La Tate Modern cancella il foie gras dai propri menu
Arriva un’altra notizia importante per la battaglia contro il foie gras, uno dei prodotti più crudeli nei confronti degli animali: la Tate Modern di Londra ha annunciato che ha cancellato questo prodotto dai propri menu, a seguito di una campagna di Animal Equality in collaborazione con diversi attivisti, come l’attore e star britannica di Downtown Abbey Peter Egan. La settimana scorsa, l’attore e attivista si è unito ad altri attivisti fuori dal famosissimo museo Tate Modern nel centro di Londra, per chiedere che tolga il foie gras dal menu di Natale. La manifestazione ha coinciso con l’uscita di alcuni filmati ripresi in un tour pubblico di Animal Equality in una fattoria di foie gras in Francia.
La Tate ha la forma di un’associazione benefica che riceve gran parte dei finanziamento dai contribuenti. Di conseguenza, è responsabile nei confronti del pubblico – e molte persone sarebbero scioccate dal fatto che un museo finanziato con fondi pubblici stia pianificando di servire un prodotto non etico. Infatti, un recente sondaggio YouGov ha rilevato che quasi l’80% degli inglesi sostiene il divieto di importazione di foie gras, mentre in Italia diverse catene di supermercati come la COOP, Crai o Lidl, si sono unite per eliminare dagli scaffali questo prodotto terribilmente crudele. Il foie gras causa estrema sofferenza alle anatre e alle oche, ed è quindi completamente in contrasto con l’idea di un’istituzione “moderna”; è per questo che siamo felici quindi di informare il pubblico che la Tate ha ora confermato che rimuoverà il foie gras dal proprio menu.
Animal Equality però non si fermerà qui: in Inghilterra stiamo continuando a chiedere ai ristoranti di agire e imporre il loro divieto sul foie gras, una linea strategica che continueremo a portare avanti anche in Italia. Nel frattempo, Animal Equality rimane impegnata anche in Italia a ridurre le sofferenze degli animali allevati – ad esempio con la campagna End The Cage Age – e a mostrare la realtà che si cela dietro le porte di macelli e allevamenti.
Ulteriori informazioni sull’esclusiva realizzata con The Independent