Un mondo senza gabbie: a che punto siamo?


Un nuovo report mostra che l’85% delle policy aziendali riguardanti le uova cage-free sono state completate, ora milioni di animali sono fuori dalle gabbie

Lo scorso mese l’Open Wing Alliance, una coalizione che si batte per liberare le galline ovaiole dalle gabbie, ha pubblicato un nuovo report sull’andamento e il completamento della transizione al cage-free, per un abbandono delle gabbie per le galline ovaiole. In particolare, il report delinea i progressi compiuti dalle aziende che si sono impegnate pubblicamente, entro il 2020 o prima, ad eliminare le gabbie dalle loro catene di approvvigionamento di uova. 

Il report mostra che l’85% delle aziende che si sono impegnate ad eliminare le gabbie entro il 2020 hanno ora completato la transizione. Questo è il risultato di un lavoro di negoziazione collettivo, ancora in corso, portato avanti negli anni dalle 78 organizzazioni per la protezione degli animali che compongono l’Open Wing Alliance e che operano in ben 63 paesi diversi. 

È fondamentale convincere le aziende a pubblicare politiche aziendali pubbliche  per gli animali ancora coinvolti nella filiera alimentare. Ogni politica di benessere animale che prende pubblicamente le distanze dalle gabbie e dai sistemi combinati  è un traguardo importante da celebrare

Ma agli impegni delle aziende deve sempre seguire un lavoro approfondito di verifica e accountability, in modo da poterne verificare la reale implementazione, ed è per questo che è altrettanto importante tenere traccia dei progressi nella transizione durante gli anni se vogliamo misurare il nostro impatto effettivo sulla vita degli animali. Le aziende hanno la responsabilità di essere trasparenti e riportare pubblicamente i loro progressi nel raggiungimento dell’obiettivo 100% cage-free.

Dal report di Open Wing Alliance emerge che, grazie al lavoro coeso delle organizzazioni, milioni di animali ora sono effettivamente fuori dalle gabbie – questo è l’impatto concreto che stiamo creando per quegli animali che in questi anni rimarranno ancora confinati in macelli e allevamenti, stabilendo anche nuovi standard a cui tutte le aziende dovranno adeguarsi, prendendo in considerazione il benessere animale come un pilastro imprescindibile delle proprie scelte aziendali. 

“Le gabbie saranno presto storia passata.”

Ecco in breve i risultati più importanti che emergono dal report:

  • Ad oggi, sono state sottoscritte più di 2.000 politiche aziendali cage-free in tutto il mondo;
  • Quasi la metà di queste, hanno una scadenza per raggiungere l’obiettivo al 100% al 2020 o prima;
  • L’85% di tutte le policy aziendali cage-free con deadline al 2020 o prima sono state completate.

Questa transizione all’approvvigionamento di uova cage-free non interessa solo un settore, ma tutta l’industria, sono infatti stati coinvolti:

  • 317 ristoranti
  • 212 produttori
  • 131 rivenditori
  • 92 servizi di ristorazione e catering
  • 62 aziende di ospitalità
  • 39 produttori
  • 10 distributori
  • 1 grossista

Solo il 5% delle aziende che hanno preso un impegno con scadenza 2020 o prima non sono ancora riuscite a completare la transizione al 100%, anche se stanno comunque riportando pubblicamente i loro progressi. Solo il 10% delle aziende che hanno preso un impegno con scadenza 2020 o prima non sta ancora riportando pubblicamente i progressi fatti in merito alla transizione cage-free.

È molto importante quindi che le aziende che hanno preso impegni cage-free con deadline imminenti riflettano seriamente sull’importanza di lavorare con un piano ben strutturato per poter rispettare le scadenze comunicate.

Seppur questi progressi non rappresentino la soluzione finale al problema, ogni volta che un’azienda pubblica una politica di benessere animale e che completa la sua transizione al cage free compiamo un passo avanti verso il mondo che vogliamo costruire per gli animali, perché il cambiamento richiede tempo ed è importante celebrare ogni passo in avanti compiuto. 

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