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Risorse per i parlamentari
Un numero di persone sempre più ampio chiede a gran voce di mettere fine alle sofferenze degli animali allevati a scopo alimentare, scegliendo di ridurre drasticamente il consumo di carne e derivati.
La vita di miliardi di animali è nelle mani di ogni cittadino: dipende dalle azioni del singolo e dalle scelte politiche del legislatore.
Animal Equality è pronta a fare la sua parte per collaborare con il decisore politico, a cui spetta il compito di raccogliere le istanze dei cittadini e tradurle in leggi dello Stato.
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Fino ad ora la cronaca ci ha raccontato di un processo decisionale guidato prevalentemente dall’aspetto economico, trascurando quello etico che riguarda la tutela del benessere ambientale, della salute e degli animali. Sappiamo che la nostra controparte, quella che produce guadagni dallo sfruttamento e dall’uccisione degli animali, ha ingenti risorse da utilizzare per far pressing sulla politica, mentre gli animali abusati e sfruttati quotidianamente non hanno altro che la nostra voce.
Animal Equality si confronta quotidianamente con i rappresentanti istituzionali per costruire una società più compassionevole in cui i diritti di ogni essere vivente siano riconosciuti e tutelati. Con questo obiettivo, portiamo alla Camera, al Senato, nei consigli regionali e locali, presso le istituzioni europee e in tutti i luoghi in cui si prendono decisioni, le prove della sofferenza degli animali e gli strumenti per riconoscerne diritti e dignità.
ATTIVITÀ POLITICHE
Siamo apartitici, ma non apolitici. Collaboriamo con ogni schieramento politico che voglia intraprendere azioni a tutela dei diritti degli animali; applaudiamo ai politici che mettono il proprio ruolo a disposizione di un mondo più equo per gli animali e diamo risalto alle loro attività. Siamo in prima linea anche nell’opporci, utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione, alle azioni di chi invece si rende complice dello sfruttamento animale.
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Ci sediamo al tavolo della politica con l’obiettivo di promuovere leggi a favore del benessere degli animali e per l’affermazione dei loro diritti, affiancati dai nostri tecnici, i nostri avvocati e i nostri sostenitori.
Nel 2012 abbiamo iniziato la nostra attività, scegliendo di contribuire con le nostre petizioni, le nostre investigazioni e le nostre competenze a questo cambiamento della società, piuttosto che essere spettatori passivi in balìa delle decisioni altrui.
PROSSIME SFIDE PER L’ITALIA:
Quest’anno, e i prossimi a venire, saranno cruciali per miliardi di animali allevati a scopo alimentare, ma anche per i nostri legislatori che saranno chiamati ad adempiere ad una serie di richieste da parte dell’Unione Europea.
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E’ infatti previsto che il Parlamento Europeo avvii i lavori per la revisione della normativa legata al benessere animale a cui gli stati membri dovranno obbligatoriamente adeguarsi. In particolare, sono stati già rilasciati dalla Commissione europea il pacchetto sul trasporto degli animali vivi e sulla gestione di cani e gatti.
Il NOSTRO LAVORO CON LE ISTITUZIONI
Abbiamo richiesto un confronto agli esponenti politici, nazionali e locali, con particolare attenzione a quelli coinvolti sulle tematiche della tutela dei diritti degli animali, per via della Commissione di cui sono membri, dei loro precedenti lavori o della sensibilità mostrata.
Allo stesso modo, ci interfacciamo anche con i Ministeri competenti per materia.
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Inoltre, siamo impegnati anche a livello europeo in interlocuzioni costanti con diversi Europarlamentari, italiani e non, appartenenti a diversi schieramenti politici.
Gli esponenti che più frequentemente rispondono ai nostri appelli sono componenti dei Verdi, del M5S e del PD. In alcuni casi abbiamo ricevuto supporto anche da Italia Viva, Forza Italia e Lega. Nessun riscontro invece è ancora arrivato da parte di Fratelli D’Italia, Azione o altri partiti minori.
Continueremo a offrire la nostra disponibilità e la nostra collaborazione anche a coloro che attualmente ignorano il maltrattamento degli animali, sperando possano prendere presto coscienza che la sofferenza degli animali è reale e sta a cuore a milioni di cittadini.
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“Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano.”
Albert Schweitzer
Di cosa ci stiamo occupando
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PULCINI MASCHI
Nel 2022 è stata approvata la Legge 4 agosto 2022, n. 127, “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti normativi dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2021”.
E proprio grazie ad un emendamento promosso dall’associazione Animal Equality Italia e presentato a prima firma della deputata Francesca Galizia (M5S), è stato inserito l’art. 18 della Legge n. 127/2022 che delega il Governo ad introdurre il divieto di abbattimento dei pulcini maschi entro il 2026.
