La verità dietro al tuo salmone
Sofferenza estrema, pericolo per la salute e impatto ambientale, ecco cosa si cela dietro ad uno dei pesci più consumati al mondo
Affumicato o servito crudo come piatto principale al sushi all you can eat, il salmone è (purtroppo) ormai diventato onnipresente sulle tavole degli italiani. Basti pensare che l’Italia è fra i primi 10 paesi importatori di salmone proveniente dalla Scozia, terzo paese al mondo per produzione di salmone atlantico da allevamento.
Nonostante i volumi di produzione ed esportazione di questo pesce a livello globale siano in rapida e massiccia crescita, numerose inchieste condotte da Animal Equality e da altre organizzazioni per la protezione degli animali denunciano condizioni di sofferenza estrema per i salmoni allevati per la loro carne.
Guarda la nostra ultima inchiesta nel macello di una delle più grandi aziende di salmone in Scozia:
La vita dei pesci da allevamento è atroce e anche la salute umana può risentirne
All’interno degli allevamenti industriali, i salmoni vivono in vasche sovraffollate dove lo stress è elevato e la diffusione di malattie dietro l’angolo. Costretti in spazi angusti e a movimenti contro natura i salmoni infatti non solo subiscono atroci sofferenze, ma tendono anche a ingrassare senza allenare adeguatamente la muscolatura, un fattore che rende poi la carne destinata ai supermercati di infima qualità.
Guarda l’inchiesta condotta dall’associazione Compassion in World Farming negli allevamenti di salmone in Scozia che abbiamo contribuito a rilasciare qui in Italia:
Per limitare la proliferazione di malattie fra gli animali, inoltre, da parte degli allevatori la soluzione è spesso una soltanto: l’utilizzo abbondante di antibiotici in maniera indiscriminata. In questo modo l’allevamento del salmone può comportare dei rischi anche per la salute dei consumatori, aumentando la loro resistenza agli antibiotici.
Perché gli allevamenti di pesce inquinano e tendono a ridurre la biodiversità
Il problema degli allevamenti intensivi di pesce tocca anche l’ambiente. I rifiuti organici e chimici degli allevamenti di salmone scozzesi stanno cambiando la chimica dei sedimenti e uccidendo la vita marina dei fondali. Anche i medicinali e le sostanze chimiche, come gli antibiotici e gli insetticidi, vengono rilasciati nell’ambiente, e molti di questi sono noti per essere tossici per i pesci e altri organismi marini, così come per gli uccelli e i mammiferi.
Milioni di tonnellate di pesce catturato in natura sono infine ridotti a farina e olio di pesce per nutrire i pesci negli allevamenti intensivi. Questo fenomeno provoca però una riduzione della biodiversità che può avere effetti devastanti per il pianeta.
La sofferenza dei pesci non può lasciare indifferenti
Come se non bastasse, le pratiche di macellazione che interessano i salmoni e che abbiamo raccontato nella nostra ultima investigazione sono terrificanti. La recente indagine realizzata dai nostri investigatori sotto copertura infatti evidenzia la totale mancanza di rispetto delle normative vigenti in termini di benessere degli animali e dimostra la crudeltà degli operatori nei confronti di animali terrorizzati e agonizzanti.
Percosse e maltrattamenti si accompagnano a trattamenti di stordimento inadeguati che lasciano i salmoni, ancora coscienti, in preda alle convulsioni e al dolore mentre gli operatori amputano le loro branchie senza bisturi, ma utilizzando soltanto le mani.
Questa indagine mostra l’atroce sofferenza dei salmoni allevati e macellati per far fronte a un mercato in forte crescita che non accenna a diminuire. Ma non sono solo i salmoni da allevamento a soffrire, tutti i pesci e gli animali marini pescati e allevati vanno incontro a un epilogo terribile, scopri di più su questi animali e sul lavoro che stiamo conducendo per fermare queste crudeltà.