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Pulcini maschi: il Consiglio Agricoltura UE si muove per fermarne l’uccisione nell’industria delle uova

Luglio 21, 2021 Aggiornato: Marzo 12, 2024

Il Consiglio UE “Agricoltura e Pesca” è uno degli organi più importanti a livello europeo e riunisce i ministri di tutti gli Stati membri dell’Unione europea impegnati a livello di agricoltura e pesca. 

Proprio questo consiglio lunedì ha rilasciato una dichiarazione dalla portata storica, chiedendo alla Commissione europea in una risoluzione ufficiale di elaborare quanto prima una valutazione d’impatto che introduca un divieto a livello europeo dell’uccisione sistematica dei pulcini maschi nell’industria delle uova

Si tratta di un primo passo davvero decisivo verso la fine di questa pratica crudele e fa seguito alla richiesta presentata al Consiglio da parte della delegazione di Francia e Germania, a nome anche di Austria, Irlanda, Lussemburgo, Portogallo e Spagna, affinché questo divieto sia incluso nella revisione da parte della Commissione della legislazione europea sul benessere degli animali prevista entro il 2023.

Nel suo intervento, la Spagna ha espresso il pieno sostegno al divieto europeo di questa pratica e ha chiesto l’introduzione a livello europeo della tecnologia in-ovo sexing per fermare questa crudeltà. Ha anche annunciato che il prossimo autunno, insieme ai produttori di uova spagnoli, presenterà una “tabella di marcia” per attuare questi cambiamenti. 

La Commissaria europea per la salute e i consumatori Stella Kyriakides ha confermato che la valutazione d’impatto sarà la base da cui partire  per trovare una soluzione al problema dell’uccisione dei pulcini maschi, aggiungendo: 

“Dobbiamo domandarci come in una società moderna questa pratica possa essere ritenuta ancora accettabile”. 

Nell’Unione Europea, ogni anno, circa 260 milioni di pulcini maschi vengono uccisi – triturati vivi, schiacciati o soffocati – appena dopo la schiusa, poiché considerati solo scarti dall’industria delle uova.

Fermare la strage dei pulcini maschi con le alternative in-ovo sexing

Alternative all’uccisione di questi pulcini esistono già: in particolare le tecnologie in-ovo sexing permettono di effettuare il sessaggio degli embrioni ancora nell’uovo, consentendo così di selezionare solo gli embrioni femmina prima dello sviluppo e della schiusa.

La Francia ha confermato che la pratica dell’uccisione dei pulcini maschi sarà vietata dal 1° gennaio 2022, data entro la quale tutti gli incubatoi dovranno avere installato o commissionato una tecnologia che permetta loro di rilevare il sesso del pulcino allo stadio embrionale, quindi quando ancora il sistema neurologico non è sviluppato e gli embrioni non possono provare dolore.

Anche la Germania ha approvato un decreto legge simile proprio a gennaio di quest’anno, ponendo come obiettivo quello di porre fine a questa pratica crudele entro il 2022 su tutto il territorio tedesco. 

Il nostro lavoro per i pulcini maschi in Italia 

Per fermare questa crudeltà nel nostro Paese lo scorso luglio Animal Equality Italia ha deciso di lanciare una importante campagna rivolta al Governo italiano, chiedendo che vengano introdotte anche in Italia le tecnologie in-ovo sexing.

La petizione è già stata firmata da oltre 100.000 cittadini italiani che si sono uniti ad Animal Equality per chiedere alle Istituzioni un impegno concreto che porti a un cambiamento concreto nell’industria e che finalmente eviti la brutale l’uccisione di milioni di animali ogni anno. 

“Questa pratica, anche se considerata legale fino ad oggi, è eticamente inaccettabile e i cittadini non la tollerano più” 

Alice Trombetta, Direttrice di Animal Equality in Italia 

In parallelo al lavoro istituzionale e di raccolta firme, il Dipartimento di Sensibilizzazione Aziendale di Animal Equality ha portato avanti un costante lavoro con le aziende produttrici di uova nel nostro Paese ottenendo i primi importanti risultati concreti per i pulcini maschi. 

Pochi giorni dopo il lancio della nostra campagna “Stop strage dei pulcini”  Coop – la più grande catena di supermercati in Italia – ha pubblicato una dichiarazione sul proprio sito in cui si impegna a introdurre le tecnologie in-ovo sexing, in modo da risparmiare la vita di milioni di pulcini maschi all’interno della propria filiera delle uova.

Quello di Coop è stato il primo impegno del genere in Italia, ma non di certo l’ultimo! Alcuni mesi fa, infatti, grazie al lavoro del Dipartimento di Sensibilizzazione Aziendale anche Assoavi, l’associazione di categoria dei più grandi produttori di uova in Italia, ha dichiarato di impegnarsi a favorire l’introduzione delle tecnologie in-ovo sexing in Italia. Si tratta di un impegno storico che, una volta attuato, permetterà di risparmiare enormi sofferenze a circa 25 milioni di pulcini maschi, ogni anno.

Ma non abbiamo dialogato solo con le aziende. Anche il Ministero della Salute ha deciso di sedersi insieme a noi e ad Assoavi per parlare di tecnologie in-ovo sexing e ha rilasciato delle prime dichiarazioni positive in favore di questa tecnologia e per cessare questa pratica ingiusta e crudele. 

Questa nuova recente apertura da parte del Consiglio Agricoltura e pesca europeo è un importante progresso che potrebbe segnare l’inizio della fine di questa terribile pratica. 

Proprio questo è il momento di far sentire alle istituzioni forte e chiara la nostra volontà: i pulcini maschi non sono scarti, questa pratica crudele deve avere fine. Se ancora non hai firmato la nostra petizione rivolta al Governo, fallo ora.


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