Nel settembre 2023 è stato emanato il primo decreto attuativo che permetterà alla legge di entrare effettivamente in vigore. Tra le novità più importanti ci sono la possibilità di affidare i pulcini maschi alle associazioni protezionistiche e l’introduzione di tecnologie di ovo sessaggio, per identificare il sesso del pulcino prima della schiusa. Purtroppo riscontriamo anche un’eccessiva previsione di deroghe al divieto.
Lo stesso decreto rimanda ad altri tre provvedimenti: due ulteriori decreti ed un provvedimento del Ministero della Salute, che ancora non sono stati emanati.
Continueremo a monitorare le attività istituzionali e a chiedere la pubblicazione di tutti i provvedimenti necessari per l’entrata in vigore del divieto di abbattimento, affinchè sia evitato qualsiasi ritardo nell’implementazione.
Il nostro impegno arriva anche in Europa, dove abbiamo coinvolto gli eurodeputati italiani affinché fosse possibile la presentazione di un’interrogazione orale contro la triturazione dei pulcini maschi vivi. Grazie agli europarlamentari Laura Ferrara (M5S) e Mario Furore (M5S), è stato possibile raggiungere il quorum e discutere in plenaria della problematica. Nessun riscontro è invece arrivato da parte degli europarlamentari di Forza Italia ai quali ci eravamo rivolti poiché iscritti all’Intergruppo “protezione e benessere degli animali”.
GABBIE
Più di 300 milioni di animali allevati in Europa trascorrono la loro intera vita o parte di essa rinchiusi dietro le sbarre, in condizioni di vita inaccettabili. Nel 2018 Animal Equality si è unita all’iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “End the Cage Age” per chiedere all’Unione europea di porre fine all’uso di ogni tipo di gabbia per gli animali allevati.
Insieme ad altre organizzazioni, abbiamo raccolto 1,4 milioni di firme a sostegno di questa campagna, che è diventata una delle più grandi mobilitazioni popolari dei cittadini europei.
Recependo la chiara volontà dei cittadini schierati contro le gabbie, la Commissione europea si era impegnata a presentare entro il 2023 una proposta legislativa per porre fine a questa pratica anacronistica e crudele negli allevamenti di tutta Europa attraverso un’eliminazione graduale ma totale entro il 2027.
Poiché questa promessa non è ancora stata mantenuta, il Comitato dei Cittadini che ha promosso l’ICE “End The Cage Age” ha presentato ricorso alla Corte di Giustizia UE chiamando la Commissione a rispondere della propria inazione.
Animal Equality ha presentato istanza per intervenire all’interno del ricorso.
In aggiunta agli interventi europei, ci attiviamo per migliorare le tutele degli animali negli allevamenti italiani e promuovere il superamento dell’uso delle gabbie nel nostro Paese.
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EQUIDI
Sulla scorta delle nostre segnalazioni, la deputata Carmen Di Lauro (M5S), insieme ai colleghi Gaetano Amato (M5S) e Andrea Quartini (M5S), ha posto una serie di domande al Ministro della Salute sulla macellazione degli equidi, sollecitando la necessità di vietarla in toto, anche a tutela della salute umana.
Continueremo a chiedere lo stop alla macellazione degli equidi promuovendo il deposito di una apposita proposta di legge fino a che non avremo raggiunto questo obiettivo di civiltà.
FOIE GRAS
L’alimentazione forzata o pratica del gavage, rappresenta un vero e proprio maltrattamento per anatre ed oche, che la normativa europea consente attraverso il requisito del peso minimo del fegato, presente nel Regolamento (CE) n. 543/2008 relativo alle norme di commercializzazione per le carni di pollame. Una disposizione che, pur senza alcuna base scientifica o tradizionale, di fatto, impedisce la produzione di foie gras senza ricorrere al gavage.
In seguito alle nostre richieste, nel 2024, il tema è entrato nel dibattito politico italiano. In XIII Commissione Agricoltura, il deputato Stefano Vaccari (Pd) ha depositato un’interrogazione in Commissione (5/02275), sottoscritta da tutti i membri del Partito Democratico della Commissione. La deputata Susanna Cherchi (M5S) ha depositato un’interpellanza urgente (2/00361), sottoscritta da 20 colleghi del Movimento 5 Stelle. La deputata Maria Chiara Gadda (Italia Viva), ha depositato un’interrogazione a risposta scritta (4/02716), co-firmata dalla deputata De Monte (IV). La senatrice Gisella Naturale (M5S) ha presentato l’atto n.1- 00093 in Senato. Infine la deputata Luana Zanella (AVS) ha depositato un’interrogazione a risposta orale (3/01196), co-firmata dal deputato Devis Dori (AVS).
Tutti i provvedimenti citati sollecitano una presa di posizione da parte del Governo contro il maltrattamento di anatre e oche allevate per la produzione di foie gras in Europa.
Tra gli atti di sindacato ispettivo presentati, tre hanno ottenuto una risposta in Aula da parte del Governo, secondo cui la problematica è reale e necessita di un intervento istituzionale.
