L’allevamento di foie gras Momotegi sotto sequestro. E il nostro lavoro continua: smascherato l’allevamento Caracierzos!
Il Dipartimento di Salute e Consumo della Direzione Regionale del governo basco ha avviato un’indagine nei confronti di Mugala Innova SL, proprietaria di Mugaritz – considerato il terzo miglior ristorante del mondo – e contro Olga Posse Oliveira, proprietaria dell’allevamento di anatre Momotegi. Lo stesso rifornisce di foie gras il ristorante prima menzionato gestito dallo chef Andoni Luis Aduriz – riconosciuto come il miglior chef del mondo – dopo le denunce di Animal Equality dello scorso 13 luglio 2012. L’allevamento è stato posto sotto sequestro, con il blocco dell’attività e in attesa di ulteriori accertamenti, il ristorante Mugaritz è stato multato perché informato dei fatti.
Nell’investigazione sotto copertura presentata dalla nostra organizzazione la proprietaria dell’allevamento, Olga Posse, ha confermato le numerose irregolarità della struttura di cui è a capo, arrivando a vantarsi di non parlare con il veterinario circa le condizioni igienico-sanitarie. Oltre a violare diverse norme, la Posse uccideva le anatre conficcando un coltello nel collo senza alcuno stordimento, provocando dolori inimmaginabili e un’interminabile agonia.
Questa crudele procedura veniva difesa da Olga Posse, dato che le permetteva di ottenere dei fegati contenenti meno sangue. Una volta accoltellati, gli animali coscienti e intrappolati a testa in giù si agitavano con forza, questo faceva battere il loro cuore più forte e velocemente, portando ad un dissanguamento più profondo e ad un fegato contenente meno sangue. I fegati venivano poi venduti illegalmente allo chef Andoni Luis Aduriz, che li serviva sulle tavole del rinomato ristorante Mugaritz. Inoltre lui e gli altri membri della sua cucina erano a conoscenza (e a volte direttamente partecipi) dei fatti, arrivando a difendere pubblicamente le pratiche della fornitrice come ammette in video il personale di Mugaritz.
Questa notizia arriva a ridosso della presentazione in Italia dell’ultimo tassello dell’investigazione sull’industria del foie gras. L’allevamento investigato è il secondo più grande della Spagna, conosciuto col nome di Caracierzos, fornitore delle aziende Martiko e Collverd che vendono i loro prodotti derivati dal foie gras esportandoli in Francia, Olanda, Lussemburgo, Belgio, Messico, Perù, Colombia e Cina. L’azienda Collverd è diretta da Jordi Terol, attuale presidente della Interpalm (“Asociación Interprofesional Agroalimentaria de Palmípedas Grasas” che unisce più del 90% dei produttori di foie gras del territorio spagnolo) e vicepresidente della EuroFoieGras (Associazione Europea dei Produttori di Foie Gras). Invece l’azienda Martiko esporta il 20% restante del suo foie gras in Francia, Germania, India, Cina, Giappone, America del Sud e anche Italia.
Le immagini mostrano scene di sofferenza animale e di maltrattamento, causate dalla produzione di un prodotto che arriva sugli scaffali di supermercati come Carrefour o Auchan e sui tavoli di ristoranti di famosi chefs famosi come Arzak e Berasategui.
In questa recente investigazione, Animal Equality ha documentato l’intero processo di sfruttamento delle anatre per la produzione del foie gras nell’allevamento di Caracierzos, dal momento in cui le anatre arrivano all’allevamento con soli pochi giorno di vita fino alle condizioni in cui si trovano gli animali nelle due settimane in cui vengono alimentati forzatamente
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Oltre ad altri fatti abbiamo documentato:
• Un’anatra ricoperta di sangue e con il becco spezzato che rimase per vari giorni – è stato infatti registrato in tre giorni diversi – senza alcun tipo di trattamento veterinario.
• Anatre con infezioni oculari.
• Anatre che cercavano di uscire dalle gabbie individuali in cui si trovavano e a causa di quest’ultime avevano serie difficoltà a muoversi.
• Anatre con comportamenti ripetitivi all’interno delle gabbie, indicativo di forti condizioni di stress.
• Anatre con difficoltà a respirare.
• Anatre morte dentro e fuori dalle gabbie e persino un’anatra morta la cui testa si trovava all’interno dell’abbeveratoio.
Proprio in questo periodo natalizio il nostro paese si prepara ad affrontare la massima richiesta di foie gras. Dopo l’importante risultato raggiunto con la Coop, la più grande catena di supermercati, che con i suoi 1.470 punti vendita ha deciso di interrompere la vendita di foie gras, continua la nostra campagna in Italia (illustrata sul sito www.Foie-Gras.it) per chiedere anche alle altre grandi catena di distribuzione di cessare il commercio di questo prodotto della sofferenza di milioni di animali. Auchan, Bennet, Carrefour, Conad, Esselunga, Simply Market, Super Elite sono i principali nomi verso i quali vogliamo convogliare il nostro impegno, per far sì che assumano una posizione analoga a quella presa recentemente dalla Coop.