Nei macelli europei i cavalli subiscono crudeltà inaccettabili
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L’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato due pareri scientifici che denunciano un uso di pratiche crudeli nei macelli europei a danno dei cavalli uccisi per la loro carne.
Cavalli maltrattati: la denuncia dell’agenzia europea
Nei macelli europei, secondo la valutazione dell’Efsa, i cavalli subiscono dei maltrattamenti che causano agli animali terribili sofferenze. Gli esperti condannano queste pratiche perché del tutto in contrasto con le norme sul benessere animale che dovrebbero essere osservate durante la macellazione.
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Tra i maltrattamenti contestati, l’agenzia europea afferma per esempio che i cavalli non dovrebbero essere colpiti con bastoni o pungoli elettrici, usati per forzare gli animali a muoversi all’interno dei macelli. Questo spostamento poi deve essere evitato se i cavalli hanno problemi di mobilità o segni di profonda stanchezza, come al contrario avviene all’interno dei mattatoi d’Europa, condannando animali già sofferenti a ulteriori abusi quando invece dovrebbero essere sottoposti a visite veterinarie per accertare il loro stato di salute.
Gli esperti criticano anche l’abitudine di legare o bloccare zampe e zoccoli ai cavalli, che spesso ancora coscienti vengono sospesi e issati con conseguenze dolorose affinché possano essere spostati e trasportati più facilmente dagli operatori.
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Una morte crudele: la fine dei cavalli in Europa
Ma non è finita qui. L’Efsa denuncia e ritiene intollerabile la pratica di ferire intenzionalmente con lame e pugnali animali ancora coscienti, spesso condannandoli a morire dissanguati.
Infine, a essere ritenuto inaccettabile, è l’utilizzo della corrente elettrica per immobilizzare, stordire o uccidere i cavalli: queste pratiche diffuse condannano i cavalli a subire uno stress estremo e ad affrontare una morte lenta e dolorosa.
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I maltrattamenti dei cavalli documentati dai nostri investigatori
La valutazione dell’ Efsa conferma quanto documentato in questi anni dal lavoro del nostro team investigativo. L’ultima indagine sull’industria della carne equina in Europa, realizzata in Spagna tra novembre 2023 e maggio 2024, per esempio, ha messo in luce proprio i maltrattamenti di cui i cavalli sono vittime nei macelli.
Guarda l’inchiesta sui macelli di cavalli in Spagna:
La nostra inchiesta mostra cavalli che vengono picchiati dagli operatori, ma anche la sofferenza prolungata di questi animali a causa del mancato stordimento durante la macellazione. Infatti, dal momento che i cavalli non vengono storditi correttamente, restano pienamente coscienti mentre vengono macellati e muoiono dissanguati.
Da anni Animal Equality conduce ricerche sull’industria della carne equina, denunciando le violenze su questi animali sensibili e gli scandali di salute pubblica di cui la loro carne è spesso protagonista. Le persone hanno il diritto di conoscere la verità sulla carne di cavallo, ovvero le crudeltà che vengono commesse per produrla.
Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia e vice presidente per l’Europa
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Anche i cavalli non destinati al consumo umano rischiano di finire sulle tavole
Anche i cavalli indicati come “non destinati alla produzione alimentare” (non dpa) vengono macellati quando arrivano a fine carriera, invecchiamo o si ammalano. La loro carne non dovrebbe assolutamente arrivare sulle tavole, tuttavia diverse inchieste rivelano che anche i cavalli non dpa finiscono nella filiera alimentare con gravi rischi per la salute umana.
L’ultimo scandalo in ordine di tempo in Italia riguarda per esempio un caso di macellazione clandestina scoperto dai Nas di Perugia. Secondo le accuse, cavalli che in vita erano stati sottoposti a trattamenti farmaceutici non compatibili con la finalità alimentare sono stati macellati clandestinamente in Puglia e la loro carne venduta sul mercato, con gravi rischi per la salute umana.
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Come vengono macellati i cavalli non destinati al consumo umano
Anche per quanto riguarda la macellazione di cavalli non destinati al consumo umano, gli esperti dell’Efsa denunciano l’esistenza di procedure in contrasto con il benessere animale.
Proprio questi cavalli, secondo il parere scientifico, sono sottoposti a ingerire sostanze tossiche o a ricevere iniezioni di sedativi che non sono ritenuti adeguati a stordire gli animali.
Anche questi cavalli vengono obbligati a muoversi all’interno del macello con percosse e scosse elettriche, sebbene siano in alcuni casi già gravemente feriti. Per l’Efsa poi la violazione del benessere animale è evidente quando i cavalli vengono feriti e lasciati dissanguare ancora coscienti, oppure quando subiscono una morte dolorosa e violenta tramite scariche elettriche, annegamento e soffocamento.
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Un’alternativa è possibile
La Commissione europea deve tenere conto dei pareri dell’Efsa e integrare le sue raccomandazioni scientifiche nella futura legislazione. Ma fermare queste crudeltà inammissibili sui cavalli è possibile e l’Italia può fare da apripista vietando la macellazione di questi animali sul territorio nazionale, come la Grecia.
Il governo ellenico nel 2020 ha infatti fermato la macellazione di cavalli vietandone l’allevamento, l’utilizzo e l’esportazione per la produzione di pelli, cuoio, carne e altri prodotti. In Italia, circa 190 mila cittadini finora hanno firmato la petizione che abbiamo rivolto nel 2023 al Governo per chiedere di vietare a livello nazionale la macellazione dei cavalli riconoscendo a tutti gli equidi lo status di animali di affezione, al pari di cani e gatti.
Aiutaci anche tu a fermare l’uccisione di questi animali!
Se l’azione della politica è necessaria a fermare la crudeltà della macellazione dei cavalli, le nostre scelte alimentari non sono meno fondamentali. Dire basta alla carne di cavallo e scegliere un’alimentazione 100% vegetale fa la differenza per tutti gli animali!
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AMICI, NON CIBO!
Passare ad un’alimentazione 100% vegetale è facile se sai come farlo!
Scopri tutti i consigli sul nostro sito dedicato.