NUOVA INCHIESTA SUL TIMES: salmoni uccisi pienamente coscienti e violenze sui pesci nel Regno Unito
Animal Equality ha rilasciato oggi con un’inchiesta sul Times – quotidiano britannico di fama internazionale – nuovi esclusivi filmati realizzati sotto copertura all’interno di un impianto di macellazione gestito dalla Scottish Salmon Company e che rifornisce i principali supermercati del Regno Unito.
Le immagini mostrano come vengono uccisi i salmoni allevati a scopo alimentare e il filmato è il primo del suo genere ad essere rilasciato nel Regno Unito.
L’indagine ha rivelato diverse violazioni estremamente gravi del benessere degli animali, incluso un numero significativo di pesci che sono stati uccisi mentre erano ancora pienamente coscienti.
Un coraggioso investigatore sotto copertura ha documentato:
- Numerosi animali ancora coscienti dopo il mancato stordimento, evidente dai movimenti, dai salmoni che si dimenano e ansimano ancora;
- Salmoni a cui vengono tagliate le branchie senza stordimento, provocando dolore prolungato;
- Salmoni storditi con una mazza dopo che le branchie sono state tagliate, provocando la fuoriuscita di sangue dalle branchie (e vanificando lo scopo dello stordimento pre-sanguinamento);
- Salmoni bastonati più volte, in alcuni casi fino a sette volte per animale;
- Animali a cui vengono strappate le branchie con le mani dai lavoratori, piuttosto che con un bisturi;
- Animali che cadono o vengono gettati a terra e lasciati soffocare.
“Questo filmato è allarmante. Un numero significativo di salmoni è chiaramente ancora cosciente quando le branchie vengono tagliate, il che potrebbe provocare un dolore estremo per almeno sette minuti“.
Mark Borthwick, Head of Research presso l’Aquatic Life Institute
Ogni anno nel Regno Unito vengono allevati e macellati fino a 77 milioni di pesci, ovvero più di due animali uccisi al secondo. La Scottish Salmon Company rifornisce rivenditori di fascia alta e ristoranti premium in tutto il Regno Unito, oltre a esportare i suoi prodotti in oltre 20 paesi.
Animal Equality ha realizzato una lettera aperta indirizzata ai ministri di tutto il Regno Unito, firmata da oltre 65 specialisti di animali acquatici leader a livello mondiale, accademici e studiosi di benessere animale e organizzazioni per la protezione degli animali.
Preoccupati dai risultati dell’indagine, i firmatari chiedono che siano messe in atto protezioni specifiche e significative per i pesci e altri animali acquatici al momento della morte, nonché siano identificati nuovi requisiti di formazione per gli operatori e frequenti ispezioni in loco.
Queste sono le richieste minime che possono coprire ciò di cui questi animali hanno diritto e di cui tuttavia attualmente sono completamente privati: ad oggi infatti ai pesci non sono garantite nemmeno queste protezioni più basilari.
Commentando l’inchiesta, Alice Trombetta – Direttore Esecutivo di Animal Equality in Italia – ha dichiarato
«C’è un’intera branca della ricerca scientifica in continua crescita che studia proprio la capacità dei pesci di provare dolore. Includendo queste ricerche e questo approccio scientifico nelle leggi, i politici possono apportare un cambiamento epocale per i nostri amici subacquei e ridurre parte della miseria affrontata da milioni di animali ogni anno».
Ha aggiunto:
«I consumatori interessati possono agire oggi per i pesci, passando a prodotti a base vegetale. Non c’è mai stato un momento migliore per provare!».