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Torna il Festival di Yulin: Animal Equality chiede di fermare la strage di cani e gatti che si compie tutto l’anno in Cina

Giugno 21, 2022 Updated: Marzo 12, 2024
carne cane yulin cina

Yulin, il celebre festival della carne di cane inizia oggi in Cina, ma cani e gatti vengono uccisi ogni giorno nei wet market asiatici. Da anni attraverso inchieste e campagne lottiamo per fermare questo commercio crudele 

In Cina inizia oggi il Lychee and Dog Meat Festival, più conosciuto come Festival della carne di cane di Yulin. Da anni noi di Animal Equality chiediamo che la strage di cani e gatti che si consuma in Cina in occasione di questo festival e durante l’anno nei wet market venga fermata una volta per tutte. 

Dal 2009, nel corso di questo festival vengono torturati, uccisi e macellati centinaia di migliaia di cani e la loro carne viene consumata perché considerata in grado di portare fortuna e buona salute in occasione del solstizio d’estate.

Ma il problema non si limita al festival di Yulin: con il nostro lavoro d’inchiesta abbiamo infatti documentato come ogni giorno in Cina si consuma una strage di cani e gatti che vengono uccisi nei wet market per soddisfare la domanda dei consumatori.

Guarda la nostra ultima inchiesta sul consumo di carne di cani e gatti in Cina: 

Il lavoro di documentazione che abbiamo svolto nel corso degli anni sarà anche oggetto di una presentazione che si tiene oggi in Senato.

La nostra campagna per fermare il crudele commercio di carne di cani e gatti

Al momento solo alcune città, come Shenzen e Zhuhai, hanno posto un divieto ufficiale al consumo di carne di cani e gatti, ma solo sull’area di propria competenza, e ancora oggi, in Cina vengono uccisi ogni anno 10 milioni di cani e 4 milioni di gatti. Costretti a vivere in gabbia e a subire atroci sofferenze, i cani macellati durante i 10 giorni di festival secondo le stime sono oltre 10mila. 

Anche grazie alla campagna lanciata nel 2020 da Animal Equality e rivolta alle Nazioni Unite, nel giugno 2021 l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) hanno chiesto congiuntamente la sospensione su scala globale della vendita di mammiferi vivi e selvatici nei wet market, a causa dell’alto rischio che rappresentano per la trasmissione di malattie zoonotiche. Il Festival di Yulin rappresenta a questo proposito una manifestazione che sfida le suddette raccomandazioni e gli impegni presi dal governo cinese per limitare i mercati umidi. 

A fronte delle strazianti immagini documentate dal team investigativo in Cina, Vietnam e India, nel 2020 Animal Equality ha lanciato una petizione internazionale per chiedere la chiusura dei mercati di animali vivi in tutto il mondo e per mettere fine al consumo di carne di cane e gatto, una pratica ancora purtroppo diffusa in alcuna zone della Cina che dà anche adito a un commercio spesso illegale di animali. 

La richiesta di chiudere i wet market – in cui durante l’anno sono confinati anche milioni di cani e gatti –  nasce dalla necessità di porre fine alla sofferenza che milioni di animali sono costretti a patire in questi luoghi, ma anche dalla pericolosità che questi luoghi rappresentano per la salute pubblica, minaccia resa ancora più reale dallo scoppio della pandemia di Covid-19. La petizione per la chiusura dei wet market ha raccolto oltre mezzo milione di firme ed è stata consegnata al Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, mentre sono più di 700.000 le persone che chiedono di vietare il consumo di carne di cane e gatto.

Il nostro intervento al Senato per parlare della strage di cani e gatti 

Oggi, 21 giugno 2022, in concomitanza dell’inizio del Festival di Yulin in Cina, Alice Trombetta, Direttrice di Animal Equality in Italia, parteciperà ad un incontro organizzato su iniziativa della Senatrice Raffaella Marin, Dipartimento del Benessere Animale Lega, per presentare le nostre inchieste e l’attività istituzionale che la nostra organizzazione porta avanti da anni per denunciare la sofferenza degli animali in questi luoghi e per porre fine non solo al Festival di Yulin, ma anche al consumo di carne di cane e gatti e ai  wet market nel mondo. 

All’incontro presso la Sala Nassiriya del Senato della Repubblica, partecipano anche il deputato Filippo Maturi, responsabile nazionale del Dipartimento Benessere Animale Lega, Cinzia Bonfrisco, europarlamentare e membro dell’Intergruppo Benessere e Protezione degli Animali presso il Parlamento europeo, diversi rappresentanti delle associazioni di protezione degli animali e la giornalista Giulia Innocenzi.

Animal Equality si batte da tempo per mostrare la sofferenza degli animali all’interno dei wet market e per svelare il crudele commercio di carne di cani e gatti. Attraverso le denunce e il nostro lavoro abbiamo compiuto importanti passi avanti, ma il lavoro da fare è ancora molto, non smetteremo di lottare per fare in modo che pratiche come quelle che avvengono ancora ogni giorno all’interno dei wet market di tutto il mondo cessino per sempre di esistere. Per raggiungere questo obiettivo, ogni aiuto è prezioso.


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