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Le star Peter Egan e Ricky Gervais contro il foie gras: chiedono al governo di dire stop all’importazione

Febbraio 7, 2022 Aggiornato: Marzo 12, 2024
foie gras produzione

Le star britanniche della popolare serie Netflix After Life Ricky Gervais e Peter Egan hanno inviato una lettera al governo britannico esortandolo a vietare il foie gras, un prodotto che provoca la sofferenza di  milioni di anatre e oche in tutto il mondo ogni anno a causa dell’alimentazione forzata e della vita in gabbia. 

Guarda come vengono allevate anatre ed oche per la produzione di foie gras:

Ricky Gervais e Peter Egan, dopo l’incredibile successo di After Life, hanno voluto ancora una volta schierarsi dalla parte degli animali, dopo aver già espresso ripetutamente la necessità di mettere fine a pratiche come la produzione del foie gras che causano inutili sofferenze. 

La lettera, pubblicata su Mirror, è co-firmata tra gli altri anche da Thandiwe Newton, star della serie tv Westworld, e dall’attore Dev Patel, protagonista del film pluripremiato The Millionaire. Nella lettera le star affermano che “il pubblico è stufo marcio del foie gras realizzato attraverso la crudele pratica dell’alimentazione forzata” e fanno notare che il nuovo anno “dà spazio a nuove aspirazioni, nuove iniziative e nuovi inizi” ed è un’opportunità unica per mettere finalmente in atto il divieto di importazione di prodotti realizzati attraverso l’alimentazione forzata, come il foie gras.

Il foie gras prodotto con l’alimentazione forzata è estremamente controverso ed è stato condannato da attivisti e accademici. Anche se l’alimentazione forzata per produrre il foie gras è stata vietata nel Regno Unito nel 2006 per motivi di benessere animale, il Regno Unito importa ancora circa 200 tonnellate di prodotto ogni anno. In Italia la sua produzione è stata vietata nel 2007 e a partire dal 2015 numerose catene di supermercati hanno scelto di non inserire più il foie gras tra i propri scaffali.

Animal Equality, nota per le sue indagini sotto copertura negli allevamenti e nei macelli di tutto il mondo, ha pubblicato una serie di reportage sull’industria del foie gras a partire dal 2012. I filmati raccolti mostrano il brutale processo di “gavage“, in cui anatre e oche vengono alimentate a forza con quantità innaturali di grano usando un tubo di metallo che viene forzato nella loro gola. Il processo spietato fa sì che il fegato degli uccelli si gonfi fino a dieci volte la sua dimensione naturale. Questo fegato viene poi venduto e commercializzato come foie gras.

L’invio della lettera al governo arriva a sostegno della campagna condotta da Animal Equality nel Regno Unito per fermare l’importazione di prodotti ottenuti con l’alimentazione forzata, con una petizione rivolta proprio al governo che ha superato le 250.000 firme di cittadini stufi di questi prodotti crudeli.  

La direttrice di Animal Equality Italia, Alice Trombetta, afferma: “L’atto di forzare l’alimentazione degli animali è illegale in Italia e Regno Unito da decenni, eppure continuiamo a importare foie gras – si tratta di una contraddizione che lascia comunque spazio a una pratica crudele e senza senso. Il governo britannico, così come la comunità internazionale, deve cogliere questa opportunità e rendere questo divieto una realtà”.

L’attore Peter Egan ha dichiarato che il foie gras fatto con l’alimentazione forzata è “una vera e propria tortura per gli animali”.

“Ho visto con i miei occhi la crudeltà della produzione del foie gras ed è, senza dubbio, una delle cose più devastanti a cui abbia mai assistito. Ho deciso di scrivere una lettera al governo perché, come la maggior parte dei cittadini del Regno Unito, sono sempre più impaziente di vedere la fine delle importazioni di questo orribile prodotto. È un nuovo anno e una nuova opportunità per il governo di vietare finalmente il foie gras fatto con l’alimentazione forzata!”.

Peter Egan, attore

Animal Equality ha realizzato negli anni numerose inchieste che dimostrano la necessità di impedire una pratica atroce e dolorosa come quella dell’alimentazione forzata, che provoca solo sofferenza negli animali sfruttati a scopo alimentare. La nostra richiesta è chiara: fermare subito l’importazione del foie gras.


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