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POLLI BROILER
A giugno 2022, abbiamo depositato presso la Commissione europea una denuncia contro i 27 Stati membri per le violazioni della normativa UE in tema di benessere animale per quanto riguarda l’allevamento di polli broiler “a rapido accrescimento” e contestualmente abbiamo depositato una petizione al Parlamento europeo per chiedere il rispetto della normativa UE e porre fine allo sfruttamento di questi animali geneticamente selezionati per aumentare la produzione di carne, a discapito della loro salute.
Durante la discussione in Commissione Peti abbiamo potuto contare sul supporto concreto dell’europarlamentare italiana Mariangela Danzì (M5S) e dello slovacco Michal Wiezik (Progresívne Slovensko). Mentre più europarlamentari, appartenenti a diversi schieramenti politici, hanno fornito il proprio supporto in qualità di coordinatori dei rispettivi gruppi. Tra questi Massimiliano Smeriglio (PD), Mario Furore (M5S) e Gianna Gancia (Lega).
Altri, italiani e non, hanno supportato la petizione facendosi portavoce delle nostre istanze presso i propri colleghi in Commissione PETI. Anche in questa occasione l’invito alla collaborazione era stato inoltrato a tutti i partiti in carica.
A febbraio 2023 la Commissione UE ha riconosciuto che l’allevamento dei polli broiler “a rapido accrescimento” è problematico e ha confermato che il tema sarà affrontato in occasione della revisione della normativa europea sul benessere animale, ad oggi rilasciata solo parzialmente.
In più nel 2024, a seguito della nostra denuncia, la Commissione EU ha fatto una richiesta formale di approfondimento agli Stati membri.
Per quanto riguarda il contesto italiano, a marzo del 2023 abbiamo promosso un’interrogazione in Commissione Agricoltura al Senato, presentata dalla Senatrice Gisella Naturale (M5S), per chiedere chiarimenti al governo sul tema del maltrattamento genetico, in particolare per quanto riguarda i cosiddetti polli broiler “a rapido accrescimento”.
La Senatrice ha presentato anche una mozione che, su suggerimento dei nostri tecnici, è stata arricchita con la richiesta di inserire nel codice penale una nuova fattispecie di reato: il Maltrattamento Genetico.
Il nostro impegno per il benessere dei polli prosegue sia in Italia che in Europa.
TRASPORTO ANIMALI VIVI
Nel 2014, grazie alla nostra investigazione sul trasporto degli agnelli vivi, il deputato Paolo Bernini (M5S) nel periodo di Pasqua ha portato per la prima volta a Montecitorio la sofferenza di miliardi di cuccioli massacrati in nome della tradizione culinaria.
Nel 2023, la Deputata Susanna Cherchi (M5S) e la Deputata Carmela Auriemma (M5S) hanno portato in Parlamento il problema del Trasporto di Animali Vivi, menzionando le nostre inchieste e le nostre petizioni e smentendo con i fatti le rassicurazioni fornite dal Governo.
Continueremo a lavorare affinché l’Italia si allinei ai Paesi più ambiziosi che, come noi, vogliono una revisione completa della normativa vietando in toto l’uscita di animali vivi dall’Unione Europea.
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BUFALINI
Nel 2014 abbiamo partecipato ad una serie di ingressi negli allevamenti con i parlamentari, facendo arrivare alla Camera dei Deputati l’orrore della produzione di mozzarella di bufala. Da questi blitz è nato anche un documentario e sono scaturiti diversi procedimenti penali.
Nel 2023, in seguito all’avvio di una Commissione d’Inchiesta voluta dalla Commissione Agricoltura del Senato, sulla produzione della mozzarella di bufala in Campania, con i deputati Eleonora Evi (AVS) e Francesco Emilio Borrelli (AVS), abbiamo chiesto al Governo come intende intervenire per fermare i maltrattamenti e la deliberata uccisione dei bufalini maschi, ancora oggi considerati scarto di produzione.
BROCHURES
Per approfondire un argomento specifico scarica la brochure tematica.
Alimentazione forzata: cosa c’è dietro la produzione di foie gras
Scopri di più sulla nostra campagna per mettere fine all’alimentazione forzata e sul contesto legislativo in cui la stiamo promuovendo:
Pulcini maschi: una strage da fermare
Il nostro lavoro non finisce con l’approvazione della legge contro l’abbattimento dei pulcini maschi: stiamo chiedendo alle istituzioni di emanare i provvedimenti senza ulteriori ritardi e di fare pressione sull’UE affinché la terribile pratica dell’abbattimento dei pulcini maschi sia vietata in tutti gli Stati membri.
Le illegalità nella macellazione dei cavalli
Abbiamo lanciato una campagna per chiedere la fine della macellazione dei cavalli in Italia. Vuoi sapere cosa stiamo chiedendo alle istituzioni?