mondo dice stop alle gabbie di gestazione
Dopo mesi di campagne, Animal Equality ha ottenuto da Compass Group, colosso dei servizi alimentari a livello globale, un impegno decisivo per ridurre la sofferenza degli animali sfruttati a scopo alimentare negli Stati Uniti.
Un altro grande passo avanti frutto delle campagne di sensibilizzazione aziendale condotte da Animal Equality questa volta arriva dagli Stati Uniti. Compass Group ha infatti confermato il suo impegno a eliminare le gabbie di gestazione per le scrofe nella sua filiera entro l’estate del 2023.
Una policy che cambia la vita degli animali
L’impegno pubblico adottato dalla multinazionale americana è tra i più avanzati in assoluto nell’ambito del settore alimentare e arriva pochi mesi dopo il lancio dell’ambiziosa campagna rivolta da Animal Equality a Compass Group.
Oltre ad impegnarsi a porre fine all’uso delle gabbie di gestazione nella sua catena di approvvigionamento statunitense e a fornire aggiornamenti regolari su questi progressi, infatti, la nuova policy prevede anche significative tutele per i polli allevati e uccisi per la loro carne e l’impegno a utilizzare esclusivamente uova di galline non confinate in gabbie.
Animal Equality riconosce e apprezza i progressi compiuti da Compass Group nel ridurre la sofferenza degli animali usati nella sua catena di approvvigionamento, progressi che avranno un impatto importante sulla vita di milioni di galline, polli e scrofe. Come Animal Equality continueremo a garantire che gli impegni e le scadenze stabilite siano rigorosamente rispettate. E non smetteremo mai di lavorare e di condurre campagne finché tutte le forme di abuso estremo nei confronti degli animali da allevamento non faranno parte del passato.
Animal Equality
Come abbiamo ottenuto questo risultato per gli animali
In dieci stati americani – Arizona, California, Colorado, Florida, Maine, Massachusetts, Michigan, Ohio, Oregon e Rhode Island – oltre che nel Regno Unito e in Svezia, le gabbie per le scrofe incinte sono vietate. Inoltre quasi 100 aziende americane – tra cui Aramark, Nestlé, Campbell’s e Kraft Heinz – si sono già impegnate a evitare l’uso delle gabbie nella propria filiera.
Nel 2012 l’azienda Compass Group si era inizialmente impegnata pubblicamente a porre fine all’uso delle gabbie per le scrofe, ma nonostante la dichiarazione sul proprio sito web, l’impegno pubblico è rimasto inattuato per oltre un decennio. La policy è stata poi cancellata dal sito web dell’azienda dopo che l’uso delle gabbie di gestazione era stato ridotto soltanto del 10%.
Nel luglio di quest’anno, Animal Equality ha quindi lanciato una campagna rivolta all’azienda multimiliardaria per richiamare il suo impegno caduto nel dimenticatoio. I nostri Difensori degli Animali hanno risposto come sempre all’appello, inviando migliaia di mail e tweet ai dirigenti e ai clienti di Compass, tra cui Google, Nike, Boeing e Bloomberg, chiedendo loro di rompere qualunque legame con l’azienda, generando così ulteriore pressione sul Gruppo.
Animal Equality ha organizzato anche una protesta davanti alla Bank of America, un importante cliente di Compass Group, ad Austin, in Texas, chiedendo alla banca di usare la propria influenza per sollecitare Compass Group a mantenere il suo impegno. Una dozzina di manifestanti si sono presentati con cartelli e foto di maiali in gabbia che i nostri investigatori hanno scattato durante alcune indagini sotto copertura.
Una settimana dopo la protesta Compass Group ha accettato la richiesta di Animal Equality.
Con le nostre campagne cambiamo la vita degli animali
Per dare voce alla sofferenza degli animali all’interno dell’industria alimentare non è solo necessario denunciare e mostrare le ingiustizie e gli abusi che questi individui indifesi subiscono, ma anche cambiare dall’interno il sistema che li sfrutta.
Condannate a vivere all’interno di gabbie di poco più di un metro quadrato per tutto il corso della loro gravidanza, la maggior parte delle 6 milioni di scrofe sfruttate nell’industria alimentare degli Stati Uniti vive in uno spazio appena più grande del proprio corpo. Nel corso della loro vita non sono in grado di compiere alcun movimento e molte di loro, a causa dello stress estremo, arrivano a mordere e sbattere la testa sulle sbarre metalliche delle gabbie fino allo sfinimento. Quando i loro piccoli nascono, inoltre, alle madri recluse in gabbia viene impedito di prendersi adeguatamente cura di loro.
Grazie al fondamentale risultato ottenuto dalla campagna di Animal Equality, la condizione di estrema sofferenza di milioni di scrofe si ridurrà sensibilmente.
Ma non solo, anche la vita di polli e galline usate per la loro carne e per le loro uova cambierà.
Questo è possibile grazie all’azione di sensibilizzazione aziendale promossa da Animal Equality che permette di cambiare il sistema di sfruttamento dell’industria alimentare a protezione di milioni di animali a partire da impegni concreti assunti dalle aziende, come quello adottato da Compass Group e da tanti altri marchi.
AMICI, NON CIBO!
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