POLLI: LA NOSTRA DENUNCIA ARRIVA IN SENATO
Un’interrogazione parlamentare chiede ai Ministri di intervenire per fermare le sofferenze dovute alla selezione genetica crudele a cui i polli sono stati sottoposti
Citando la denuncia di Animal Equality rivolta alla Commissione europea, la Sen. Gisella Naturale (M5S) ha annunciato in Senato di aver presentato un’interrogazione in Commissione Agricoltura sottoscritta da altri 14 senatori per chiedere ai Ministri competenti di intervenire a tutela dei polli allevati a scopo alimentare ed evitare loro dolore e sofferenze inutili, come stabilito dalla legge europea.
Guarda l’intervento al Senato sui polli allevati per la loro carne:
Come ricordato dalla senatrice, i polli broiler a rapido accrescimento sono frutto di una selezione genetica estrema, che li porta a crescere troppo in fretta sviluppando eccessivamente petto e cosce, le parti più vendibili sul mercato. Il loro organismo non è però in grado di sorreggere il peso innaturale raggiunto, con conseguenti problemi ai muscoli, agli arti e agli organi. Questa condizione determina anche serie difficoltà nel raggiungere acqua e cibo in autonomia.
Sappiamo che l’unico obiettivo di questa selezione artificiale è quello di ottimizzare la produzione industriale di uno degli animali più allevati, sfruttati e macellati al mondo. I polli uccisi ogni anno per l’alimentazione umana, infatti, sono oltre 60 miliardi, ben otto volte la popolazione mondiale
Senatrice Gisella Naturale (M5S)
Guarda come vivono i polli allevati per la loro carne in Italia:
Queste pratiche di allevamento sono palesemente in contrasto con l’articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che riconosce gli animali come “esseri senzienti”, e con la direttiva 98/58/CE del Consiglio, del 20 luglio 1998, sulla protezione degli animali negli allevamenti, che prescrive, in particolare, che agli animali “non siano provocati dolori, sofferenze o lesioni inutili”.
A giugno 2022, Animal Equality ha depositato presso la Commissione europea una denuncia contro i 27 Stati membri per le violazioni della normativa UE relativa all’allevamento di polli broiler a rapido accrescimento.
Contestualmente alla denuncia, Animal Equality ha depositato anche una petizione al Parlamento europeo per chiedere di porre fine allo sfruttamento di questi animali geneticamente selezionati per aumentare la produzione a discapito della loro salute.
Dopo aver accolto la petizione di Animal Equality depositata presso il Parlamento europeo, a febbraio 2023 la Commissione UE ha riconosciuto che l’allevamento dei polli broiler a rapido accrescimento è problematico.
La stessa Commissione ha comunicato che sta valutando le possibilità di intervento per affrontare le conseguenze negative che l’allevamento di questi animali comporta nell’ambito della revisione della legislazione sul benessere degli animali allevati, prevista entro il 2023.
Come riconosciuto anche dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), la selezione genetica effettuata sui polli broiler a rapido accrescimento allevati per la loro carne ha infatti ripercussioni disastrose sulla qualità di vita dei polli.
In Italia, secondo i dati dell’Anagrafe Nazionale Zootecnica, i polli macellati sono più di 550 milioni ogni anno, il 98% sono polli a rapido accrescimento.
Alla luce di queste crudeltà abbiamo deciso di lanciare una petizione rivolta al Ministro per le Politiche Agricole e al Ministro per la Salute per chiedere di supportare a livello europeo l’abbandono totale dei polli broiler a rapido accrescimento in Italia.
Questa crudeltà deve avere fine: anche tu puoi scegliere di schierarti dalla parte dei polli e di tutti gli animali scegliendo di tenere la loro sofferenza fuori dal tuo piatto.