Hai ancora tempo! Ogni donazione vale x2
Notizia
Rimani aggiornato sulle ultime attività di Animal Equality

Lidl Italia dice basta alle gabbie anche per i prodotti a marchio

Il branch italiano dell’azienda anticipa l’implementazione dell’impegno globale al 2019 sia per le uova vendute intere sia per quelle utilizzate nei loro prodotti a marchio continuativi
Febbraio 28, 2018 Aggiornato: Aprile 9, 2025

Lidl Italia si distanzia ufficialmente dalle uova prodotte da galline rinchiuse in gabbia e pubblica un nuovo documento in lingua italiana, dopo dialogo intrattenuto con Animal Equality, nel quale chiarisce la propria politica contraria all’utilizzo delle gabbie per le galline ovaiole. 

Il branch italiano dell’azienda ha annunciato l’adozione anche sul territorio italiano dell’impegno preso a livello globale, anticipando al 2019 l’implementazione in Italia sia per le uova vendute intere sia  per quelle utilizzate nei loro prodotti continuativi a marchio. 

Sono due gli obiettivi che l’azienda si pone: entro la fine del 2018 il 70% delle uova fresche e delle uova contenute nei prodotti continuativi a marchio commerciale Lidl proverrà esclusivamente da allevamenti a terra, all’aperto o biologici ed entro la fine del 2019 si raggiungerà il 100%. 

Una scadenza così anticipata, soprattutto se confrontata con quella di molte altre aziende, dimostra che Lidl ha cominciato già da anni ad eliminare le uova da allevamento in gabbia per molti prodotti già allineati con questa politica d’acquisto, ad esempio la pasta all’uovo o i prodotti pasquali, come indicato in etichetta. 

Tra le molte aziende della grande distribuzione organizzata che hanno deciso di fare la loro parte per liberare le galline dalle gabbie, Lidl è la prima in Italia a decidere di cambiare la tipologia di uova utilizzate in tutti i prodotti a marchio fissi con una comunicazione chiara e trasparente. Questa politica denota il carattere pionieristico del gigante del discount tedesco, che in quanto ad impegno per gli animali coinvolti dalla propria filiera si dimostra molto più attento di concorrenti del settore come Eurospin, da mesi oggetto di una campagna di informazione lanciata da Animal Equality ma che non sembra voler seguire il buon esempio. Speriamo che anche la concorrenza apra gli occhi presto e capisca che non c’è più futuro per le gabbie negli allevamenti. 

Le aziende hanno una grande responsabilità e devono fare la loro parte. Ma tu puoi fare di più: il modo più efficace per aiutare le galline è escludere le uova dalla tua alimentazione. Ed è più facile di quello che pensi, guarda qui: c’è un ricettario in regalo per te!


Ultime notizie
Luglio 3, 2025

Mentre eravamo in Olanda a protestare pacificamente, abbiamo ricevuto insulti e minacce di morte. È successo davanti alla sede di Ahold Delhaize, nella città olandese di Zaandam, dove da inizio giugno chiediamo a questa multinazionale di rispettare l’impegno preso negli Stati Uniti dieci anni fa: quello di eliminare l’allevamento…
Luglio 1, 2025

Le forze dell’ordine reprimono i cittadini che chiedono di fermare la costruzione In costruzione a pochi chilometri da una riserva naturale protetta, il nuovo allevamento intensivo dovrebbe rinchiudere al suo interno quasi 275 mila galline ovaiole per ogni ciclo produttivo. Per questi animali, vivere in un allevamento significa soffrire a…
Luglio 1, 2025

La Commissione europea ha finalmente dato il via al processo di revisione delle leggi sul benessere degli animali allevati a scopo alimentare.  Una decisione tanto attesa, che arriva anche grazie alla pressione dei cittadini europei che hanno firmato l’Iniziativa “End the Cage Age”. Anche noi di Animal Equality contribuiremo alla…