L’odissea dei bovini in mare continua: la Elbeik, con a bordo oltre 1.700 bovini si trova al largo della Sicilia
Enpa e Animal Equality denunciano: “Situazione inaccettabile. Pronti ad intervenire nelle sedi opportune”
Il destino dei bovini a bordo della nave Elbeik è ancora incerto: sono passati tre mesi e i 1.700 animali si trovano ancora senza una destinazione sicura, rischiando comunque una fine terribile come i compagni morti sulla Karim Allah.
Dopo aver stazionato per giorni nelle acque greche e aver ricevuto un carico di cibo per gli animali la Elbeik ha cambiato rotta e si trova al momento al largo della Sicilia, vicino a Portopalo di Capopassero.
Sembrerebbe che almeno 50 degli animali a bordo siano già morti.
A seguito della tragica fine degli animali della Karim Allah – abbattuti in Spagna dopo un viaggio durato svariate settimane – i proprietari della nave non intendono tornare al porto di partenza, temendo una fine simile per i 1700 bovini a bordo.
La decisione dei proprietari della nave di non tornare in Spagna costringe gli animali a ulteriori giorni di sofferenza e, oltretutto, è dettata dalla loro volontà di non perdere il prezioso carico, sembrerebbe infatti che vogliano ancora provare a vendere gli animali in un paese extra europeo.
Animal Equality ed Enpa stanno seguendo da vicino la vicenda, continueranno a vigilare sui trasporti di animali vivi e sono pronte ad intervenire nelle sedi opportune.
Già qualche settimana fa, Animal Equality, Enpa e Animal Welfare Foundation avevano segnalato la situazione alle autorità italiane, che avevano predisposto un controllo per la Karim Allah, all’epoca carica di oltre 800 bovini. Sfuggendo di fatto ai controlli italiani, la nave è quindi tornata in Spagna, al porto di Cartagena, dove a partire dallo scorso fine settimana tutti gli animali trasportati inutilmente per settimane tra atroci sofferenze sono stati abbattuti. Anche nel caso della Karim Allah alcuni animali erano morti a bordo e i loro corpi fatti a pezzi erano stati gettati in mare, in violazione di qualunque norma.
Animal Equality ed Enpa hanno anche segnalato la situazione al Governo spagnolo, spingendolo ad intervenire e richiamando punto per punto tutte le violazioni commesse nel trasporto di animali vivi, ma non si fermeranno qui. Le autorità spagnole devono assolutamente farsi carico di una situazione generata nel proprio paese e che ha portato non solo a violazioni di norme e a conseguenti inutili sofferenze di migliaia di animali.
In aggiunta alle azioni legali e di pressione condotte da Animal Equality ed Enpa (e altre organizzazioni nei giorni scorsi), un richiamo giunge anche da alcuni eurodeputati europei membri dell’Intergruppo sul benessere e la conservazione degli animali e impegnati nel trasporto di animali vivi, che hanno scritto alla Commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides, chiedendo il suo intervento per risolvere il problema.
Nel frattempo, si apprende che la commissione ANIT, istituita all’interno del Parlamento europeo per indagare sull’attuazione e l’applicazione del regolamento sui trasporti, ha immediatamente contattato il ministro spagnolo dell’agricoltura per condividere le proprie preoccupazioni e richiedere l’accesso a qualsiasi materiale di indagine di follow-up.
Centinaia di animali sono già morti inutilmente dopo l’attracco della Karim Allah a Cartagena e ora lo stesso destino attende probabilmente anche gli animali a bordo della Elbeik. Il trasporto di animali vivi – soprattutto verso paesi extra UE che non rispettano gli standard europei per il benessere animale – deve finire subito. Animal Equality ed Enpa continueranno a vigilare sulla problematica dei trasporti di animali vivi e a seguire da vicino la crisi della nave Elbeik.